I tre grazie di Omara

 

9 novembre '09  - Madeleine Sautié Rodríguez  www.granma.cu

 

“Jorrín, Ramón Veloz, Compay, tutti loro erano lì quando mi hanno consegnato il premio”, dice molto emozionata la diva del Buena Vista Social Club, che è tornata a Cuba dopo aver ricevuto il meritato  Grammy Latino.

 

“Ricordo sempre il mio Cayo Hueso, la mia famiglia, i miei genitori quando ricevo un omaggio”, ha aggiunto, ed in queste parole si legge quel senso di grazia che il suo grande spirito possiede, che risiede in questa donna straordinaria  tante volte premiata per i suoi meriti e per il suo popolo.

 

Negli intervalli interrotti dalle risate e dall’allegria di ogni bel ricevimento, ricorda Benny, Bola,  Rita, le D’Aida e si stabilisce una conversazione imbastita di  inclusioni, che formano una miscela sostanziosa, risultato del suo lavoro giustamente riconosciuto, ma inconcepibile per lei, senza tutti quegli elementi che sono i grandi musicisti cubani che hanno incorporato il loro pizzico di sapore. 

 

Questa  voce cubana senza uguale, i cui registri vocali danno i brividi, ha vinto un Grammy Latino nella categoria Miglior Album Tropicale contemporaneo  e grazi alla vita, Omara ha avuto l’opportunità di riceverlo tra le sue mani,  come non è stato concesso, per gli effetti nocivi del blocco a cui ci condanna il governo nordamericano, ad altri musicisti cubani, degni come lei del riconoscimento.

 

E Omara ringrazia, li incorpora tutti al Premio, per questo vuole condividere il Grammy tra tutti, un pezzettino per uno.

Menziona tutti i nomi che hanno reso possibile questo disco, il cui titolo è Grazie, e concede uno straordinario valore agli applausi ed al momento in cui il cantante Juan Gabriel, un grande dello spettacolo messicano ed internazionale, le si è avvicinato per baciarle la mano con rispetto e devozione.

 

Quando ha illuminato lo scenario per la seconda occasione  - lo aveva già fatto presentando la categoria della miglior canzone dell’anno -  ed ha  ricevuto finalmente il Premio, non le sono uscite altre parole che quelle che - lei lo assicura – dicono tutto, perchè non c’è da dire nulla più che “Grazie, grazie,  mille grazie!”.

 

 

I vincitori dei  Grammy

Latini 2009

 

5 novembre 2009 - M.Vidal www.granma.cu

 

La serata della premiazione  dei Grammy Latini 2009 è stata effettuata a Las Vegas con musicisti e gruppi di distinte tendenze, in maggioranza messicani e portoricani.

 

L’Hotel Mandalay Bay ha accolto i nominati in  49 categorie in competizione, con il duo di musica urbana Calle 13 come favorito in cinque settori per il loro CD Los de atrás vienen conmigo.

 

Come novità l’Accademia Latina di Arti e Scienze Discografiche degli Stati Uniti (LARAS), trasmetterà dal vivo la serata  dalla sua pagina in Internet www.latingrammy.com

Tra i presentatori il dominicano Juan Luis Guerra, il nicaraguense Luis Enrique, il cileno Beto Cuevas e la cubana Omara Portuondo, la prima artista dell’Isola che ha  svolto questa funzione.

 

Nominata nel gruppo dei migliori album tropicali contemporanei, Gracias,  Omara Portuondo è andata sul palcoscenico  ad annunciare il nome di uno dei premiati. “Siamo molto felici d’averla con noi”, ha detto alla stampa Gabriel Abaroa, presidente della LARAS. “Per me nessun argomento d’indole politica può giustificare l’esclusione della buona musica”,  ha affermato.

 

I cubani nominati e premiati nelle edizioni precedenti non hanno mai potuto partecipare alla cerimonia, perchè gli Stati Uniti negano i permessi d’entrata in quanto cubani, come conseguenza del blocco economico, politico e culturale decretato contro l’Isola da circa mezzo secolo.

 

Tra i nominati residenti in Cuba ci sono il compositore e jazzista Chucho Valdés nella categoria del jazz latino, con Juntos para siempre, registrato con suo padre Bebo Valdés, e il gruppo Los Muñequitos di Matanzas con un album folclorico DÂ palo pa rumba.

 

Alla gala hanno partecipato musicisti veterani e nuovi, come i messicani Luz Ríos e Alexander Acha, figlio del popolare cantante Emmanuel, il venezuelano Claudio Corsi, la banda colombiana Chocquibtown e la spagnola India Martínez. Inoltre è stata ricordata la carriera di coloro che si sono guadagnati l’ammirazione  del pubblico per molti anni, come il rockero argentino Charly García, la peruviana Tania Libertad, e la brasiliana Beth Carvalho, tra i tanti. 

 

L’Accademia, che festeggia il decimo anniversario dei Grammy Latini, ha premiato il messicano Juan Gabriel, nominandolo  Personalità dell’Anno.

 

 

La leggendaria Omara Portuondo è al punto di

 convertirsi nel primo Grammy cubano ricevuto su

 un palco statunitense

 

5 novembre 2009 - www.granma.cu (Cubadebate)

 

Ci è voluto un decennio, però, per la prima volta nella storia dei Grammy Latini, un artista cubano che vive ancora sull’Isola sarà presente alla cerimonia di premiazione.

 

A Omara Portuondo, di 79 anni, leggenda della musica tradizionale cubana, con un repertorio di oltre 60 anni, è stato concesso il visto.

 

“Vado ai Grammy Latini per la prima volta, anche se ero già stata nominata prima”, ha detto la cantante, conosciuta dal pubblico statunitense per essere l’unica donna del collettivo dei Buena Vista Social Club.

 

L’ultimo CD della Portuondo, “Gracias”, che è una sfida alla sua voce, contiene le collaborazioni con il cantante brasiliano Chico Buarque, il camerunese Richard Bona e il cubano Pablo Milanés, ed ha ricevuto la nomination a Miglior Album Tropicale Contemporaneo.

 

È previsto che la cubana presenti uno dei premi nella cerimonia che si terrà a Las Vegas.

 

Le ho chiesto se voleva esibirsi nello spettacolo televisivo, e lei ha risposto, con un sorriso “Non mi posso esporre ad una pressione così forte. Magari la prossima volta. Spero che mi inviteranno ancora”.

 

Gabriel Abaroa, presidente dell’Accademia dei Grammy Latini, ha dato il benvenuto alla Portuondo dicendo: “Ci riempie di felicità averla su questo palco”.

 

“Per me non ci sono ragioni politiche che giustifichino il non ascoltare buona musica – ha aggiunto – sarebbe come tornare alla preistoria”.

 

L’ultimo – e finora unico – cubano ad assistere ai Grammy Latini fu Juan Formell, il leader della popolare band Los Van Van, che fu nominato e che andò a Los Angeles per la consegna dei primi premi nel 2001.

 

Gli artisti cubani hanno dovuto misurarsi non solo con i problemi per la concessione del visto statunitense, ma anche con la pressione dei cubani-americani che non volevano che “partitari del Governo di Castro” partecipassero a tale evento.

Le nomine ai cubani provocarono proteste anti-castriste, e la più famosa condusse a un cambio di sede da Miami a Los Angeles nel 2001, arrivando a cancellare a consegna dei premi prevista per l’11 settembre.

 

La Portuondo, che cantò per la prima volta negli Stati Uniti nel 1951 e che realizzò frequenti tournée con i Buena Vista Social Club dalla fine degli anni ’90, appartiene alle decine di artisti cubani ai quali è stato negato il visto di entrata negli Stati Uniti a causa delle regole anti-terrorismo adottate in seguito agli attacchi dell’11 settembre.

 

La donna ha commentato di aver continuato a lavorare all’estero, in Europa, Giappone ed in altri paesi, ma che si è persa gli scambi culturali con musicisti statunitensi.

 

“Non è stato bello” ha detto ricordando la proibizione, che significava anche il non poter vedere sua sorella, l’ex-cantante Haydeé Portuondo, che vive a Miami.

 

“Avevo una grande tristezza nel cuore”.