“L’incontro con Fidel è stato un regalo

di Dio” ha affermato D´Escoto 

 

5 settembre '09 - www.granma.cu

 

Padre Miguel d'Escoto, presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ha affermato che il suo incontro con Fidel Castro è stato un regalo di Dio ed ha valutato eccellente lo stato di salute fisica e spirituale del leader della Rivoluzione cubana. 

 

“È un libro di lotta, scritto attraverso gli occhi di un uomo di fede. In queste pagine sono presenti la vocazione per la povertà, per coloro che soffrono e piangono, per chi non ha il pane, per coloro che hanno sete d’amore e di giustizia”, ha segnalato Eusebio Leal, direttore dell’Ufficio dello Storiografo de L’Avana, presentando il libro di Miguel d’Escoto.  

 

“ È un libro di lotta, scritto attraverso gli occhi di un uomo di fede. In queste pagine sono presenti la vocazione per la povertà, per coloro che soffrono e piangono, per chi non ha il pane, per coloro che hanno sete d’amore e di giustizia”, ha segnalato Eusebio Leal, direttore dell’Ufficio dello Storiografo de L’Avana, presentando il libro di Miguel d’Escoto.  

In una Tavola Rotonda speciale della radio e la televisione, il diplomatico del Nicaragua ha considerato che: “Dio ha ascoltato tutte le orazioni di tutti i rivoluzionari del mondo”, riferendosi al recupero del Comandante in Capo  della Rivoluzione cubana, Fidel, che ha incontrato per più di tre ore lo scorso mercoledì.

 

“Avremo Fidel per molto tempo”, ha augurato D’Escoto, che ha ringraziato per la decorazione Ordine alla Solidarietà, concessa dallo Stato cubano in considerazione della sua lotta  nella Rivoluzione Sandinista e per la sua attività internazionale, ed ancora in particolare, per il lavoro che ha realizzato quest’anno al fronte dell’Assemblea Generale della ONU.

 

Sacerdote, intellettuale, giornalista, diplomatico e ideologo delle cause più giuste, D'Escoto ha realizzato una visita di lavoro di cinque giorni a Cuba, un mese prima della conclusione, il 3 ottobre, del suo lavoro al fronte del massimo organo mondiale, compito che ha assunto in difesa dei poveri, ha detto.

 

“Sono stato il più anziano che assunto questo incarico e con uno stato di salute delicato, ma l’ho fatto in nome dei poveri della terra, per il quali Fidel è esempio e guida di tutti”, ha aggiunto.

 

Inoltre ha confermato il suo impegno con la sua fede ed ha dichiarato che l’ideologia capitalista è il più serio avversario nella storia, contro il messaggio di Gesù Cristo.

 

L’ideologia capitalista dice “avere di più per essere di più ” e Gesù dice “essere di più è avere il cuore più grande per poter dare di più”.

 

D’Escoto ha chiamato a lottare per passare dalla logica del “Io ed il Mio”, alla logica del “Noi e del Nostro”, che è quello che si vive in Cuba e della quale Fidel è il principale fomentatore.  

 

L’ex ministro degli Esteri del Nicaragua ha partecipato ad un dibattito con il nicaraguese Roberto Regalado, analista politico e scrittore, e la giornalista argentina Stella Calloni, che hanno presenziato la presentazione del libro di Miguel d’ Escoto “Antimperialismo e non violenza”.

 

 

Machado Ventura ha ricevuto  

Miguel d'Escoto

 

4 settembre '09 - A.C.Mora www.granma.cu

 

Il Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, José Ramón Machado Ventura, ha incontrato Miguel d'Escoto, presidente del 63º periodo di sessioni dell’ Assemblea Generale della ONU, che ha realizzato una visita di lavoro a Cuba.

 

Durante l’incontro Machado Ventura, membro del Burò Politico del Comitato Centrale ha felicitato il sacerdote rivoluzionario del Nicaragua, per il suo coraggio nell’affrontare la politica a doppia faccia dell’imperialismo e lo ha ringraziato per il suo appoggio alle iniziative svolte durante la presidenza cubana del Movimento dei Paesi Non Allineati.

 

 

L’ORDINE ALLA SOLIDARIETÀ

 

 

Machado Ventura ha decorato con l’Ordine alla Solidarietà, stabilito dal Consiglio di Stato su proposta dell’ Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP), Miguel D'Escoto, in una cerimonia svolta nel Memoriale José Martí, in Piazza della Rivoluzione.

 

Alla cerimonia ha partecipato Jorge Martí Martínez, Capo del Dipartimento delle Relazioni Internazionali del Comitato Centrale,  Kenia Serrano Puig, presidentessa del ICAP, che ha letto la risoluzione del Consiglio di Stato, nella quale sei segnala  la traiettoria politica e diplomatica del visitante.

 

Ricevendo la distinzione, dopo aver posto una corona di fiori in omaggio a José Martí, D’Escoto ha detto di sentirsi commosso come sacerdote e militante del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale del Nicaragua.

 

Ha ringraziato perchè è stato testimone della Rivoluzione cubana ed ha avuto rapporti per molti anni con il suo leader Fidel Castro, che: “Per me è stato sempre un forte ispiratore”, ha detto. 

 

Parlando dell’America Latina oggi, ha assicurato che il sogno di Bolívar è un impegno concreto che sta divenendo una realtà, grazie all’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra América (ALBA).

 

Erano presenti alla cerimonia anche  Armando Hart Dávalos, direttore Dell’Ufficio del Programma Martiano del Consiglio di Stato; Luis Cabrera González, ambasciatore del Nicaragua a L’Avana e Marcelino Medina González, ministro degli Esteri, con il quale D’Escoto ha avuto un lungo e amichevole incontro.

 

 

Cuba nella Convenzione contro gli

Atti di Terrorismo Nucleare  

  

18 giugno 2009 -  www.granma.cu (PL)

 

 

Cuba è il 54º Stato Parte della Convenzione Internazionale per la Repressione degli Atti  di Terrorismo Nucleare, adottata dall’Assemblea Generale delle  Nazioni Unite il 13 aprile del 2005.

 

L’adesione a questo Accordo è una decisione sovrana che sottolinea l’impegno dell’Isola nella lotta contro il terrorismo, precisa un comunicato diffuso dalla rappresentazione cubana presso la ONU.

 

Cuba si oppone al terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni, perpetrate da qualsiasi, contro qualsiasi e in qualsiasi luogo, commesse per qualsiasi motivazione, segnala la nota.

 

L’entrata in questa Convezione costituisce una dimostrazione molto chiara dell’impegno di Cuba con l’implementazione della strategia mondiale della ONU contro il terrorismo, adottata nel settembre del 2006.

 

Il comunicato cubano aggiunge che questo è lo strumento centrale che guida le azioni contro questo flagello, che ha sottratto la vita a tante persone innocenti nella storia.

 

L’Ambasciatore di Cuba, Abelardo Moreno, ha chiarito che nessuna delle disposizioni del documento può costituire uno stimolo o un condono dell’uso della forza o della minaccia dell’uso della forza nelle relazioni internazionali.

 

Questi vincoli  devono rispondere strettamente ai principi del diritto internazionale, ai propostiti ed ai principi sacri della Carta delle Nazioni Unite.

 

Il Comunicato segnala che per Cuba l’esercizio del terrorismo di Stato è sempre stato storicamente una preoccupazione fondamentale e  stima che la comunità mondiale deve dare priorità alla sua totale eliminazione, con il rispetto mutuo, l’amicizia, la cooperazione tra gli Stati, la sovranità, l’integrità territoriale, l’autodeterminazione, la non ingerenza nei temi interni.

 

Cuba crede che l’uso indebito delle forze armate di uno Stato, con fini d’aggressione contro un altro, non si può condonare alla luce del presente Accordo, che ha il fine d’eliminare una della figure più nocive che il mondo attuale deve affrontare.

 

Infine nel comunicato si chiarisce che nel territorio cubano di Guantánamo si trova, contro la volontà del popolo e del governo dell’Isola, una base navale degli Stati Uniti e commenta che in questa porzione di territorio lo Stato cubano non esercita la giurisdizione che gli corrisponde per via dell’occupazione illegale da parte di Washington.

 

L’ambasciatore ha detto che quindi L’Avana non assume responsabilità alcuna su questo territorio agli effetti dell’accordo.

 

Cuba non sa se gli Stati Uniti hanno installato, possiedono, mantengono o hanno l’intenzione d’installare ordigni nucleari o anche armi nucleari in questo territorio illegalmente occupato, precisa la nota.

 

Con l’adesione a questa Convenzione, Cuba e divenuta uno Stato Parte dei 13 strumenti internazionali esistenti in materia di terrorismo, adottati dalle Nazioni Unite