L'OSA ha annullato

 

l’espulsione di Cuba

 

 

4 giugno '09 - R.Lopez www.granma.cu (PL)

 

 

Il ministro degli  Esteri dell’Ecuador, Fander Falconi, ha confermato oggi che l’Organizzazione degli Stati Americani (OSA) ha annullato  in forma incondizionata l’espulsione di Cuba, adottata nel 1962.

 

In una dichiarazione alla stampa, nella sede dell’Assemblea Generale dell’ Organismo, Falconi ha precisato che la decisione è stata raggiunta per consenso, dapprima in un gruppo speciale di lavoro e poi da tutti i ministri degli Esteri, nella Commissione Generale.

 

La stampa non ha potuto assistere alle  sessioni della Commissione Generale.

 

“Abbiamo emendato la storia e questo ci riempie di soddisfazione, tutti noi latino americani”, ha detto Falconi ed ha ricordato che l’espulsione di Cuba fu una pessima decisione, adottata solo per abbracciare un sistema politico distinto, nell’epoca della guerra fredda e che ora è stata rettificata da una nuova generazione di latino americani.

 

Falconi ha annunciato che il testo del documento comprende due punti e che una dichiarazione sui particolari sarà presto consegnata alla stampa.

 

“Il documento non comprende condizioni di sorta per Cuba, ha sottolineato.

 

L’Assemblea Generale della OSA è iniziata lunedì 11 giugno a San Pedro Sula, nel nord dell’Honduras e ed terminata la notte di mercoledì 3.

 

 

TESTO RISOLUZIONE

 

 

L’ASSEMBLEA GENERALE:

 

RICONOSCIUTO l’interesse condiviso con la piena partecipazione di tutti gli Stati membro,

 

GUIDATA dai propositi e dai principi stabili dall’Organizzazione degli Stati Americani, contenuti nella Carta dell’Organizzazione e nei suoi ulteriori strumenti fondamentali relazionati con la sicurezza, la democrazia, l’auto determinazione, il non intervento, i diritti umani e lo sviluppo;

 

CONSIDERANDO l’apertura che ha caratterizzato il dialogo dei Capi di Stato e di Governo nel Quinto Vertice delle Americhe, a  Puerto España,  e che con lo stesso spirito desiderano stabilire una cornice amplia e rivitalizzata di cooperazione nelle relazioni emisferiche e

 

TENENDO PRESENTE che in conformità con l’Articolo 54 della Carta dell’Organizzazione degli Stati Americani, l’Assemblea Generale,  organo supremo dell’organizzazione

 

STABILISCE:

 

1. Che la VI Risoluzione adottata il 3 gennaio del 1962 nell’Ottava Riunione di Consultazione  dei Ministri degli Esteri, mediante la quale si era escluso il Governo di Cuba dalla sua partecipazione al Sistema Interamericano, resta senza effetto nell’Organizzazione  degli Stati Americani.

 

2. Che la partecipazione di Cuba nella OEA sarà il risultato di un processo di dialogo iniziato su richiesta  del Governo di Cuba ed in  conformità con le pratiche, i propositi ed  i principi della OEA.

 

 

Cuba si sente orgogliosa

 

al di fuori della OEA

 

 

 

26 maggio  '09 - www.granma.cu (PL)

 

 

Il ministro degli Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez, ha affermato che il suo paese è molto orgoglioso d’essere al di fuori dell’organizzazione degli Stati Americani - OEA - un meccanismo che ha definito anacronistico.

 

In un incontro con il Presidente del Venezuela, Hugo Chávez, al termine della riunione dei ministri degli esteri dell’ALBA - Alternativa Bolivariana per i Popoli di Nuestra America - il capo della diplomazia cubana ha assicurato chel’Isola non sente la necessità d’essere membro della OEA e che non è in discussione il ritorno di Cuba nella OEA, che storicamente è stato uno strumento per gli Stati Uniti e continua ad esserlo, ha sottolineato Rodríguez.

 

In accordo con il ministro, è tempo che il cambio d’epoca e quello che è accaduto in America Latina e nei Caraibi giunga anche alla OEA.

 

“In un modo o nell’altro la OEA è totalmente anacronistica e serve interessi estranei, mentre  noi sentiamo che il nostro cammino, il cammino di Cuba, è quello dell’integrazione latinoamericana e dei Caraibi, senza presenze continentali”, ha detto ancora il ministro.

 

“L’Isola partecipa con grande interesse e speranza ai processi che sono avvenuti a Salvador de Bahia in dicembre e in altre riunioni importanti, dove si sono consacrati i principi dell’integrazione latinoamericana e dei Caraibi e nelle quali  si aprono prospettive in questa materia. Per questo credo che oggi questa riunione dell’ALBA sia stata proficua e produttiva, non solo per la discussione di questi temi dell’agenda internazionale, ma nel nostro stesso processo di vera integrazione autoctona, dei nostri popoli, dei nostri governi che lavorano per i nostri popoli e non per l’impero”, ha concluso.

 

I ministri degli Esteri dei paesi dell’ALBA,  organizzazione integrata da Venezuela, Cuba, Honduras, Bolivia, Nicaragua, Dominica e San Vicente y las Granadinas, più l’Ecuador come osservatore,  hanno analizzato l’attuazione del meccanismo integratore di fronte a varai temi, tra i quali la risposta alla crisi economica, la produzione di alimenti, e le macchine agricole.

 

 La prossima settimana si svolgerà in Honduras l’Assemblea Generale della OEA ed i paesi dell’ALBA hanno ratificato la posizione adottata nel recente Vertice di Cumaná, di condanna della Risoluzione che nel 1962 stabilì l’espulsione di Cuba dal sistema emisferico.