LUTTO UFFICIALE

 

Il Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba ha decretato il Lutto Ufficiale con motivo della morte del Comandante della Rivoluzione  Juan Almeida Bosque, a cui dalle 8 di domenica mattina e sino alle 20, il nostro popolo renderà un meritato omaggio.

 

Sino a che sarà vigente il Lutto Ufficiale, la Bandiera nazionale sarà issata a mezz’asta negli edifici pubblici e nelle sedi militari.

 

È morto il Comandante della Rivoluzione

Juan Almeida Bosque

 


 

Con profondo dolore, la Direzione del Partito e dello Stato comunicano al nostro popolo che il Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque, membro del Burò Politico e Vicepresidente del Consiglio di Stato, è morto nella capitale, L’Avana, alle 23.30 dell’11 settembre per problemi cardio - respiratori.

 

Il compagno Almeida era nato nella capitale il 17 febbraio del 1927.

 

Tra le molte privazioni di una famiglia e umile e numerosa, con i suoi genitori come guide, si formò con alti valori patriottici ed apprese dalla vita stessa che la lotta è il solo cammino dei poveri per conquistare i propri diritti calpestati.

 

Quando avvenne il colpo di Stato del 1952, si unì alla lotta contro la tirannia, vincolandosi al compagno Fidel. Era un muratore sino all’assalto alla caserma Moncada nel 1953, il secondo di dodici fratelli, che aiutò il padre a mantenere la numerosa famiglia.

 

Nei 57 anni trascorsi da allora, il Comandante Almeida è stato sempre in prima linea di combattimento assieme al Capo della Rivoluzione, coraggioso, deciso e fedele sino alle ultime conseguenze.

 

Il suo atteggiamento è stato quello invariabile di uno degli assaltanti della Moncada, del prigioniero politico nell’isola de Pinos, del rivoluzionario esiliato in Messico; partecipò alla spedizione dello yacht Granma, in cui fu uno dei tre capi di plotone; dell’ufficiale nei giorni della fondazione dell’Esercito Ribelle e fu ferito due volte nel combattimento a El Uvero; del Comandante del Terzo Fronte Guerrigliero e del capo militare e dirigente rivoluzionario con numerose ed elevate responsabilità dopo il trionfo del Primo gennaio del 1959.

 

Ha fatto parte del Burò Politico del Comitato Centrale del Partito dalla sua fondazione nel 1965, responsabilità ratificata in tutti i suoi Congressi.

 

Fu eletto Deputato  dell’Assemblea Nazionale e Vicepresidente del Consiglio  di Stato, dalla prima legislatura del nostro Parlamento.

 

La sua speciale sensibilità umana ed artistica rese possibile il difficile compito di rendere simultanei il suo intenso, responsabile e fecondo lavoro come dirigente rivoluzionario, con una profonda e numerosa opera artistica che comprende più di 300 canzoni ed una dozzina di libri, che costituiscono un prezioso apposto alla conoscenza della nostra storia.

 

Con particolare amore ed impegno assunse il compito di presiedere l’Associazione dei Combattenti della Rivoluzione cubana e dedicò le sue ultime energie a garantire che l’Organizzazione sia un solido ed efficace baluardo della Patria.

 

Il nome del Comandante della Rivoluzione Juan Almeida Bosque resterà per sempre nei cuori e nella mente dei suoi compatrioti, come paradigma della fermezza rivoluzionaria, delle solide convinzioni, del coraggio, del patriottismo e dell’impegno con il popolo.

 

Per i suoi molteplici ed importante meriti, aveva ricevuto molte decorazioni nazionali e internazionali, tra le quali il Titolo Onorifico di Eroe della Repubblica di Cuba e l’Ordine Maximo Gomez di Primo Grado il 27 febbraio del 1998, in occasione del 40º anniversario della sua nomina a Comandante nella Sierra Maestra.

 

Rispettando la sua volontà, i resti mortali del  compagno Juan Almeida Bosque non saranno esposti. Saranno inumati successivamente con onori militari, in una data che si annuncerà, nel Mausoleo del III Fronte Orientale Mario Muñoz Monroy, del quale fu fondatore e unico capo e dove riposano i resti degli eroici combattenti di questo agguerrito Fronte.

 

Domenica 13, tra le 8.00 di mattina e le 20.00, giornata di lutto ufficiale, il nostro popolo potrà rendere omaggio di riconoscimento e d’affetto alla sua memoria nel Memoriale José Martí di questa capitale, che fu la sua culla, e nel Salone delle Vetrate alla base del monumento ad Antonio Maceo, a Santiago di Cuba, città  eroica che amò molto profondamente, dove lottò  contro le forze della tirannia e quindi lavorò al fronte del Partito come delegato del Burò Politico nell’antica provincia d’Oriente e nei capoluoghi di tutte le province, includendo l’Isola della Gioventù, dove fu recluso dopo l’assalto alla caserma Moncada.

 

BURÒ POLITICO DEL COMITATO CENTRALE DEL PARTITO