I cubani in Europa rinnovano

la loro lealtà alla Rivoluzione

 

19 ottobre '09 - Eduardo Rodriguez-Baz www.granma.cu

 

Circa 300 Cubani radicati in diversi paesi europei, hanno ieri rinnovato la propria lealtà alla Rivoluzione, nata nel 1959, ed hanno condannato ancora una volta l’ostile politica degli Stati Uniti contro l’isola caraibica.

 

Dopo due giorni di deliberazioni nella città di El Prat de Llobregat, i partecipanti al IV Incontro di Cubani Residenti in Europa (ECRE), hanno convenuto di rinnovare il proprio appoggio alla maggiore delle Antille, affiancandosi al rifiuto che le Nazioni Unite renderanno nei confronti dell’embargo economico di Washington.

 

I Cubani hanno enfatizzato la necessità di eliminare il blocco economico, finanziario e commerciale imposto dalle successive amministrazioni della Casa Bianca per oltre mezzo secolo, stessa direzione nella quale il 28 ottobre si pronuncerà l’ONU.

 

Questa prolungata misura unilaterale si caratterizza per essere una pratica detestabile che pretende di sovvertire il progetto sociale legittimato da una volontà popolare e maggioritaria, e permane intatta a dispetto del concerto di nazioni che la condannano, ha puntualizzato la Dichiarazione Finale dell’Atto.

 

Esigiamo che il Governo nordamericano annulli immediatamente ed incondizionatamente, l’embargo contro il nostro popolo, segnala ancora il testo, che inoltre reclama la scarcerazione dei cinque compatrioti arrestati 11 anni fa negli Stati Uniti per aver combattuto il terrorismo.

 

A dispetto degli spropositi legali della Giustizia statunitense, la rivendicazione dei loro casi continuerà fino a che esisterà il clamore internazionale a favore della loro liberazione.

 

Le associazioni di cubani residenti all’estero si sono impegnate ad unire i propri sforzi con tutti quegli degli attori solidari con la causa di Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Fernando González, Antonio Guerrero e René González.

 

Arrestati nel settembre del 1998, i Cinque, nome col quale sono conosciuti internazionalemente, furono condannati nel 2001 ad alte pene detentive – dai 15 anni al doppio ergastolo – per presunta cospirazione per spionaggio, imputazione che durante il processo non potette essere dimostrata.

 

In un giudizio farsa e di parte che ha avuto luogo nella città di Miami, bastione dell’estrema destra cubano-americana, si è riconosciuto in varie occasioni che nessuno di loro trattava informazioni classificate che avrebbero potuto pregiudicare gli Stati Uniti.

 

In sintonia con gli appuntamenti precedenti, celebrati a Parigi (2006), Berlino (2007), e Bruxelles (2008), il IV ECRE si è manifestato a favore dell’abrogazione della cosiddetta Posizione Comune dell’Unione Europea (UE).

 

Tale misura dell’Istituzione comunitaria, risalente al 1996, trasferì in suo seno le fallite pretese della politica di ostilità di Washington contro L’Avana, come ricorda il documento.

 

Il testo continua affermando di confidare nella buona riuscita degli sforzi imprenditoriali intrapresi dalla Spagna e da altre nazioni per derogare in modo definitivo a quelle sanzioni dell’Unione Europea che, seppure sospese nel 2003, continuano ad ostacolare una relazione normale tra l’Europa e Cuba.

 

Ci pronunciamo affinché tale posizione venga sostituita da un approccio di cooperazione e rispetto, come base dei vincoli tra l’Europa e l’Isola delle Antille, senza discriminazioni, né ingerenze nei suoi assunti interni, sottolinea la risoluzione.

 

Si è insistito affermando che i vincoli bilaterali si normalizzeranno solo quando verrà eliminata quest’atteggiamento di ingerenza, e l’UE assumerà una posizione indipendente rispetto alla nazione caraibica.

 

In un’altra parte, il documento manifesta la disponibilità per parte dell’immigrazione cubana, di contribuire ed accompagnare il popolo dell’Isola nel suo tentativo di superare le avversità economiche provocate dal crudele embargo statunitense, acutizzato dalla crisi mondiale.

 

L’appuntamento di Barcellona, sotto il comune denominatore dell’amore per la Patria e la difesa della sua indipendenza e sovranità da qualsiasi parte del mondo, ha deciso di celebrare il V ECRE del 2010 nella Repubblica Ceca.

 

Invitati diplomatici cubani in vari paesi dell’UE e rappresentanti del Ministero delle Relazioni Estere e dell’Unione Giornalisti di Cuba, hanno partecipato all’evento.