Musicisti francesi solidali con Cuba 

 

29 maggio 2009 - F.Triana www.granma.cu (PL)

 

 “Per Cuba, quello che necessita”, ripetevano noti cantanti ed artisti francesi, valutando il superconcerto offerto nel Gran Rex di Parigi per raccogliere fondi destinati alla ricostruzione delle scuole.

 

Noti personaggi francesi, intervistati da Prensa Latina, non hanno avuto dubbi sulle motivazioni che hanno portato ad attuare di forma gratuita in una sala dove si trovavano circa tremila spettatori.

 

Yannick Noah, ex tennista vincitore del Roland Garros nel 1983 e cantautore di otto dischi molto quotati è andato a Parigi da New York dove risiede, apposta per la serata.

 

"Raúl Paz mi ha chiamato per spiegarmi i danni provocati da vari uragani a Cuba. Le immagini mi hanno colpito molto. Conosco questo popolo meraviglioso, che ammiro molto. I cubani sono una luce di speranza per il mondo e non possiamo voltare le spalle”, ha dichiarato.

 

Ora si trova nella Babele di Ferro per sostenere suo figlio Joakim nella sua carriera de giocatore di pallacanestro della NBA. 

 

“Mi è sempre piaciuto ritornare in Francia ed essere vincolato alla gente e anche di più quando c’è di mezzo una causa tanto bella come la ricostruzione delle scuole in Cuba”, ha detto.

 

Soha, l’attraente marsigliese di origini arabe, ha detto sorridente che  qualcuno dei suoi antenati deve avere vincoli con i cubani.

 

“Porto nel sangue questa bellissima Isola e per lei facciamo quello che  è necessario”, ha sostenuto.

 

Soha, molto nota e popolare, ha vari ritmi latini nel suo repertorio, ma segnala l’emblematica composizione “Ventanni”, di Maria Teresa Vera. “È il mio talismano e la canto in tutti i miei recitals”, ha commentato, ed ha lodato il lavoro del cubano Raúl Paz, il filo conduttore dell’iniziativa “Scuole contro Uragani”, a lato della UNICEF, che pensa di ripetere  due volte  a L’Avana nel mese di novembre e prima in Spagna, con artisti spagnoli.

 

Yael Naim, franco-israelano, ha apportato un tocco di sentimento con “Toxic”, accompagnandosi al piano e poi è entrato nella  banda gigante con Noah, Soha, Florent Pagny, Equis Alfonso, Agnes Jaoui, Zazie, Bernard Lavilliers Jehro, Ernán López Nussa e ovviamente Paz. 

 

"È un’idea molto bella che sviluppiamo con molto amore ed offre una prospettiva di quel che possiamo fare per un paese che è stato devastato da tre cicloni”, ha detto la giovane vincitrice del Premio Vittoria della Musica in Francia 2008.

 

 

 

Presentato a Parigi il libro

“Cuba: 50 anni di Rivoluzione”

 

4 febbraio '09 - www.granma.cu (AIN)

 

Il libro Cuba: 50 anni di Rivoluzione. Hasta la victoria siempre!”  del giornalista e scrittore Hernando Calvo Ospina, è stato presentato a Parigi.

 

Ospina ha raccolto testi di varie personalità delle lettere  e della società con molte foto in bianco e nero che raccontano i 50 anni della Rivoluzione cubana.

 

Il prologo è di Ignacio Ramonet e contiene frammenti degli interventi del leader della Rivoluzione Fidel Castro, del Generale d’Esercito Raúl Castro, attuale presidente dell’Isola e dei leggendari Comandanti Ernesto Che Guevara e Camino Cienfuegos.

 

Inoltre nel volume appaiono testimonianze e dichiarazioni di Eduardo Galeano, François Houtart, Danny Glover, Pierre Richard, Ramón e Manu Chao,  Maurice Lemoine, Danielle Mitterrand, Pavel Díaz, Mariela Castro Espín, Gabriel García Márquez, Alberto Granados e molti altri.

 

L’Associazione Francia-Cuba e la Casa Editrice “Il tempo delle ciliege”, che ha già pubblicato altri tre libri su Cuba, sono gli organizzatori della presentazione su iniziativa del giornalista Hernando Calvo Ospina, colombiano residente in Francia e collaboratore di Le Monde Diplomatique, che ha pubblicato in Italia, con la Casa Editrice Achab ( traduzione di Gioia Minuti) “Dissidenti o Mercenari” e “Bacardi, la guerra nascosta”; inoltre in Cuba ha pubblicato “Bush y el equipo estrella de la CIA” e “Colombia, laboratorio de embrujos”.

 

Questo omaggio ai 50 anni della Rivoluzione significa un sincero “Hasta la victoria sempre” da Parigi, ha riferito la giornalista Rosa María Fernández.