Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

L'invasione

11 maggio '09 - R.T.Herrero www.granma.cubaweb.cu

 

Che cosa avrebbe dovuto fare la Stazione più grande della storia della CIA se, nel 1962, avessero eseguito il piano di invasione contro Cuba ?

Nelle sue memorie Theodore Shackley, che fu il primo capo di questa struttura denominata JM-WAVE, che sorse cui terreni dell'Università di Miami, spiega:

"... Era chiaro anche che se un'invasione americana fosse avvenuta, la Stazione di Miami avrebbe dovuto  fornire squadre 'Pathifinder' (apri cammino) per aiutare le nostre truppe, in particolare qualunque unità aero trasportata, a muoversi rapidamente nel paese.

"Avremmo anche fornito i militari con squadre di controspionaggio per l' eliminazione di agenti della sicurezza cubana e di altri potenziali creatori di problemi".


Queste erano i suoi due compiti principali.

Il primo, i suoi agenti cubani conoscitori del terreno guidassero le truppe nord americane, chiaramente erano persone capaci di guidare l'esercito della potenza straniera che  invadeva la loro antica patria. Il secondo era assassinare, "chapear", non solo coloro che Shackley chiama "agenti della sicurezza cubana", ma anche altri "potenziali creatori di problemi".

Mi chiedo che cosa significa, in mezzo ad una invasione,  che qualcuno è un "potenziale creatore di problemi"?

A mio parere non è nulla più che assassinare quanti patrioti tentativo di difendere il loro paese dal nemico invasore.

E tutto ciò non è altro che quanto già denunciato, in varie occasioni da diversi autori: l'Operazione 40, che era la formazione di un gruppo di ex poliziotti di Batista e altri agenti della CIA organizzato all'interno della brigata di mercenari di Playa Giron per svolgere tali compiti, come parte dell'esercito USA che invadeva Cuba, dopo  che i mercenari avessero conquistato una  testa di ponte a Playa Giron e fosse stato fin li trasportato il "Governo Provvisorio" dalla base USA dove era acquartierato. Essi avrebbero chiesto l'intervento militare degli Stati Uniti o dell'OSA, che era lo stesso.

Ma non finivano qui le missioni che aveva la Stazione CIA JM-WAVE nella invasione di Cuba nel 1962. Così Theodore Shackley spiega i suoi ultimi tre compiti:

"Noi saremmo stati una fonte che forniva esperti ai cubani che avrebbero gestito il governo a livello locale, dopo l'invasione... noi per mesi abbiamo collaborato con un vecchio  funzionario del Ministero del Tesoro (Ministero delle Finanze) di Batista, che aveva compilato fascicoli di cubani qualificati in una varietà di competenze riguardanti l' amministrazione municipale."

Più trasparente dell'acqua, ripristinare nei loro incarichi i batistiani perché tornassero a sgovernare il paese dopo essere stati riportati dalle truppe interventiste degli Stati Uniti.

In altre parole, il sogno eterno ed impossibile dei Diaz-Balart.