Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

A proposito del "fantasma biondo" della CIA

 

JM-Wave, Shackley e i "vecchi

ragazzi" della "Compagnia"

 

15 maggio '09 - R.T.Herrero e L.B.Medina www.granma.cubaweb.cu

 

Alla fine del primo mandato presidenziale di Ronald Reagan, si svolse un interessante e rivelatore incontro nel ristorante Mirabella di Miami. Fu affittato un lussuoso salone privato perché il principale anfitrione potesse indirizzarsi riservatamente ai suoi ospiti.

Il convocante la riunione era un importante consulente d'affari, tuttavia, raramente era apparso in pubblico negli Stati Uniti. Il suo nome?
Theodore G. Shackley.

Theodore G. Shackley era stato  Direttore Aggiunto della Direzione Operazioni della CIA e capo della Divisione dei Servizi Clandestini. Da queste posizioni strategiche, a Berlino, Laos e Vietnam, Shackley era stata una figura chiave delle guerre segrete della "Compagnia" ed era uno dei più importanti nel selezionato gruppo della "Rete dei Vecchi Ragazzi" dell’Agenzia.

Gli invitati di Shackley riunivano più di una caratteristica: tutti erano di origine cubana; tutti erano, a quel tempo, persone note a Miami, come imprenditori; e, soprattutto, erano tutti membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Nazionale Cubano Americana (FNCA).


Non fu Shackley, tuttavia, che li accolse all’entrata di quel lussuoso salone del ristorante Mirabella, ma il Presidente, Jorge Mas Canosa, ora defunto. Vi era curiosità tra i presenti sul motivo della riunione, in quanto tutti loro, in una forma o un'altra, quasi giornalmente, si incontravano. Il sorprendente era la presenza di quel consulente, sconosciuto alla grande maggioranza dei presenti, che li guardava con un certo sorriso.

Jorge Mas Canosa introdusse brevemente lo "sconosciuto". Shackley acclarò la curiosità dei suoi ospiti

"Il significato  - avrebbe spiegato anni più tardi, l'investigatore Fonzi Gaetón nella rivista Esquire - era che mentre molti di coloro che erano in quella sala privata non sapessero chi era quell'uomo neppure erano a conoscenza che, per un certo periodo, avevano lavorato per lui. Theodore G. Shackley fu il capo della Stazione CIA  JM-WAVE.

Fonzi Gaetón non è un investigatore qualunque. Egli ha dedicato parte della sua vita a lavorare per vari comitati congressuali degli Stati Uniti, compresi quelli incaricati delle indagini sulle attività occulte della CIA e l'assassinio del Presidente John F. Kennedy.

JM-WAVE fu la Stazione della CIA a Miami, durante gli anni 60, il più grande centro che la CIA abbia mai avuto nella sua storia, al di là della sua base principale a Langley, Virginia. La missione fondamentale di JM-WAVE è stata la realizzazione dell’Operazione Mongosta, il cui obiettivo era di eliminare Fidel Castro e la Rivoluzione cubana, cercando,
nel 1962, di realizzare azioni atte a giustificare una invasione diretta delle Forze Armate USA.

Shackley convocò questa riunione per dire ai suoi "vecchi ragazzi" che la "Compagnia" necessitava di nuovo dei loro servizi, questa volta per sostenere il Presidente Ronald Reagan nel suo sforzo segreto per trovare il modo di
rifornire la "contras" nicaraguense, e frenare il comunismo in America centrale. Fu in questo incontro che nacque l'idea che "la strada per l'Avana passa da Managua".

Dopo tale riunione, il Signor Mas si diede all'azione, pronto a dimostrare che anche in questa sua fase di "rispettabile uomo pubblico" era ancora utile per il lavorare sotto copertura.

Nel novembre del 1983, Mas Canosa collocò, in una società di sua proprietà, denominata Equipment Personal and Services Ing., cinque contras nicaraguensi, tra cui due di cognome Masan. Questi uomini, con i soldi di Jorge Mas, si dedicarono a reclutare, equipaggiare e inviare a combattere con la contras, a circa 35 emigrati cubani, alcuni di loro i veterani della fallita invasione della Baia dei Porci.

Ma questa volta, la CIA voleva anche un altro tipo di servizio.

A tal fine, Mas Canosa presentò il suo intimo amico, Felix
Rodriguez Mendigutia, meglio noto come El Gato, ad alcuni funzionari statunitensi designati al rifornimento illegale alla Contras. Più tardi, in base alle pubbliche testimonianze sul caso Iran-Contras, Rodriguez diventò un membro chiave della rete del tenente colonnello Oliver North.

Mas Canosa contattò Felix Rodriguez nel 1983, attraverso un funzionario dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Honduras, e raccomandò che Rodriguez prestasse assistenza in un programma di aiuto medico alla contras, secondo la dichiarazione giurata presentata davanti alla Commissione Congressuale  d'Inchiesta, da Cresencio Arcos, che all’epoca era presso l'ambasciata americana a Tegucigalpa.

Rodriguez, utilizzando il nome in codice di Max Gomez si convertì in ufficiale della logistica della rete di North presso la sua sede in El Salvador. "Felix Rodriguez mi fu mandato da Jorge Mas Canosa"  disse Arcos nella sua testimonianza davanti ai senatori USA, rispondendo ad una domanda su come conobbe Rodriguez.

"Mas Canosa, con la Fondazione, stata inviando medici cubani per fornire cure ai feriti della resistenza e in casi di alcuni feriti più gravi... come quelli che richiedevano chirurgia ricostruttiva… era necessario l'invio negli Stati Uniti" ha aggiunto Arcos Cresencio al Congresso.

Investigatori del Senato USA trovato misteriose annotazioni nel diario del tenente colonnello Oliver North, dove si menziona il Mas Canosa e un pagamento di 80000$. Felix Rodriguez, pur essendo un personaggio chiave nella rete segreta di North per il rifornimento alla Contras, ha rifiutato di spiegare le note alla Sottocommissione per le Relazioni Estere del Senato. "Non parlerò di questo tema" ha detto Rodriguez al senatore John Kerry, democratico del Massachusetts, nel corso di una audizione dinanzi alla Sottocommissione su Terrorismo, Narcotici e Operazioni Internazionali.

Nel diario di North, ci sono tre annotazioni pubbliche compromettenti o recriminatorie che menzionano Mas Canosa, e una di esse appare a nome Ines Diaz, una donna di circa 50 anni, che oltre a segretaria, aveva allora, come compito principale, proteggere Mas Canosa dal controllo dell’opinione pubblica.

Da quanto pubblicato nell’agenda del Ten. Col. Oliver North appaiono queste note:

24 gennaio 1985:”Riunione con Felix Rodriguez. Chiamare Jorge Mas… (Inés)

25 gennaio 1985: "Felix Rodriguez -  accelerare 80K para IR. – Domenica per Jorge Mas – discorsi per compleanno di José Martí".

4 febbraio 1985: "Felix Rodriguez non ha ancora ricevuto i dollari di Jorge Mas".


Su questo tema, la rivista U.S News and World Report pubblicò, il 4 maggio 1992, un lavoro firmato da un giornalista Linda Robinson, in cui spiega quanto segue:

"Mas è stato un ardente difensore delle politiche della amministrazioni Reagan e Bush. Dopo che scoppiò lo scandalo Iran-Contra, ha offerto il suo avvocato  al suo amico Felix Rodriguez, un ex ufficiale operativo della CIA, che partecipò a numerose operazioni coperte ed illegali dell'Agenzia e, a sua volta, era un vecchio amico di Donald Gregg, consulente per la sicurezza nazionale di George Bush, all’epoca vice presidente. La nota trovata nel diario di Oliver North descrive la richiesta di Rodriguez perché North cercasse i 50000$ di Mas destinati alla contras del Nicaragua. Una fonte congressuale considera che il denaro fu utilizzato per aiutare la fuga, da una prigione in Venezuela, del terrorista in esilio
Luis Posada Carriles. Posada era in carcere, come autore del sabotaggio di un aereo di linea cubano alle Barbados, nel 1976, che costò la vita a 73 persone. Posada fuggì e iniziò a lavorare nell’operazione di rifornimento segreto della contras, diretto da North".

Nella sua testimonianza al Congresso, Mas Canosa, ha dichiarato: "fornii solo aiuto umanitario ai Contras".

L'investigatore professionista Gaetón Fonzi indagò sul legame Félix Rodríguez-Jorge Mas Canosa e rivelò, nel suo lavoro nella rivista Esquire, che:

"il responsabile per i dettagli della distribuzione nel terreno della base aerea di Ilopango, in El Salvador, era il veterano agente della CIA, Félix Rodríguez, che aveva lavorato in Vietnam, insieme a Donald Gregg, allora consulente alla Sicurezza Nazionale del vice presidente George Bush.

"Rodriguez è l'elemento chiave del coinvolgimento di Mas Canosa nell’Iran-Contras. Rodriguez fu decorato, alcuni anni prima, con la più alta medaglia della CIA, dall'allora direttore dell'Agenzia, George Bush".


Jorge Mas e Felix Rodriguez erano rimasti molto uniti con il passare degli anni. Rodriguez era un frequente visitatore della casa e degli uffici di Mas Canosa.

"Quando Felix Rodriguez appare, Mas Canosa si trasforma. Ascolta ed obbedisce" commenta uno stretto collaboratore della FNCA.

"Ho visto Felix venire, molte volte, nei nostri uffici a Miami” ha detto a  Fonzi un ex collaboratore di Jorge Mas, che ha chiesto di non essere identificato per timore di rappresaglie. "Ho pensato che era un po' strano, con i suoi guanti neri e il suo portafoglio, ma quando qualcuno chiedeva a Jorge chi fosse, Jorge diceva: Ah, questo è l'uomo che uccise Che Guevara".

Durante le sue indagini, Fonzi verificò che "il signor Mas era spesso con Rodriguez, nella base Salvadoregna di Ilopango, aiutandolo a coordinare e sviluppare il rifornimento alla Contras". Jorge Mas fu anche il collegamento di Rodriguez con altri funzionari statunitensi coinvolti nell’operazione. Raul Masvidal, uno dei fondatori della Fondazione Nazionale Cubano Americana, ha detto a Fonzi che "Jorge, per spiegare il suo legame con la rete illegale di aiuti  ai contras, diceva che 'la strada per l'Avana passava per Managua".

Sui viaggi personali di Mas Canosa a Ilopango Gaetón Fonzi dice che "George parlava di ciò con i suoi più stretti collaboratori, e uno di loro in particolare, ricorda: 'Ho sentito una conversazione su una spedizione di armi a El Salvador, compresi cannoni per essere trasferiti a Ilopango e, da lì, ai Contras. Sono stato testimone di questo".

Mas Canosa fu anche responsabile dell'inserimento di un altro dei suoi compagni a Fort Bening nella rete illegale: Luis Posada Carriles. "Le registrazioni telefoniche -  Fonzi afferma nel suo lavoro - dimostrano che Posada Carriles faceva numerose chiamate dalla sua casa di sicurezza in San Salvador, per fare una sintesi ai suoi  amici della FNCA sulle ultime notizie sugli aiuti alla Contras. Tra le note criptiche inedite - dice l’investigatore statunitense nella rivista Esquire -  trovate nel diario di Oliver North, vi sono indicazioni che Mas Canosa servì come intermediario con i leader di alcuni paesi latino-americani, facendo pressioni per sostenere il progetto".

Fonzi aggiunge un altro elemento importante e non rilevato:

... "nelle note di North furono trovati cinque numeri di telefono di Jorge Mas, compreso la linea privata di casa".

Si trattava di una perfetta operazione coperta che doveva ingannare tutto il sistema politico e giudiziario, e le stesse decisioni del Congresso USA. Da parte degli organizzatori dell’Iran-Contras, non vi era alcun dubbio sul da fare. Chi meglio dei vecchi alunni di Fort Bening, i più selezionati agenti della JM-VVAVE, uomini affidabili come Luis, Felix, Jorge sotto la bacchetta del "fantasma biondo" Ted Shackley?

È curioso come ogni volta che si è prodotto un qualche scandalo in cui i pilastri del sistema giudiziario e politico nord americano sono stati violati, sempre sono apparsi coinvolti i vecchi guerrieri della campagna della CIA contro Cuba.

Dallas, nel 1963, dopo il Watergate, nel 1972 e l'Iran-Contras, nel 1985, parlano da sé.