Il presidente della FNCA confessa:

«Posada e Bosch sono miei amici »

 

 

 

 

27 aprile '09 - JGA www.granma.cu

 

 

 

I terroristi Luis Posada Carriles e Orlando Bosh sono amici miei personali e continueranno ad esserlo, ha confessato José Francisco “Pepe” Hernandez Calvo, presidente della Fondazione Nazionale Cubano Americana (FNCA), il 2 aprile, a Washington, mentre partecipava ad un incontro su Cuba organizzato dalla Brooking Istitution.

 

Hernandez è stato colto di sorpresa quando un funzionario dell’ufficio del Governatore Bill Richardson, dello stato del Nuovo Messico, gli ha chiesto se la FNCA era disposta a rinunciare alla violenza e a ritirare il suo appoggio a Posada e Bosch.

 

Perturbato dalla domanda, il vecchio mafioso ha ribadito, allora, la sua “amicizia” verso i due delinquenti.

 

Ha aggiunto che era “personalmente” d’accordo con l’uso della violenza come “vendetta” ma che la FNCA non ha “mai” approvato il terrorismo.

 

“Pepe” Hernandez, apparentemente, si è dimenticato dell’appoggio finanziario e delle direttive fornite per anni dal suo gruppo a Luis Posada Carriles.

 

E’ lo stesso “Pepe” che si è salvato casualmente, nel 1997, dalla saga del yacht La Esperanza, intercettato nelle acque di Puerto Rico, mentre era diretto a realizzare un attentato contro Fidel nell’Isola Margarita, nonostante avesse fornito un fucile Barret calibro 50 all’equipaggio di assassini.

 

E’ stato sempre Hernandez, in un’altra occasione, ad offrire a Percy Alvarado, l’agente Frayle della Sicurezza Cubana, la somma di 10mila dollari per far esplodere il Cabaret Tropicana.

 

Il presidente della FNCA si sarà dimenticato dell’appoggio dato alla campagna di terrore portata avanti da Posada all’Avana, nel 1997, e del falso appello alla “sollevazione”, pubblicato dalla FNCA nella stampa mafiosa di Miami circa questi eventi.

 

Durante la prima settimana dell’agosto 2000, il “Pepe” ed un altro dirigente della FNCA si erano recati in El Salvador per incontrare Posada e proporre l’esecuzione di un attentato contro il presidente di Cuba, nel corso del Vertice Iberoamericano di Panama.

 

In quella riunione era stato deciso che la FNCA avrebbe finanziato tutte le spese, come l’acquisto di esplosivi ed armi, viaggi, comunicazioni, affitto di case ed il pagamento degli esecutori materiali, di questa operazione terroristica terminata con la cattura di Posada.