Cuba:più che mai l'USAID continua

ad investire nella sovversione

 

5 agosto '09 - Jean-Guy Allard www.granma.cu

 

Vi è una offensiva imperiale contro l'America Latina progressista che, al momento, si sta intensificando contro i paesi dell'ALBA. A Cuba, non solo gli investimenti annessionistici di Washington non sono diminuiti, ma anzi sono cresciuti e si sono resi più pericoli attraverso le nuove tecnologie e nuovi media.

 

Lo afferma la ricercatrice Eva Golinger analizzando, in una intervista, come l'attuale amministrazione statunitense continui a tentare di destabilizzare la Rivoluzione cubana attraverso l'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e la National Endowment for Democracy (NED).

 

Per raggiungere tali obiettivi, spiega Golinger, la USAID investe nella destabilizzazione della Rivoluzione cubana attraverso due formati, ha spiegato lo specialista, che ha dedicato gli ultimi dieci anni a studiare e smascherare i meccanismi statunitensi di ingerenza e sovversione americana in America Latina.

"Il principale finanziamento proviene dal
Fondo di Sostegno Economico (Economic Support Fund), una divisione finanziaria del Dipartimento di Stato che finanzia i progetti della USAID. Questo fondo ha fornito 65330000$ per la chiamata transizione verso la democrazia a Cuba nel corso degli ultimi due anni. Per il 2010 sono destinati 20 milioni di $ addizionali".

 

Secondo la terminologia dell' USAID, del denaro consegnato nel corso degli anni 2008 e 2009, 10 milioni di $ sono stati diretti al settore dei "diritti umani", sette milioni per promuovere "la competizione politica" e quasi 49 milioni per la "società civile".

 

Risulta interessante che, alla fine del 2007, l'USAID abbia anche aperto un Ufficio per le iniziative verso una transizione (OTI, il suo acronimo spagnolo) per Cuba  con l'obiettivo di realizzare "un lavoro con la gioventù" e  le "iniziative indipendenti dei mezzi di comunicazione ", spiega la ricercatrice.


"A tal fine, dal 2008, ha fornito un ulteriore fondo di 8383000$. L'OTI sono divisioni dell'USAID dedicate a rispondere rapidamente a situazioni di crisi politiche, per 'risolverle' in favore degli interessi degli Stati Uniti".

L'OTI gestire fondi liquidi in dollari "in grande quantità, senza dover essere sottoposti a revisione o contabilità davanti al Congresso statunitense".

In Venezuela, una OTI fu istituita nell'agosto 2002 per promuovere e consolidare le forze di opposizione alla Rivoluzione bolivariana. Da allora, l'OTI ha finanziato e ha contribuito a creare più di 450 organizzazioni non governative e gruppi politici con i fondi che superano i 60 milioni di $.

Questo denaro serve principalmente per alimentare conflitti e promuovere, sotto copertura, gli interessi della Casa Bianca.
 


La "guerra irregolare"



L'USAID, l'agenzia che ha iniziato, nel 1962,  come il braccio finanziario del Dipartimento di Stato per affrontare le questioni "umanitarie" si è convertita, durante il XXI secolo, in uno dei principali attori della "controinsurrezione" nell'ambito della nuova dottrina della Guerra Irregolare di Washington.

"All'inizio del 2009 tale dottrina è stata firmata dall'appena arrivato presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, come parte della sua nuova politica di 'smart power', il potere intelligente, una politica che impiega l'uso della forza militare con la diplomazia , la cultura, la comunicazione, il potere economico e la politica".

Ci sono due grandi punti di differenza tra la Guerra tradizionale e Guerra Irregolare: l'obiettivo e la tattica, segnala l'avvocata venezuelano-americana.

"La Guerra Tradizionale vede come obiettivo la sconfitta delle forze armate del nemico, e la sua tattica principale è l'uso del potere militare nelle sue forme più tradizionali, il combattimento e il bombardamento. La Guerra Irregolare ha come proposito il controllo della popolazione civile e la neutralizzazione dello Stato e la sua principale tattica è la 'controinsurrezione', che è l'uso di tecniche indirette e asimmetriche, come la sovversione, l'infiltrazione, le operazioni psicologiche, la penetrazione culturale e l'inganno militare".

 

Nel corso del XXI secolo, l'USAID ha sviluppato dipartimenti, all'interno dell'agenzia, che lavorano con il Pentagono come gli uffici di Gestione dei Conflitti, Transizione e Ricostruzione, Democrazia e Governabilità, e Iniziative verso una Transizione, che stanno riorientando il loro lavoro verso gli sforzi di "controinsurrezione".

"In tal modo, l'USAID è diventato l'attore e principale finanziatore della destabilizzazione e la penetrazione nella 'società civile' nei paesi strategicamente importanti per gli interessi statunitensi".

Nel caso dell'America Latina, le cifre degli investimenti finanziari dell'USAID nei gruppi politici e nel "promuovere la democrazia" sono sorprendenti.
 


La NED e la catena di ONG mercenarie
 


Inoltre, la NED, che è stata fondata per fare il lavoro che faceva la Central Intelligence Agency (CIA), ma con una immagine più legittima, ha fornito, quest'anno, 1435329 dollari per promuovere la destabilizzazione a Cuba.

Ciò è sottolineato da Golinger elencando i gruppi beneficiati da questo fondo USA: Alleanza Afrocubano (ACA), 82080$; Associazione Incontro della Cultura Cubana, 225000$, Centro per una Cuba Libera (Frank Calzón) 54222$, Centro per l'Impresa Privata Internazionale (CIPE), 157526$ ed il Comitato per il sindacalismo di libero Commercio (CFTU), 150000$, il Direttorio Democratico di Cuba, 275000$; CubaNet News, 42000$ ; Dissidente Universale di Porto Rico, 40000$; Gruppo Internazionale per la Responsabilità Sociale Corporativa a Cuba, 236730$; People in Need (PIN), 129451$, People in Peril Association (PIPA), 43320$.

La stragrande maggioranza di questa eterogenea collezione di organizzazioni, gruppi e gruppuscoli sono stati, in passato, legati alle attività della CIA.

Nonostante le promesse, il cambio di amministrazione o meno, Washington non smette di sprecare, ogni anno, centinaia di milioni di dollari del denaro dei contribuenti in questa  guerra sporca contro l'America Latina.
 

La Golinger afferma che: "c'é in atto una offensiva imperiale contro l'America Latina  che si sta intensificando, in questi momenti, contro i paesi dell'ALBA"

 

"Una delle manifestazioni di questa aggressione é questa chiamata controinsurrezione come tattica per penetrare e infiltrare le comunità e promuovere la destabilizzazione" sottolinea l'autrice del Codice Chavez e della Ragnatela Imperiale, il repertorio delle attività di intelligence di Washington nel continente e nel mondo.