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Si richiederà l'habeas corpus

 

per un antiterrorista cubano

 

14 maggio 2010 - www.cubadebate.cu

 

 

La difesa di Gerardo Hernández, uno dei cinque antiterrorirsti cubani detenuti negli Stati Uniti, presenterà, prima del prossimo 14 giugno, una richiesta di habeas corpus al fine che la giustizia riesamini  la situazione del detenuto.

 

Il ricorso in favore di Hernández, condannato a un doppio ergastolo più 15 anni, sarà portato davanti alla giudice Joan Lenard della Corte Federale di Miami, che nel 2001 lo ha condannato.

 

Le difesa aspira a che sia  riesaminato il caso del detenuto, su cui pesano le condanne più pesanti, risultato di un lungo ed arbitrario proceso penale.

 

Hernández e René González (condannato a 15 anni) sono stati esclusi, inoltre, dal processo di ri/sentenza effettuato, alla fine del 2009, a Miami, nel quale Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando Gonzalez, ebbero nuove condanne.

 

L'habeas corpus verrà presentato sulla base dell'ingiustizia commessa - con Hernandez confinato in un carcere di massima sicurezza in Adelanto, California - con lo scopo che il tribunale elimini, almeno, le condanne a vita.

 

Si tratta di una procedimento  straordinario e che offre eccezionali opportunità all’accusato.

 

In una dichiarazione dopo la ri/sentenza, Labañino, Guerrero e Gonzalez hanno ribadito la loro innocenza e espresso che i Cinque, come sono interzionalemnte conosciuti, sono stati puniti per accuse che non sono state mai provate.

 

Allora considerarono che se anche tre sentenze sono state parzialmente ridotte l'ingiustizia si mantiene con tutti.

 

Ma, in particolare,  richiamarono l'attenzione sul caso di Hernandez, perché il governo USA sa la falsità delle accuse contro di lui e l'ingiustizia della sua condanna.

 

I cinque cubani infiltrarono le organizzazioni terroristiche che, con totale impunità esistono a Miami, con l’obiettivo di allertare e prevenire azioni criminali contro il loro paese.

 

La Casa Bianca ha ammesso che non causarono alcun danno alla sicurezza nazionale, inoltre la Procura, durante la ri/sentenza, ha pubblicamente riconosciuto l'esistenza di un forte movimento mondiale a sostegno del loro rilascio.

 

I Cinque sono in prigione dal 12.09.1998.