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L’esercito boliviano si dichiara

 

socialista e antimperialista

 

 

25 novembre 2010 - www.resistenze.org da www.resumenlatinoamericano.org

 

 

L'Esercito boliviano ha ufficialmente confermato questa domenica durante la celebrazione del bicentenario della sua creazione ed in presenza del presidente del paese, Evo Morales, che si considera un'istituzione "socialista" e "antimperialista".

 

Il comandante dell'Esercito, Antonio Cueto, ha chiarito nel corso della celebrazione dal palco di onore della Scuola Militare di La Paz, che le Forze Armate agiranno con dignità e sovranità.

 

"Il nostro contributo istituzionale è stato fondamentale per la costruzione della Bolivia, specialmente nei momenti di avversità tanto interna come esterna, per questo motivo il nostro Esercito ostenta orgoglioso l'insegna di fondatore della patria", ha sottolineato il comandante, come informa l'agenzia ABI.

 

Allo stesso modo, Cueto ha spiegato che i soldati sono "impegnati nell'attuale processo" diretto da Morales, che ha come asse centrale la nuova Costituzione e sono "coscienti della sua realtà”.

 

In virtù della nuova Magna Carta, ha precisato, l'Esercito è attualmente una "istituzione socialista, comunitaria e in conseguenza ci dichiariamo antimperialisti".

 

"In Bolivia non deve esistere nessun potere esterno che voglia imporsi, vogliamo e dobbiamo agire con sovranità e vivere con dignità", ha sottolineato il comandante dell'Esercito, precisando che è anche anticapitalista, perché il sistema capitalista sta distruggendo la Madre Terra, ed ha chiesto di unire tutti gli sforzi e tutte le capacità per difendere l'ecosistema.

 

Cueto ha poi aggiunto che la "Bolivia è un Stato pacifista che promuove la cultura ed il diritto alla pace", ma che l'Esercito difenderà il legittimo diritto alla difesa del territorio nazionale e delle risorse naturali.

 

"La difesa della sovranità non permette in nessuna circostanza l'installazione di basi militari di potenze straniere nel nostro territorio", ha concluso.