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N O T I Z I E  dal G O L P E

 

 

 Gli Stati Uniti a favore dell’accettazione

del Honduras nella OEA

 

 

21 ottobre 2010 - www.granma.cu

 

Il Governo di Obama respinge la richiesta dei congressisti democratici d’interrompere l’appoggio a Lobo.

 

Gli Stati Uniti hanno ripetuto il loro “ impegno” nell’ottenimento dell’accettazione del Honduras nella OEA  ed hanno ignorato gli argomenti  esposti da un gruppo di congressisti democratici che chiedevano  il ritiro dell’appoggio a Tegucigalpa per la situazione dei diritti umani,  sostenendo che questo non è previsto.

 

«Siamo impegnati ad aiutare  Honduras ad avanzare, ad aiutare a reintegrare Honduras nell’Organizzazione degli Stati  Americani»,  ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato, Philip Crowley, ha riportato DPA.

 

La segretaria di stato nordamericana, Hillary Clinton, ha ricevuto mercoledì 20 una lettera firmata da una trentina di congressisti statunitensi che sollecitano che  Washington «sospenda» gli aiuti militari e di polizia al governo di Porfirio Lobo e che ritiri il suo appoggio al ritorno del  Honduras nella  OEA «sino a che continueranno gli omicidi degli attivisti politici ed dei giornalisti quasi con impunità».

 

La lettera  è giunta nello stesso giorno  in cui il vice segretario di Stato per i Narcotici, David Johnson, è andato in Honduras per incontrare Lobo.

 

«Chiediamo all’amministrazione  Obama che si astenga dall’appoggiare il ritorno immediato del Honduras nell’Organizzazione degli Stati  Americani», segnala la richiesta firmata  al primo posto dal congressista democratico per la California, Sam Farr.

 

In accordo con la lettera, il Governo di Obama farebbe uno «scarso favore» alla democrazia ed ai diritti umani nel continente, facendo un’«eccezione» con Honduras «mentre  il governo di Lobo include sempre gli autori del colpo di Stato del 2009 e non persegue i crimini «politicamente motivati».

 

Crowley ha replicato che l’esecutivo di Lobo ha fatto «alcuni progressi» in questa materia ed ha negato che  il tema è una «condizione previa» per negoziare il ritorno del paese centroamericano nella OEA, dopo la  sua sospensione l’anno scorso, a causa del colpo di Stato del 28 giugno contro il presidente Manuel Zelaya.

 

Il portavoce del Dipartimento di Stato ha assicurato che si desidera che Honduras si unisca nuovamente  alla OEA ed ha ammesso  che stanno «lavorando attivamente con altri paesi per vedere come ottenerlo».

 

Il portavoce del Dipartimento di Stato ha anche respinto la petizione dei congressisti che vogliono da  Washington il ritiro degli aiuti di polizia e militari a Tegucigalpa, sostenendo che  questi «aiutano a migliorare la  situazione  dei diritti umani» in Honduras, ha riportato la DPA.