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ALBA

 

Il trattato dell’ALBA permetterà ai popoli

di commerciare con uguaglianza

 

28 giugno 2010 - www.granma.cu

 

L’implementazione del Trattato Commerciale dei Popoli (TCP), sottoscritta nella Dichiarazione di Otavalo, permetterà di commerciare in condizioni di uguaglianza e di sviluppare iniziative complementari per sostentare l’economia dei paesi.

 

Ha così affermato sabato la ministra ecuadoriana di Popoli e Movimenti Sociali Alexandra Ocles, riferendosi alla recentemente conclusa Riunione dell’Alleanza Bolivariana dei Popoli di Nuestra America (ALBA), nella città diOtavalo, su indigeni e afro-discendenti.

 

In dichiarazioni al giornale digitale ufficiale El Ciudadano, Ocles ha affermato che questo Trattato marca la differenza, perché in tempi passati, i popoli indigeni e afro-discendenti erano abituati a negoziare in disuguaglianza di condizioni.

 

“Oggi, quello che chiediamo è, a partire dalle potenzialità proprie di ciascuno Stato, di sviluppare iniziative complementari per appoggiare le nostre economie e garantire le migliori condizioni di vita dei nostri popoli”.

 

Un tema importante, ha aggiunto, è riuscire a visualizzare le facilità di accesso alla tecnologia perché, come dice il presidente ecuadoriano, Rafael Correa, “quando si deve cambiare, si devono anche cambiare i modi di fare le cose”.

 

Sul decimo incontro dell’ALBA, Ocles ha assicurato di aver segnato la differenza con le Riunioni anteriori, includendo la partecipazione dei movimenti sociali.

 

“È un processo interessante dalla prospettiva interculturale la discussione con le autorità indigene e afro-discendenti, credo che questo ci permette di articolare realtà concrete da applicare, dalla costruzione della politica pubblica”, ha affermato.

 

A cominciare da ora, ha evidenziato Ocles, viene l’impegno delle autorità di mettere in pratica ed applicare nella loro gestione ognuno degli elementi inclusi nella Dichiarazione di Otavalo.

 

 

Chávez proporrà un’alleanza

dell’ALBA con la Siria

 

 

Il presidente venezuelano, Hugo Chávez,proporrà ai paesi membri dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra America (ALBA) d’includere la Siria come paese osservatore del prossimo Vertice  del gruppo.

 

“Anche se è una cosa che devo consultare con tutti gli altri presidenti degli Stati membri, non credo che ci saranno inconvenienti nel renderlo concreto”, ha segnalato Chávez, informando che lo aveva già proposto al presidente della Siria, Bashar al-Assad.

 

I due Capi di Stato hanno partecipato nel Palazzo presidenziale di Miraflores, alla firma di vari accordi di collaborazione, in materia agricola e scientifica, di trasferimento delle tecnologie e per l’installazione d’una fabbrica d’olio d’oliva.

 

Al-Assad, che sta realizzando la sua prima visita in America, è poi partito per Cuba e quindi visiterà Argentina e Brasile, paesi che Chávez ha presentato come punti strategici per realizzare una maggiore relazione della Siria con la regione.

 

“Ora è in Venezuela e poi va a Cuba, due paesi imprescindibili dell’ALBA, l’avanguardia dell’integrazione del continente, e poi segue per Argentina e Brasile, fondatori del mercato comune del sud, del quale anche noi ci sentiamo membri”, ha aggiunto il presidente bolivariano.

 

Indigeni e discendenti di Africani

nel Summit dell’ALBA in Ecuador

 

23 giugno 2010 - www.granma.cu (ain)

 

La Ministra degli Esteri ecuadoriana ha informato che 300 autorità indigene e afro-discendenti della regione assisteranno al Forum dell’ALBA previsto per il 24-25 giugno nella città di Otavalo.

 

Il presidente Rafael Correa sarà presente assieme ai suoi omologhi nella città con popolazione prevalentemente indigena. I presidenti arriveranno all’aeroporto abilitato il 25, e si riuniranno con i delegati in loco fin dal giorno precedente, spiega PL.

 

Il sindaco della città, Mario Conejo, darà il benvenuto ai capi di Stato e li accompagnerà alla cerimonia di inaugurazione nel colosseo “Federico Páez”, lo stesso nel quale si sottoscriverà al termine dell’incontro la Dichiarazione di Otavalo.

 

Secondo il comunicato ufficiale, l’obiettivo dell’appuntamento dell’Alleanza Bolivariana dei Popoli di Nuestra America (ALBA) è di iniziare un dialogo internazionale sull’interculturalità e plurinazionalità, e costituire uno spazio per intercambiare esperienze e generare iniziative.

 

All’incontro parteciperanno i presidenti del Venezuela, Hugo Chávez, e della Bolivia, Evo Morales, mentre deve ancora essere definita la composizione delle delegazioni degli altri otto paesi che integrano l’alleanza.

 

Precedentemente al Forum, si realizzerà la riunione di Autorità Indigene e Afro-discendenti del 24, con conferenze iniziali a carico del Ministro degli Esteri boliviano, David Choquehuanca e la segretaria ecuadoriana dei Popoli, Movimenti Sociali e Partecipazione Cittadina, Alexandra Ocles.

 

Successivamente, si istalleranno quattro tavoli di dialogo. I primi due: L’Esercizio dell’Interculturalità nella Gestione Pubblica, e L’Esercizio dei diritti economici, politici e sociali contro il razzismo e la discriminazione.

 

Gli altri due tavoli dibatteranno Iniziative pubbliche di fronte al Cambio Climatico e i diritti della natura, e Commercio Estero dei popoli e obierrivi dell’ALBA-TCP (Trattato di Commercio dei Popoli).

 

Otavalo si trova a 110 km al nord di Quito e a 2530 metri sul livello del mare. La città è mondialmente conosciuta per il famoso mercato indigeno di artigianato, nel quale si trovano milioni di articoli fatti a mano, in cotone, lana, cuoio, legno o ceramica.

 

L’ALBA è un meccanismo di integrazione regionale integrato da Cuba, Venezuela, Bolivia, Nicaragua, Ecuador, Honduras, Saint Vicent and the  Granadines, Antigua e Barbuda, e Dominica.