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Chavez: USA e Canada appoggiano la violenza
 

Caracas 05.02.10 - www.prensa-latina.it

 

Il presidente venezuelano, Hugo Chavez, ha accusato oggi i governi degli Stati Uniti e del Canada di appoggiare l'agenda violenta dell'opposizione interna che ha provocato diversi incidenti nei giorni recenti. 

 

Gli Stati Uniti sono a favore di questo piano per di tentare di generare violenza nel Venezuela ed i loro alleati, tra cui il governo dell'estrema destra canadese ed altri governi del continente, ha affermato Chavez in un contatto con Venezuelana di Televisione.  


In allusione alle critiche del rappresentante del Canada nell'
Organizzazione degli Stati Americani (OEA), Pierre Giroux, in una riunione di questo organismo, il mandatario ha appoggiato la risposta data dall'ambasciatore venezuelano Roy Chaderton.  


In questa occasione, Chaderton ha affermato che il Canada non ha autorità per parlare di diritti ed ha ricordato la consegna di detenuti afgani che sono stati sottomessi a torture.  


Il diplomatico ha indicato che l'atteggiamento del governo canadese verso il Venezuela è parte di un'offensiva contro le amministrazioni di sinistra della regione.  


“Buona risposta di Chaderton al Canada nella riunione dell'OEA”, ha sottolineato Chavez, che ha confermato che non è il suo governo quello che spinge la violenza, bensì settori disperati della borghesia e dell'impero yankee.  


In relazione con una marcia non autorizzata di studenti vincolati all'opposizione, nella quale è risultato ferito un poliziotto, Chavez ha osservato che si tratta di gruppi sovversivi di fascisti, non di studenti.  


“In realtà gli studenti stanno nelle aule studiando o protestando, ma pacificamente”, ha espresso il mandatario, che ha ricordato che in
recenti azioni violente sono morti due giovani e due guardie nazionali sono rimaste ferite da una pallottola.  


Chavez ha accusato l'opposizione di promuovere con la violenza i candidati alle elezioni parlamentari concordate per il prossime 26 settembre, nelle quali il mandatario spera di ottenere due terzi dei 165 seggi dell'Assemblea Nazionale.
 
 

Chavez chiama il popolo venezuelano a neutralizzare

la sovversione dell’ opposizione

 

Caracas 29.01.10 - www.granma.cubaweb.cu
 

 

L’agenzia Xinhua informa che il presidente venezuelano, Hugo Chávez, si è appellato agli organismi dello Stato ed al popolo venezuelano, impegnati per la democrazia e la stabilità della nazione, "per neutralizzare le correnti di follia dell’opposizione, che cercano d’incendiare il paese".

Dopo aver escluso il coinvolgimento delle Forze Armate Bolivariane in un colpo di stato, il presidente ha qualificato come destabilizzatrice una campagna contro il suo Governo, promossa da gruppi della destra attraverso internet e i mezzi di comunicazione.

Il Capo di Stato si è appellato al paese per neutralizzare i piani della destra che, ha detto, lo stanno spingendo a rispondere con maggiore forza.

Chavez ha criticato le manifestazioni studentesche che si sono verificate in vari stati del paese, per protestare contro un provvedimento di sospensione temporanea delle trasmissioni, a pagamento, da parte del canale oppositore
Radio Caracas Television (RCTV).

Ha aggiunto che i disordini hanno lo stesso scopo di quelli avvenuti nel 2002, quando ci fu un colpo di stato che lo allontanò dal potere per circa 48 ore, ed ha avvertito che ciò fu causato dalla debolezza del suo Governo in quel momento.

"Io vengo quasi dalla tomba. Io ho visto in faccia la morte, e vidi morti qui vicino, per debolezza di un Governo che io guidavo, per questo non si ripeterà di nuovo" ha detto Chavez.

Il leader sudamericano ha sfidato i settori "controrivoluzionari" a convocare un referendum revocatorio sul suo mandato, dopo che lo scorso 10 gennaio si è compiuta la metà della sua legislatura, che si concluderà nel gennaio 2012.

Ha ribadito che la sua amministrazione ha il sostegno della maggioranza dei venezuelani, e ha insistito che i disordini avvenuti in vari stati cercano di creare il caos nelle strade al fine di rovesciarlo.

I disordini tra manifestanti e agenti di polizia hanno provocato la morte di due giovani studenti ed il ferimento di undici persone, tra cui due appartenenti della Guardia Nazionale del Venezuela.

 

RCTV ha diramato un appello per una "soluzione

militare" al fine di destituire Chavez

La catena RCTV, che partecipò al golpe del 2002, ritorna con i suoi proclami golpisti.

29.01.10 - www.kaosenlared.net traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org

 

RCTV fu una delle stazioni radio venezuelane che partecipò più attivamente al Colpo di Stato del 2002, dando in ogni momento copertura mediatica alla trama orchestrata dall'opposizione fascista. Questa catena, vicino ad altre stazioni radio ed altri gruppi della carta stampata vincolati all'opposizione, diedero copertura ad una sfacciata manipolazione di immagini televisive che fecero credere al mondo intero che il governo Venezuelano ed alcuni seguaci del chavismo stavano massacrando impunemente "pacifici" manifestanti dell'opposizione, quando già dalle prime ore si sapeva che la maggior parte dei morti in quei tragici eventi erano simpatizzanti del governo.

 

Inoltre, una volta messa in moto la macchina golpista e l'opposizione riuscì a rapire il presidente Chávez, giocarono il compito basilare nel mantenere disinformato il paese su quello che stava realmente succedendo, emettendo programmi di intrattenimento, serie di cartoni animati ed altri dello stesso genere mentre per strade di Caracas si svolgeva una vera battaglia popolare, affrontata dalla polizia, per restituire il potere al suo legittimo padrone: il popolo venezuelano, con Hugo Chávez alla testa. RCTV, tra le altre cose, diede ordine esplicito ai suoi impiegati affinché dessero " zero copertura al chavismo", e questo fu l’evento che provocò la coraggiosa decisione di Andrés Izarra,che allora era il Direttore di produzione, di lasciare volontariamente il suo incarico e denunciare i fatti di manipolazione ed occultamento informativo davanti al mondo intero.

 

Ricordiamo che in quel Colpo di Stato, l’allora presidente di Fedecamaras, Pedro Carmona, fu nominato presidente della Repubblica per un giorno, tempo sufficiente per poter annullare col suo unico decreto presidenziale tutte le leggi democratiche del Venezuela, lasciando il paese in un regime presidenzialista dispotico, sullo stile delle più dure e crudeli dittature latinoamericane degli anni 70 ma che fortunatamente durò solo un giorno.

 

Ora, quasi 8 anni dopo quei fatti, un altro Presidente di Fedecamaras, l’attuale Noel Álvarez, sembra essersi dato come obiettivo di ripercorrere lo stesso destino politico di Pedro Carmona. Lo scorso 21 gennaio, questo signore è apparso sugli schermi di RCTV per fare un appello pubblico agli imprenditori privati venezuelani, chiedendo loro di scommettere su di una "soluzione militare" per scalzare e far cessare il governo di Hugo Chávez. Tale appello è stato successivamente applaudito ed appoggiato dal giornalista della catena, Miguel Rodríguez, che lo ha prontamente esteso a tutta la popolazione.

 

RCTV, pertanto, non contenta del suo fallimento nel Colpo di Stato del 2002, è ritornata alla carica con i suoi sfacciati alleati golpisti. Questo, benché non sia il caso, dovrebbe di per sé essere motivo più che sufficiente perché il governo Venezuelano chiuda una volta per tutte e per sempre questa catena televisiva golpista, che si colloca ai margini della legalità democratica, non solo da un punto di vista amministrativo, fatto per il quale è già stata sanzionata, bensì, e questo è assolutamente più grave, dal punto di vista politico. Giocano col golpismo, scommettono sul golpismo, e questo non dovrebbe essere permesso in nessun paese sovrano e democratico del mondo.

 

E’ un peccato che Hugo Chávez prosegua con una politica di eccesso di "buonismo" e non spedisca per sempre questa catena fascista nella spazzatura della storia, ostacolando ogni sua attività nel paese, anche nel caso in cui trovasse il modo di trasmettere da altri paesi del mondo.