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Giurano a Chávez

30000 miliziani

 

14.04.10 - Juana Carrasco Martín e Yordanka Almaguer  www.granma.cu

 

Con la spada di Bolívar in alto, il presidente Hugo Chávez Frías ha accolto il giuramento di 30000 integranti della Milizia Nazionale Bolivariana, che hanno colmato l’Avenida Bolívar di Caracas, per celebrare il 13 aprile, giorno della ribellione e della vittoria di un popolo che otto anni fa ha fatto tornare il suo Presidente-Comandante nel Palazzo di Miraflores.

 

"Vado ad accogliere il giuramento di 30000 miliziane e miliziani, dei battaglioni studenteschi, delle unità di corpo combattenti, dei battaglioni dei miliziani contadini e dei battaglioni delle milizie operaie”, ha detto Chávez ai nuovi incorporati ed al maggiore generale Félix Velázquez, comandante generale della Milizia.

 

Buona parte di questa massa, disposta a difendere la Patria, sono studenti dell’Università Nazionale Sperimentale Politecnico delle Forze Armate Bolivariane (UNEFA), istituzione che in 11 anni di Rivoluzione è cresciuta da 2000 alunni agli attuali  224000, che oggi riempiono le sue aule moltiplicate in tutto il Venezuela.

 

L’annuncio del Capo dello Stato durante la cerimonia, che ha contato anche sulla partecipazione del popolo cittadino  raggruppato attorno ai miliziani, ha riempito di giubilo soprattutto le ragazze, perché si tratta della decisione di consegnare 100 milioni di bolívares all'UNEFA.

 

Chávez, in questa cerimonia per il giorno della Milizia Bolivariana, del Popolo armato e della Rivoluzione d’Aprile, ha ricordato i morti di quelle giornate in cui la ribellione popolare ha affrontato il colpo fascista dell’oligarchia ed ha denunciato nuovamente la continuità dei piani di destabilizzazione ed i tentativi di assassinio di lui stesso, che contano con l’appoggio dell’impero.

 

Chavéz ha espresso la sua fiducia in questo popolo che: “In meno di 72 ore ha saputo spazzare via i golpisti nell’aprile del 2002 e che dimostrerà la stessa decisione nelle circostanze attuali, quando continuano i piani di destabilizzazione contro la Rivoluzione Bolivariana”.

 

Il Presidente ha segnalato alcune delle conquiste di 11 anni di governo bolivariano, difeso dal suo popolo e dai suoi miliziani e tra questi la diminuzione della povertà estrema dal 25% del 1998 al 7 % nel 2009.

 

Ha detto inoltre che: “Non ci può essere un bambino abbandonato o un essere umano abbandonato in nessuna strada o sotto un ponte in questa sacra Patria che si chiama Venezuela, perché questi sono problemi di tutti”.

 

Inoltre ha sottolineato che sono tante le università  e le Missioni Educative, che non esistono giovani senza opportunità d’accedere alle aule, ed ugualmente ha parlato della salute del popolo, ringraziando la partecipazione di Cuba in queste sfere con le Missioni sociali.

 

“Il problema della casa è uno dei più duri”, ha detto “e c’è molto da fare”.

 

A questo proposito ha annunciato l’arrivo di una missione di specialisti russi nella costruzione di case popolari, per realizzare lo studio della situazione nel paese.

 

Il presidente Chávez ha concluso chiamando ad affrontare il duro cammino della costruzione del socialismo con pazienza, costanza, lavoro ed unità.