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L’USAID dietro

“Mani Bianche”

 

19.02.10 - da Aporrea.org di Eva Golinger - TeleSUR www.resistenze.org


 

Secondo la relazione annuale del 2009 circa l’attività dell’USAID [United States Agency for International Development, Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale, ndr] in Venezuela, il 32% dei suoi finanziamenti multimilionari sono stati investiti in gruppi studenteschi e giovanili legati all’opposizione. Dei 7,45 milioni di dollari versati in progetti politici in Venezuela l’anno scorso, la maggioranza sono stati destinati a “promuovere il dibattito politico fra studenti per alzare il livello del discorso su alcuni dei temi più importanti per i venezuelani” e per “rinforzare l’uso delle nuove tecnologie mediatiche (come Twitter e Facebook), per migliorare l’accesso all’informazione e permettere il dibattito aperto e produttivo in Internet”.

 

Nel 2009 in Venezuela c’è stata un’esplosione nell’uso di Twitter e Facebook come meccanismi per promuovere campagne contro il governo venezuelano e il presidente Chavez. Nel settembre 2009 è stata lanciata la campagna “Mai più Chavez” da Facebook, cercando di creare un’eco a livello mondiale sulla potenza e le dimensioni dell’opposizione venezuelana. Ultimamente, Twitter è diventato un mezzo dominato da giovani venezuelani legati all’opposizione violenta per promuovere opinioni distorte sulla realtà del paese.

 

Nell’ottobre 2009 è stata fondata l’Alleanza del Movimento Giovanile, un’organizzazione patrocinata e creata dal Dipartimento di Stato che raggruppa le agenzie di Washington, i fondatori delle nuove tecnologie e i dirigenti studenteschi e giovani politici selezionati degli Stati Uniti.

 

Il suo intento è quello di combinare i tre settori per creare “la ricetta” adeguata a cambiare i regimi in paesi strategicamente importanti per Washington. Hanno partecipato tre venezuelani - Yon Goicochea, Geraldine Álvarez e Rafael Delgado - che sono i fondatori del movimento studentesco “Mani Bianche”.

 

L’USAID è attiva in Venezuela dall’agosto del 2002, quando ha aperto l’Ufficio per l’Iniziativa verso la Transizione (OTI) a Caracas. Fino ad ora ha finanziato più di 611 gruppi e progetti politici in Venezuela con più di 50 milioni di dollari. Stando alle sue dichiarazioni ufficiali, si è diretta verso tre temi specifici: il sostegno di campagne e processi elettorali, la promozione del dibattito politico e la promozione della partecipazione cittadina e la guida democratica.

 

Sebbene l’USAID abbia finanziato partiti e gruppi politici dell’opposizione venezuelana fin dal 2002, è stato il 2005 l’anno in cui ha cominciato a puntare sul settore studentesco formando dei nuovi dirigenti utili agli scopi di Washington. Un convegno organizzato tra USAID e la Fondazione “Educando Paesi” del 2 maggio 2005, aveva come obiettivo “la formazione di leader studenteschi e giovanili”. Il convegno, che ha versato quasi 40000 dollari per dei corsi di formazione politica del settore studentesco, voleva anche “riattivare i giovani e l’università nella vita politica della nazione”. Altri programmi finanziati dell’USAID nel 2005 sono stati dedicati a questioni come “Il ruolo dello studente universitario e l’agenda universitaria circa la governabilità, la democrazia e la tolleranza”, “Il ruolo del movimento studentesco universitario nella ricostruzione e riconciliazione del Venezuela”, “La costruzione di un’agenda comune che rifletta il ruolo degli studenti nella politica nazionale” e, tra gli altri, “Rafforzando le reti universitarie per promuovere la democrazia”.

 

Cinque anni dopo, gli investimenti dell’USAID nel settore studentesco in Venezuela hanno dato i loro frutti. Quelli che avevano partecipato ai corsi di formazione patrocinati direttamente dall’USAID o che hanno ricevuto dei fondi per creare nuove organizzazioni politiche, oggi sono i dirigenti politici dell’opposizione, come Y. Goicochea, F. Guevara e S. González. Alcuni hanno già raggiunto incarichi come consiglieri municipali, altri sono candidati nelle prossime elezioni legislative di settembre 2010. Altri ancora continuano a dirigere il settore studentesco dell’opposizione creando attività e nuove leadership per attrarre giovani e integrarli in un piano di destabilizzazione.

 

Nel 2010 il budget dell’USAID in Venezuela è raddoppiato. Sono quasi 15 milioni di dollari finalizzati a destabilizzare il paese, con l’obiettivo di cambiare il regime per un altro favorevole agli interessi di Washington. Il settore studentesco continua ad essere il principale destinatario dei finanziamenti e delle direttive del nord.