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Conversazioni con Fidel Castro:

i pericoli di una Guerra Nucleare


Tra il 12 e il 15 ottobre del 2010 il famoso accademico canadese Michel Chossudovsky svolse ampie e fruttifere conversazioni con il Comandante in Capo  Fidel Castro, relazionate con i pericoli di una guerra nucleare, la crisi economica mondiale e il carattere del Nuovo Ordine Mondiale. Quelle  riunioni diedero luogo ad un’intervista su temi diversi. La prima parte di questa intervista, pubblicata dal Global Research e da CubaDebate, si centra sui pericoli di una guerra nucleare.

 

12/15 novembre 2010 - www.granma.cu

 

Michel Chossudovsky – Sono molto onorato d’avere questa opportunità di scambiare, di effettuare questa conversazione su questioni che sono così fondamentali, che danneggiano la società umana nel suo insieme. La nozione che lei ha presentato nei suoi ultimi testi, sulla minaccia all’Uomo Sapiens, mi appare fondamentale. Qual è questa minaccia di  pericolo di una guerra nucleare e la minaccia agli esseri umani, all’Uomo Sapiens? -

 

C.te  Fidel Castro Ruz: “Da diverso tempo, io direi da anni , ma soprattutto da vari mesi, ho cominciato a preoccuparmi dell’imminenza d’una pericolosa e probabile guerra che rapidamente diverrebbe nucleare.

 

Prima avevo concentrato gli sforzi nell’analisi del sistema capitalista in generale, i metodi che la tirannia  imperiale ha imposto all’umanità. Gli Stati Uniti applicano al mondo le violazioni dei  diritti più elementari.

 

Durante la guerra fredda non si parlava della guerra e nemmeno delle armi nucleari; si parlava di una pace apparente, che era garantita tra la URSS e gli Stati Uniti dal famoso MAD, la "distruzione mutua assicurata".  Sembrava che il mondo avrebbe piacevolmente goduto le delizie d’una pace prolungata per un tempo illimitato”.

 

Michel Chossudovsky – Questa nozione di "distruzione  mutua" è terminata con la guerra fredda e dopo è stata riformulata la dottrina nucleare,  perché in realtà non pensavamo mai in una guerra nucleare durante la guerra fredda  Bene, evidentemente c’era un pericolo, come ha detto anche Robert McNamara in un’epoca. Ma dopo la guerra fredda si cominciò a riformulare la dottrina nucleare, ed in particolare, dopo l’11 settembre del 2001.-

 

C.te Fidel Castro Ruz: “Lei mi ha chiesto quando abbiamo cominciato  a renderci conto dell’imminente pericolo di guerra nucleare, e questo è iniziato nel periodo che le ho detto, appena sei mesi fa. Soprattutto una delle cose che  ha richiamato l’attenzione sul pericolo di una guerra, è stato l’affondamento della Cheonan durante una manovra militare.

 

Era la nave insegna dell’armata sudcoreana, molto sofisticata.

 

Fu in quei giorni che noi incontrammo nel Global Research l’articolo del giornalista che offriva un’informazione chiara e veramente coerente sull’affondamento della Cheonan, che non poteva essere opera di un sottomarino con più di 60 anni, fabbricato nella URSS con una vecchia tecnologia e che la Cheonan non necessitava strumenti sofisticati per identificarlo, durante una manovra congiunta con le più moderne navi degli Stati Uniti.

 

La provocazione  contro la Repubblica Democratica della Corea si sommava alle nostre preoccupazioni con relazione ad un’aggressione all’Iran, che avevamo da prima. Stavamo seguendo da vicino il processo politico di questo paese.

 

Conosciamo perfettamente quello che accadde negli anni ’50, quando l’Iran nazionalizzò  le proprietà della British Petroleum in Iran, quando quello si chiamava  Anglo Persian Oil Company.

 

Le minacce contro l’Iran, a mio giudizio divenivano imminenti secondo me, con la Risoluzione 1929 del 9 Giugno  2010, nella  quale il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite condanna l’Iran per le investigazioni che svolge e la produzione di piccole quantità di  uranio arricchito al 20%, accusandole di costituire  una minaccia per il mondo. In quella riunione si sono conosciute le posizioni di ogni  membro del Consiglio di Sicurezza:  12 voti a favore, tra i quali i 5 con diritto al veto; 1 astensione, e 2 contrari, che  furono Brasile e Turchia. Dopo l’adozione di questa risoluzione, la più aggressiva di tutte, quasi immediatamente  raggiungono il Canale di Suez  una portaerei degli Stati Uniti con un gruppo da combattimento, un sottomarino nucleare, con la cooperazione del governo egiziano, unità navali d’Israele si sommano con destinazione Golfo Persico ed i mari vicini all’Iran.

 

La sanzione, imposta dagli Stati Uniti e dai loro alleati della NATO, all’Iran, è assolutamente abusiva e ingiusta. Non posso comprendere la ragione por cui Russia e Cina non hanno vietato la pericolosa Risoluzione 1929 del Consiglio di Sicurezza delle  Nazioni Unite, e a mio giudizio questo ha complicato tremendamente la situazione politica e pone il mondo al bordo di una guerra.

 

Ho ricordato i precedenti degli attacchi israeliani ai centri d’investigazione nucleari arabi; prima attaccarono e distrussero quello dell’Iraq, nel giugno del 1981 e non chiesero il permesso  a nessuno, non parlarono con nessuno. Lo attaccarono e gli iracheni dovettero sopportare il colpo.

 

Nel  2007 ci fu la ripetizione contro un centro d’investigazioni che stava costruendo la Siria. C’è qualcosa in quell’episodio che io realmente non comprendo bene: per me non è chiara la tattica, quello che è e le ragioni per cui la Siria non denunciò l’attacco  israeliano a quel Centro d’Investigazione, nel quale indiscutibilmente facevano qualcosa, lavoravano a qualcosa che, come si sa, riceveva la collaborazione della Corea del nord e che era legale e non commettevano nessuna mancanza.

 

Io qui lo dico con franchezza che non comprendo perché non si denunciò, perché, a mio giudizio, era importante denunciarlo, perché erano due precedenti molto importanti.

 

Ci sono molte altre ragioni, secondo me, per pensare che cercheranno di fare lo stesso con l’Iran:  distruggere i loro centri d’investigazione, o i Centri di Produzione  Energetica di questo paese. Come si sa, il residuo dell’uso dell’uranio nella produzione elettrica è materia prima del plutonio”.

 

Michel Chossudovsky – È vero che  quella Risoluzione del Consiglio di Sicurezza, in una certa forma, sta annullando il programma di cooperazione militare che Russia e Cina hanno con l’Iran, in particolare la  Russia svolge una  cooperazione nel Sistema di Difesa Aerea con il suo sistema S-300.

 

Io mi ricordo  che proprio dopo la decisione del Consiglio di Sicurezza, con l’avallo della Cina e la Russia, il Ministro degli Esteri  della Russia dice: "Bene, non abbiamo  approvato questa Risoluzione e questo non va a invalidare la nostra cooperazione militare con l’Iran", questo è stato nel giugno del 2010; ma alcuni mesi dopo, il governo di Mosca confermò che avrebbe congelato quella  cooperazione militare, in tale forma che l’Iran adesso è in una situazione tremendamente grave, perché necessita la tecnologia russa per mantenere la sua sicurezza, diciamo la sua difesa aerea.

 

Ma io credo che le minacce alla Russia e alla Cina hanno l’obiettivo che questi due paesi non s’immischino con le questioni dell’Iran. Come dire che se ci sarà una guerra con l’Iran, gli altri poteri, che sono la Cina e la Russia, non devono intervenire assolutamente, devono congelare la loro cooperazione militare con l’Iran e questo quindi è un modo, per gli Stati Uniti e la NATO, d’estendere la guerra in Medio Oriente, senza che ci sia un confronto con la Cina e la Russia, ed io credo che questo sia lo scenario di oggi.

 

Le minacce alla Russia e alla Cina sono molteplici in distinte frontiere. Il fatto che le frontiere della Cina sono  militarizzate, il mare del sud della  Cina, il mar Giallo, la frontiera con l’Afganistan, anche lo stretto di Taiwán, in una certa forma sono una minaccia per dissuadere la Cina e la Russia dal disimpegnare un ruolo di potenza nella geopolitica mondiale, y preparare il terreno e il consenso, incluso, pera una guerra contro l’Iran, che avviene  in condizioni di debolezza del sistema di difesa aerea; c’è un’espressione inglese che  dice “un’anatra seduta – sitting Duck”, cioè l’Iran è un’anatra  seduta  dal  punto di vista delle sue possibilità de difendersi a livello del sistema di difesa aerea.-

 

C.te Fidel Castro Ruz: “Nella  mia modesta e sincera opinione questa Risoluzione doveva essere vietata perché, io credo, ha complicato tutto in vari sensi. In un senso militare, per quello che lei spiega in relazione, per esempio, con il  fatto che  c’era un impegno, si era firmato un contratto per la fornitura di S-300 all’Iran, che sono armi antiaeree molto efficienti, prima di tutto.

 

Ci sono altre cose che si relazionano con le forniture di combustibili che sono molto importanti per la Cina, perché è  il paese che cresce di più economicamente e la sua crescente economia genera una maggior domanda di petrolio e di gas, anche se esistono accordi con la Russia per le fornitura di petrolio e gas;  sviluppano anche l’energia eolica e altre forme di energie rinnovabili, possiedono enormi riserve di carbone, ma l’energia nucleare non crescerà molto, e ascenderà solo  al 5% per molti anni, ossia la necessità di gas e petrolio dell’economia della Cina è molto forte e non concepisco realmente come si potrà ottenere questa energia e a che prezzo, se il paese dove hanno importanti investimenti viene distrutto dagli Stati Uniti. Ma il rischio maggiore è una guerra di questo tipo con l’Iran, che è un paese musulmano che dispone di milioni di combattenti addestrati e fortemente motivati.

 

Ci sono decine di milioni di persone che si stanno istruendo, educate politicamente ed addestrate, uomini e donne, milioni di combattenti addestrati e decisi a morire. Sono persone che non si fanno intimidire e che non cambiano nemmeno con la forza. Poi ci sono gli afgani  che vengono assassinati dagli aerei senza pilota,  ci sono i pachistani, gli iracheni che hanno visto morire tra uno e due milioni di compatrioti come conseguenza di una guerra antiterrorista inventata da Busch. Non si può vincere una guerra contro il mondo musulmano, è una pazzia insolita”.

 

Michel Chossudovsky - È certo, che le forze convenzionali dell’Iran sono tremende. Loro possono  mobilitare da un giorno all’altro vari milioni di militari e sono alla frontiera  con l’Iraq, alla frontiera con l’Afganistan, e anche quando ci sia una guerra di Blitzkrieg, gli Stati Uniti non possono evitare una guerra convenzionale molto vicino alla sue basi militari in questa regione. -

 

C.te Fidel Castro Ruz: “Però  perderebbero questa guerra convenzionale.

 

Il problema è che nessuno può vincere una guerra convenzionale contro milioni di persone, non vanno a concentrare in un luogo una moltitudine  perché i  nordamericani ammazzino tutti, tutto un paese.  

 

Io sono stato un guerrigliero e ricordo che dovevo pensare molto bene come usare le forze che avevamo e non avrei mai commesso l’errore di concentrarle, perché più concentrate sono le forze, maggiori saranno le perdite che provocano le armi di distruzione di massa”.

 

Michel Chossudovsky – Lei lo ha detto prima, che è molto importante la questione, che nella decisione della Cina e della Russia nel Consiglio di Sicurezza,  il loro appoggio alla Risoluzione 1929, il danno va a loro, perché, primo, la Russia non può esportare armi, per cui  la principale entrata di divise i Russia è già  congelata. L’Iran era uno dei  principali clienti o compratori di armi russe, e questo era un’entrata di divisa importante che sostiene l’economia di consumo e le necessità  della popolazione.

 

D’altra parte la Cina necessita l’accesso a fonti d’energia, come lei ha detto. In realtà  il fatto che la Cina e la Russia hanno accettato  il consenso nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, è come  dire:

 

"Accettiamo che ammazzino  la nostra economia, in una certa forma, i nostri accordi commerciali con l’Iran..." Questo è Molto grave, perché non è solamente un danno per l’Iran, è un danno per questi due paesi, e io suppongo, anche se non sono un politico, che devono esistere divisioni tremende nelle cupole, sia in Russia che in Cina su questo, perché la Russia accetti di non esprimere il suo veto nel Consiglio di Sicurezza.

 

A me hanno detto, conversando anche con giornalisti  russi, che quello non era un consenso del governo come tale, era una linea. Ma c’è gente dentro il governo che ha altri punti di vista sugli interessi della Russia e  il suo comportamento dentro il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Lei come lo vede? –

 

C.te Fidel Castro Ruz: “La situazione generale come la vedo? L’alternativa in Iran ?lo dirò così, la guerra convenzionale la perderebbero gli Stati Uniti e  quella nucleare non  è alternativa per nessuno.

 

D’altra parte la guerra nucleare diverrebbe inevitabilmente una guerra nucleare globale. Di lì  il pericolo che a mio giudizio ha l’attuale situazione in Iran, considerando le ragioni  che lei sta esponendo e molti altri dati che mi portano alla conclusione che la guerra acquisirebbe  un carattere nucleare”.

 

Michel Chossudovsky – Come dire che se gli Stati Uniti ed i loro alleati sono incapaci di vincere la guerra convenzionale,  utilizzeranno l’arma nucleare, ma neanche questa  guerra la possono vincere, perchè perderemo tutto. -

 

C.te Fidel Castro Ruz: “La perderebbero tutti, è una guerra che perderemmo tutti. Cosa guadagnerebbe la Russia se si scatenasse una guerra nucleare?  Cosa guadagnerebbe la Cina? Che carattere avrebbe questa guerra, come reagirebbe il mondo e che effetto avrebbe sull’economia mondiale?  Lei lo ha spiegato nell’ università, quando ha parlato  del sistema di difesa centralizzato elaborato dal Pentagono. Sembra fantascienza, non somiglia per niente all’ultima guerra mondiale. L’altra cosa molto importante è il tentativo di trasformare le armi nucleari in armi tattiche convenzionali.

 

Proprio su questo oggi, 13 ottobre, stavo leggendo in un dispaccio d’agenzia, che i cittadini d’Hiroshima e Nagasaki stavano formulando energiche proteste per il fatto che gli Stati Uniti avevano appena realizzato prove  nucleari subcritiche, che si chiamano, che  significa l’utilizzo dell’arma nucleare senza utilizzare tutta l’energia che potrebbe raggiungere la massa critica.

 

Dice: "Indignazione a Hiroshima e Nagasaki per una prova nucleare degli Stati Uniti."...

 

"Le città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki che soffersero un attacco nucleare al termine della Seconda Guerra Mondiale, hanno deplorato oggi la prova nucleare effettuata dagli Stati Uniti nel settembre scorso, denominata subcritica perchè  non scatena reazioni nucleari a catena.

 

"La prova, la prima di questo tipo nel paese  dal  2006, si è svolta il 15 settembre in un centro del Nevada, USA. È stato confermato ufficialmente dal Dipartimento dell’Energia di questo paese, ha informato il quotidiano Japan Times."

 

Cosa ha pubblicato questo giornale?

 

"Lo deploro profondamente perchè speravo che il presidente Barack Obama assumesse il potere con l’eliminazione delle armi nucleari", ha dichiarato il governatore di Nagasaki, Hodo Nakamura, in una conferenza stampa.

 

Poi segue una serie di notizie con relazione a questi fatti.

 

"La  prova ha provocato anche  proteste tra i cittadini di Hiroshima e Nagasaki, includendo  quelle di vari sopravvissuti alle bombe  atomiche che distrussero le due città  nell’agosto del 1945.

 

"Non possiamo  tollerare un’azione degli Stati Uniti che tradisce  la promessa del presidente Barack Obama di avanzare verso un mondo senza armi nucleari, ha detto  il vice direttore del Consiglio delle Vittime della Bomba Atomica di Hiroshima, Yukio Yoshioka.

 

"Il governo ha dichiarato che non ha intenzione di protestar." Lascia alla sfera sociale la protesta e dice: "Con questa sono 26 le prove nucleari subcritiche effettuate dagli Stati Uniti dal luglio del 1997, quando effettuarono la prima."

 

Poi dice:

 

"Washington considera che queste prove non violano il Trattato per la Proibizione Completa delle Prove  Nucleari, CTBT, dato che non provocano  reazioni a  catena, e quindi non espandono  energia nucleare, per cui si possono considerare prove di laboratorio ."

 

Gli Stati Uniti dicono che devono fare queste prove perchè sono necessarie per mantenere la sicurezza del loro arsenale nucleare, che è come dire che abbiamo un grande arsenale nucleare e lo teniamo per avere sicurezza”.  

 

Michel Chossudovsky – Torniamo alla questione della minaccia all’Iran, perchè lei ha detto che gli Stati Uniti ed i loro alleati non possono vincere una guerre convenzionale. Questo è vero, ma l’arma nucleare potrebbe essere usata come un’alternativa ad una guerra convenzionale e questo evidentemente è una minaccia per l’umanità, come lei ha sottolineato nei suoi scritti.

La questione che mi preoccupa è dopo la Guerra Fredda se è sviluppata questa nozione dell’arma nucleare con la faccia umanitaria, dicendo che realmente non è un’arma pericolosa, che non danneggia i civili e in una certa forma hanno cambiato l’etichetta dell’arma nucleare. Quindi, secondo i loro criteri, l’arma nucleare non è distinta dalle armi convenzionali, e adesso nei manuali militari dicono che l’arma nucleare tattica è un’ arma che non causa danni ai civili.

 

Potremmo così avere una situazione in cui anche coloro che decidono di attaccare l’Iran con l’arma nucleare non si rendono conto delle conseguenze che potrebbe avere per il Medio Oriente, l’Asia Centrale e anche per l’umanità nel suo insieme, perchè diranno ‘bene, secondo i nostri criteri quest’arma nucleare e diversa da quelle della guerra fredda e quindi la possiamo utilizzare contro l’Iran come un’arma che assicura la sicurezza mondiale’. Come vede questo? Questo è tremendamente pericoloso, perchè loro stessi credono nella loro propaganda, una propaganda interna alle forze armate, dentro l’apparato politico.

 

Quando si  pubblicarono i segreti sulle armi nucleari tattiche, nel 2002-2003, segreti rivelati  anche dal senatore Edward Kennedy, si disse all’epoca che quella era la maniera per rimuovere le frontiere tra le armi convenzionali e le nucleari.  

Ma siamo in questo, stiamo in un’epoca in cui l’arma nucleare non è distinta da un Kalashnikov, sto esagerando, ma in una certa forma è parte della cassa delle ferramenta - è il modo di dire, ‘cassa delle ferramenta’ -, e lì si seleziona il tipo di arma che si utilizzerà, in forma tale che l’arma nucleare potrebbe essere... utilizzata nel teatro della guerra convenzionale, portandoci verso cose impensabili, come uno scenario nucleare a livello regionale con tutte le ripercussioni che potrebbe avere a livelli mondiali.-

 

C.te Fidel Castro Ruz: “Io ho sentito quello che lei ha affermato nella Tavola Rotonda, che tali armi presumibilmente inoffensive per i vicini nelle prossimità in cui si utilizzeranno, potrebbero avere un rango equivalente che va da un terzo di quelle che usarono a Hiroshima  sino a sei volte il potere di quell’arma, ed oggi si conosce perfettamente il suo terribile danno. Una sola bomba ammazzò in un istante 100.000 persone... immaginatevi una bomba con sei volte il potere di quella o due volte o anche il 30% di quel potere. È assurdo!

 

Anche quello che lei ha esposto nell’università, sul tentativo  di rappresentarla come un’arma umanitaria, che inoltre potrebbe essere a disposizione delle truppe in operazione. Di modo che in un momento determinato potrebbe essere facoltà del comandante della zona di operazioni usare quest’arma, perchè più efficiente delle altre, come sarebbe suo dovere seguendo la dottrina militare e l’insegnamento ricevuto nelle accademie militari”.

 

Michel Chossudovsky - In questo senso, non credo che quest’arma nucleare si utilizzerà  senza l’avallo, diciamo, del Pentagono o del Comando centralizzato; ma sì penso che potrebbe avvenire senza l’avallo del Presidente degli Stati Uniti  o del Comandante in capo delle  Forze Armate, che è il Presidente degli Stati Uniti; ossia che non c’è la logica della guerra fredda, quando c’era il telefono rosso...-

 

C.te Fidel Castro Ruz: “Io comprendo, professore, quello che lei dice con relazione all’uso di quest’arma come facoltà delle  autorità superiori del Pentagono, e mi pare corretto che lei chiarisca perchè non le vadano ad imputare la responsabilità di esagerare il pericolo di quest’arma.

 

Ma guardi, dopo che uno sa l’antagonismo e le discussioni del Pentagono con il Presidente degli Stati Uniti, realmente non gli restano molti dubbi su quale sarebbe la decisone del Pentagono se il capo del teatro delle operazioni sollecita l’uso di quest’arma perchè la considera necessaria o imprescindible”.

 

Michel Chossudovsky – C’è anche un altro elemento che è lo spiegamento delle armi nucleari adesso, ossia che tra i  vari paesi europei membri della NATO, che includono tutto questo spiegamento delle armi nucleari tattiche, ci sono la Turchia, l’Italia, Germania, Belgio, Olanda; in questo modo ci sono mucchi di queste piccole bombe nucleari molto vicine al teatro della guerra, e dall’altro lato c’è  Israele.

 

Io non credo che Israele vada ad iniziare una guerra per contro proprio, questa è impossibile in termini strategici e decisionali. Nella guerra moderna, con la centralità del sistema di comunicazione e di logistica,  è una decisone centrale, ma Israele potrebbe attuare nel senso che gli Stati Uniti diano luce verde e poi Israele è quello che fa il primo attacco. Questo non va al di fuori delle possibilità, anche se alcuni analisti adesso dicono che è una guerra che comincerà in Libano o Siria, con una guerra di frontiera convenzionale, e poi questo sarà il pretesto per una scalata delle operazioni militari.-  

 

C.te Fidel Castro Ruz: “Ieri  13 ottobre, una moltitudine di persone ha ricevuto  Ahmadinejad in Libano come eroe nazionale di questo paese. Ho letto un dispaccio su questo stamattina. Inoltre si conoscono  anche le preoccupazioni d’Israele in relazione a questo per il fatto che i libanesi sono gente molto combattiva e possiedono tre volete il numero di proiettili reattivi di cui disponevano  nel precedente conflitto Israele e Libano,  e questo costituisce una grande preoccupazione per Israele, perchè necessita,  affermano i tecnici sionisti, l’aviazione per combattere queste armi. In modo che, affermano,  potrebbero essere solo per un numero di ore e non per tre giorni l’attacco all’Iran, perchè dovrebbero  prestare attenzione a questo pericolo. È per questo, da questi punti di vista  che ogni giorno che passa  si preoccupano di più,  perchè queste armi formano parte dell’ arsenale delle armi convenzionali degli iraniani. Tra le armi convenzionali, per esempio, hanno centinaia di lanciamissili contro le navi di superficie in quest’area del Caspio,  e si sa dalla guerra delle Malvine, che una nave di superficie può difendersi da uno o tre proiettili, ma immaginatavi come si può proteggere una nave da guerra di sufficienti dimensioni  da una pioggia di armi di questo genere? Sono navi rapide, operate da gente ben preparata perchè gli iraniani da 30 anni preparano il personale ed  hanno sviluppato armi convenzionali ed efficienti.

 

Lei sa e conosce quello che è accaduto nell’ultima guerra mondiale, prima  dell’apparizione delle armi nucleari  morirono 50 milioni di persone per l’effetto distruttore delle armi convenzionali.

 

Una guerra oggi non è una guerra come nel XIX  secolo, e prima dell’ apparizione delle armi nucleari, la guerra era già sommamente distruttiva.

 

Le armi nucleari apparvero all’ultimo minuto, perchè Truman volle  usarle, fare la prova con la bomba di Hiroshima, creando la massa critica a partir dall’uranio, e l’altra con il plutonio a Nagasaki. Le due ammazzarono circa  100000 persone di forma immediata. Non si sa quanta gente ferirono e irradiarono, gente che è morta dopo o che ha sofferto per molti anni  gli effetti. Inoltre una guerra nucleare creerebbe l’inverno nucleare.

 

Le sto parlando dei pericoli che significherebbe una guerra per il danno immediato. Basta un numero limitato, le armi che ha una delle  due potenze meno poderose, l’India o il Pakistan, e lo scoppio sarebbe sufficiente  per creare un inverno nucleare dal quale non sopravvivrebbe, sarebbe impossibile, nessun essere umano, e che durerebbe  8 o 10 anni. In poche settimane non si vedrebbe più la luce del sole.

 

L’uomo ha meno di 200000 anni, e sino ad ora tutto era normalità, le leggi della natura si compivano , le leggi della vita  si sviluppavano nel pianeta Terra da più di 3000 milioni di anni. L’uomo, l’uomo sapiens, l’essere intelligente non esisteva quando erano trascorse otto di dieci parti di un milione di anni, secondo tutti gli studi.  200 anni fa tutto  virtualmente s’ignorava. Oggi si conoscono le leggi che guidano l’evoluzione delle specie. Gli scienziati, i teologi, incluso i più sinceri religiosi, che inizialmente si facevano eco della campagna delle grandi istituzioni ecclesiastiche contro la teoria di Darwin, accettano oggi le leggi dell’evoluzione come reali, senza che questo abbia impedito l’esercizio di sincere credenze religiose, nelle quali molte volte le persone trovano una consolazione  alle più forti pene.

 

Penso che nessuno nel mondo desideri che la specie umana scompaia. Ed è per questo che sostengo il criterio che devono sparire  non solo le armi nucleari, ma anche le  armi convenzionali. Si devono offrire garanzie  di pace a tutti i popoli senza distinzioni, agli iraniani come agli israeliani,  e che le risorse della natura devono essere distribuite, devono esserlo!, e non voglio dire che lo faranno e nemmeno che è facile ottenerlo; ma non ci sarebbe altra alternativa per l’umanità in mondo limitato in estensione e con determinate risorse, anche quando si sviluppino tutte le forze scientifiche per creare fonti di energie rinnovabili. Ci sono quasi 7000 milioni di abitanti e ovviamente ci vuole una politica della popolazione, mancano molte cose e quando lei le colloca  tutte insieme e si fa a domanda: Sarà capace l’essere umano di comprendere questo e superare tutte queste difficoltà? Realmente e unicamente l’entusiasmo potrebbe condurre una persona a dire che s’affronterà e si risolverà facilmente un simile problema”.

 

Michel Chossudovsky – Quello che lei ha detto è molto importante quando ha parlato di  Truman. Truman aveva sostenuto  che Hiroshima era una base militare e che non ci sarebbero stati danni per i civili.

 

Questa nozione dei danni collaterali sembra far parte  di una continuità nella dottrina nucleare dall’anno 1945 e sino ad oggi,  cioè, non a livello della realtà ma  a livello di dottrina e di propaganda; ossia  nel 1945 si disse: Andiamo a  salvare l’umanità ammazzando 100000 persone e negando il fatto che  Hiroshima era una città popolata, invece di una base militare. Ma oggigiorno questa falsificazione  è molto  più sofisticata, più generalizzata, e l’arma nucleare è più avanzata. In tale forma che nella misura in cui stiamo trattando del futuro dell’umanità e della minaccia della guerra nucleare a livello planetario, la questione della menzogna, la questione della finzione dentro il discorso politico e militare  ci porta ad una catastrofe del pianeta senza che i politici intendano le loro stesse menzogne.

 

Lei ha detto che gli esseri umani intelligenti  esistono da 200000 anni, ma  questa stessa intelligenza tradotta a livello d’istituzione, della stampa, dei servizi d’intelligenza, delle Nazioni Unite, viene ad essere l’elemento che ci distruggerà; perchè uno crede nelle sue menzogne e giunge alla  guerra nucleare, senza rendersi conto che  questa è l’ultima guerra, come lo disse  Einstein chiaramente: Che una guerra nucleare non può portare ad una continuazione dell’umanità, è una minaccia mondiale.-

 

C.te Fidel Castro Ruz: “Sono molto valide le sue parole, professore, il danno collaterale, in questo caso, può essere l’umanità. La guerra è un fatto criminale e non serve nessuna legge nuova, perchè da Norimberga la guerra era considerata già come un crimine, il più grande crimine contro l’umanità e contro la pace,il più orribile di tutti i crimini”.

 

Michel Chossudovsky - I testi di Norimberga lo dicono chiaramente: "La guerra è un atto criminale, è l’atto supremo di guerra  contro la pace." È stato molto citato  questo testo di Norimberga. Gli alleati dopo  la Seconda Guerra Mondiale lo volevano  utilizzare contro i vinti, e non dico che non abbia validità;  ma i  crimini che loro hanno commesso, includendo  i crimini commessi contro la Germania e  il Giappone, di questo non si parla.-

 

C.te Fidel Castro Ruz: “Con l’arma nucleare, nel secondo caso”.

 

Michel Chossudovsky - Alla fine, è un tema par me tremendamente importante e se stiamo parlando di una contro-alleanza per la pace, la criminalizzazione della guerra mi pare fondamentale. È l’abolizione della guerra, è un atto criminale che si deve  eliminare.-

 

C.te Fidel Castro Ruz: “Bene, e i principali criminal chi li giudica?”

 

Michel Chossudovsky - Il problema è che quelli che controllano anche le corti di giustizia, i giudici allora  sono criminali anche loro? E cosa possiamo fare?-

 

C.te Fidel Castro Ruz: “Io dico che questo forma parte della battaglia delle idee.

 

Adesso, si tratta d’esigere che il mondo non venga condotto  ad una catastrofe nucleare, se si tratta di preservare la vita. Non sappiamo, ma presumiamo che se l’uomo  prende coscienza  che la sua esistenza, quella del suo popolo, quella degli  esseri più cari, persino gli stessi capi  militari degli Stati Uniti  saranno coscienti  del risultato, anche se li hanno educati ad una vita per compiere ordini, non poche volte  di genocidio come l’uso delle armi nucleari tattiche o strategiche, perchè  è quello che insegnarono  loro  nelle  accademie.

 

Dato che tutto  questo è una pazzia, nessun politico è esentato dal dovere di trasmettere  alla  popolazione queste verità. Si deve credere in questo, o al contrario non ci sarebbe nulla per cui lottare”.

 

Michel Chossudovsky - Io credo che quello che lei sta dicendo è che nel  momento attuale, il grande dibattito storico dell’umanità si deve mettere a fuoco il pericolo  di una guerra nucleare che minaccia il futuro dell’umanità, e che qualsiasi dibattito che facciamo  sulle necessità di base o sull’economia, esige che si possa impedire la guerra e installare una pace mondiale, perchè  si possa  giustamente pianificare il livello di vita a livello mondiale, basato nelle necessità  basiche; ma se non diamo una soluzione al problema della guerra, il capitalismo  sussiste, è vero, no?-

 

C.te Fidel Castro Ruz: “No, no può  sussistere, per tutte le analisi che abbiamo fatto non può sussistere. Il sistema capitalista e l’economia di mercato che gli da vita,  non spariranno dalla notte alla mattina, ma l’imperialismo basato nella forza, nelle  armi nucleari e le armi convenzionali di tecnologia moderna, tutto questo deve sparire  se desideriamo che l’umanità sopravviva.

 

Adesso c’è un fatto reale che sta avvenendo in questo momento e dimostra l’enorme disinformazione che soffre il mondo ed è il seguente: In Cile sono restati intrappolati  a 700 metri di profondità 33 minatori e nel mondo c’è contentezza per la notizia che i 33 minatori sono stati salvati. Bene, allora semplicemente che farà il mondo se prende coscienza che si sono 6877 milioni 596300 abitanti da salvare, se 33 hanno creato felicità mondiale e tutti i media di massa non parlano d’altro in questi giorni, perchè  non si salvano i quasi 7000 milioni di abitanti intrappolati dal terribile pericolo di morire di una morte così orribile come quella di Hiroshima o Nagasaki”?

 

Michel Chossudovsky – Guardi, questa è visibilmente la questione della copertura mediatica che si fa di distinti eventi e della propaganda che emana.

 

Io penso che è stata un’operazione umanitaria tremenda quella che hanno fatto.

 

I cileni; ma è certo che se c’è una minaccia all’umanità, come lei sostiene, questo dovrebbe stare in prima pagina i tutti i quotidiani del mondo,  perchè è la totalità della società  umana che  potrebbe essere la  vittima di una decisione presa, anche, da un generale a tre stelle, che non conosce le conseguenze, ma qui stiamo parlando della maniera in cui  i media di comunicazione,  in particolare in occidente, stanno nascondendo la questione più grave che colpisce   potenzialmente il mondo attuale, che è il pericolo di una guerra nucleare e lo dobbiamo prendere sul serio, perchè tanto Hillary Clinton, che Obama hanno detto che loro avevano l’idea d’utilizzare l’arma nucleare in una detta guerra preventiva contro l’Iran. Bene, come rispondiamo? Che cosa  dice lei a  Hillary Clinton e a Barack Obama per le dichiarazioni che hanno fatto a proposito dell’uso unilaterale dell’arma nucleare contro l’Iran, un paese che non rappresenta nessun pericolo per nessuno? -

 

C.te Fidel Castro Ruz: “Sì, conosco due cose: quello che si è discusso,che è stato rivelato in questi giorni, le tremende discussioni nel seno del Consiglio di Sicurezza degli Stati Uniti. È il valore che davo al libro scritto da Bob Woodward, che rivelava come furono tutte quelle discussioni. Si sa quale fu la posizione di Biden, di Hillary, di Obama e, in realtà  in quelle  discussioni  quello che si è mostrato più fermo e contro l’estensione della guerra, che è stato capace di discutere con i militari è stato Obama, e questo è un fatto reale, sto scrivendo l’ultima Riflessione, in realtà su questo. L’unico che è giunto lì  e gli ha dato un consiglio, ed era stato suo avversario per la  sua appartenenza al Partito Repubblicano, è stato Colin Powell, che gli ha ricordato che era il Presidente degli Stati Uniti, un consiglio stimolante.

 

Credo che si dovrebbe far giungere a tutti questo messaggio, di quello di cui abbiamo parlato; credo che molti leggano nel Global Research gli articoli che lei ha pubblicato... Credo che si debba diffondere, e nella misura in cui  abbiamo svolto questa conversazione  e pensiamo di  divulgarla, mi rallegro molto ogni volta che lei  apporta argomenti, ragiona e presenta questi problemi, già che semplicemente, a mio giudizio, esiste un vero déficit di informazioni per la le causa che lei spiega.

 

Adesso noi  dobbiamo inventare quali saranno le forme per far sì che tutto questo si conosca. Nell’epoca dei dodici Apostoli, erano 12 solamente, e si presero il compito di diffondere gli insegnamenti che aveva trasmesso un predicatore. Certo avevano centinaia di anni davanti e noi, in cambio non li abbiamo, ma stavo guardando la lista delle personalità e sono più di 20 quelle che hanno lavorato con il Global Research, gente prestigiosa, sostenendo le stesse cose, ma non dispongono di centinaia d’anni, ma di davvero poco tempo”.

 

Michel Chossudovsky - Il movimento contro la guerra negli Stati Uniti, Canada ed Europa è molto diviso. Alcuni pensano che la minaccia viene dall’Iran, altri dicono che sono i terroristi ed esiste molta  disinformazione nello stesso  movimento.

Inoltre nel Foro Sociale Mondiale la guerra nucleare non è parte del dibattito tra gente della sinistra o progressista. Durante la Guerra Fredda sì che si parlò  del pericolo di un conflitto nucleare, e la gente aveva questa coscienza.

 

Nell’ultima riunione svolta a New York sulla non proliferazione, nelle Nazioni Unite, l’enfasi era sulla minaccia  nucleare di entità non statali, di terroristi.

 

Il presidente Obama diceva che la minaccia veniva da Al Qaeda, che ha l’arma nucleare; inoltre se uno legge i discorsi di Obama, si convince che il terrorismo ha la capacità di fabbricare bombe nucleari piccole, chiamate  ‘la bomba sporca’. Bene, è una maniera di cambiare totalmente l’enfasi. -

 

C.te Fidel Castro Ruz: “È quello che gli dicono, è quello che dicono alla loro propria gente e glielo fanno credere. Guardi, che cosa faccio io con le Riflessioni?  Le distribuiscono nelle Nazioni Unite e le invio a tutti i governi. Le Riflessioni, che ovviamente sono corte per mandarle a tutti i governi, so già che molta gente le legge. Il problema è se lei sta dicendo una verità o no. Chiaro che quando uno riunisce tutte queste informazioni in relazione con un problema più concreto, perchè anche le Riflessioni sono  diluite  in molti temi; ma io credo che ci si deve concentrare, e da parte nostra maggiormente, nella divulgazione delle cose essenziali e non si può comprendere tutto”.

 

Michel Chossudovsky – Vorrei farle una domanda, perchè c’è una questione fondamentale relativa alla storia della Rivoluzione Cubana. Considero che questo dibattito sul futuro dell’umanità è anche parte del discorso rivoluzionario. Se la società nel suo insieme  potrebbe  essere minacciata da una guerra nucleare, è necessario, in una certa forma, avere una rivoluzione del  pensiero e delle azioni contro questi fatti.-

 

C.te Fidel Castro Ruz: : “Va detto che, e ripeto, che l’umanità sta a 800 metri di profondità e che la si deve togliere di lì si deve fare un’operazione di salvataggio. È il messaggio che dobbiamo trasmettere a un numero di gente. Se molta gente lo pensa, molta gente farà quello che lei sta facendo  e appoggerà quello che voi state appoggiando, dato che non dipende da chi è che lo dice ma da quanti lo dicono,  che qualcuno lo dica.

 

Su deve inventare come giungere  alle  masse più coscienti. La soluzione no sta nei quotidiani. Internet esiste, Internet è più economico, Internet e più pratico. Io mi sono avvicinato a voi per la via di Internet cercando notizie, non attraverso le agenzie di stampa, non attraverso gli organi di stampa, della CNN, ma cercando notizie attraverso un bollettino che ricevo ogni giorno  con articoli pubblicati in Internet. Più di 100 pagine, tutti i giorni. Ieri voi stavate ragionando che negli Stati Uniti un tempo due terze parti dell’opinione pubblica erano contro la guerra in Iran, ed oggi il 50 e tanto per cento è contrario alle azioni militari contro l’Iran.

 

Michel Chossudovsky – Quello che è avvenuto, anche negli ultimi mesi, è che si è detto  che sì, la guerra nucleare è molto pericolosa, è una minaccia, ma la minaccia viene dall’Iran e ci sono stati manifesti a New York che dicevano ‘Di no all’Iran nucleare’ e il messaggio di quei manifesti era presentare l’Iran  come una minaccia alla sicurezza mondiale, anche quando la minaccia non esisteva perchè loro non hanno l’arma nucleare.

Insomma, il The New York Times all’inizio di questa settimana ha pubblicato un testo che dice che sì, che gli assassinii politici sono legali.

 

Allora, quando abbiamo una stampa che ci  presenta cose di questo stile, con la distribuzione che ha, il lavoro è tremendo. Non abbiamo  possibilità d’invertire questo   processo con la distribuzione dei media alternativi. Inoltre adesso molti di questi media alternativi sono finanziati dal potere economico.-

 

C.te Fidel Castro Ruz: : “Ma senza dubbio dobbiamo lottare”.

 

Michel Chossudovsky – Il suo messaggio, quello dato ieri, è che nel caso di una guerra  nucleare, il danno collaterale sarebbe l’umanità nella sua totalità.-

 

C.te Fidel Castro Ruz: : “Sarebbe l’umanità, la vita dell’umanità”.

 

Michel Chossudovsky – È vero che  Internet deve continuare a  funzionare come uno strumento di divulgazione  perchè questa guerra non avvenga.-

 

C.te Fidel Castro Ruz: : “Bene, è l’unica maniera in cui possiamo impedirla. Se crediamo all’opinione mondiale, è come l’esempi che ho citato: ci sono  7000 milioni di persone a 800 metri di profondità; dobbiamo utilizzare il fenomeno del Cile para divulgare queste Cose”.

 

Michel Chossudovsky – Il paragone  che lei fa con il riscatto dei 33 minatori, dicendo che con 33 minatori intrappolati nel sottosuolo, da riscattare, si è  fatta una copertura mediatica, e lei dice che abbiamo quasi 7000 milioni di abitanti che  stanno al disotto di 800 metri e non capiscono quello che sta succedendo loro, ma che dobbiamo riscattarli, perchè l’umanità nel suo insieme  è minacciata  dall’arma nucleare degli Stati Uniti e dei loro alleati, perchè sono loro quelli che dicono d’essere disposti ad utilizzarla. -

 

C.te Fidel Castro Ruz : “E la utilizzeranno se non ci sarà opposizione, se non c’è resistenza. Stanno ingannando, stanno drogando con la superiorità militare e la tecnologia moderna e non sanno quello che stanno facendo. Non intendono le conseguenze, credono che questo si possa mantenere. È impossibile”.

 

Michel Chossudovsky - O credono che questa è  semplicemente un’arma convenzionale qualsiasi. -

 

C.te Fidel Castro Ruz :“Sì, stanno ingannando e credono che si possa continuare  usando queste  armi. Stanno confondendo un’epoca, non ricordano quello che disse  Einstein: non si sa con che armi si combatterà  la terza guerra mondiale, ma la quarta sarà  con pietre e bastoni. E io ho aggiunto: ...solo che non esisterà nessuno per maneggiare i bastoni  e le pietre. Questa è la realtà; lo tengo lì, scritto nello stesso  discorso breve che lei mi ha suggerito d’elaborare”.

 

Michel Chossudovsky - Il problema che io vedo è che l’uso dell’arma nucleare non porterà necessariamente alla fine dell’umanità da un giorno all’altro, perchè  l’impatto radioattivo è un processo cumulativo. -

 

C.te Fidel Castro Ruz : “ Mi ripeta, ripeta per favore”.

 

Michel Chossudovsky – L’arma nucleare ha varie conseguenze: una che è l’esplosione e la distruzione nel teatro della guerra, che è il fenomeno di Hiroshima; e l’altra è la radiazione che si espande. -

 

C.te Fidel Castro Ruz : “Sì, l’inverno nucleare, diciamo. Il prestigioso investigatore nordamericano, professore emerito dell’Università di Rutgers, nel New Jersey, Alan Robock, ha dimostrato in  forma indiscutibile che lo scoppio di una  guerra tra due  delle otto potenze  nucleari che hanno meno armi di questo genere, possono provocare un "inverno nucleare".

 

Ha realizzato questa scoperte guidando un gruppo d’investigatori che hanno utilizzato modelli ultra scientifici  di computazione. Basterà lo scoppio di 100 armi nucleari strategiche delle 25000 che possiedono le  otto potenze menzionate, per provocare temperature al di sotto del punto di congelamento in tutto il pianeta, ed una lunga notte che durerebbe circa otto anni. È una cosa così terribile, esclama il professor Robock, che le persone cadono in uno ‘stato di negazione, non vogliono pensarci, perchè è più facile  simulare che questo non esiste’. Me lo ha raccontato  personalmente, in una conferenza internazionale che  ha offerto, dove ho avuto l’onore di conversare con lui.

 

Bene, io parto da una tesi: Se si scatena  una guerra in Irán, questa diviene nucleare globale inevitabilmente. Per questo ieri stavamo dicendo che non è stato  corretto permettere questo accordo nel Consiglio di Sicurezza, perchè ha facilitato tutto, si rende  conto? Una guerra di questo tipo oggi in Iran non può essere locale, perchè gli  Iraniani non si piegheranno di fronte alla forza. Se mantenesse il suo carattere convenzionale, sarebbe  una guerra che Stati Uniti ed  Europa non possono vincere, e sostengo che diverrebbe nucleare rapidamente. Se gli Stati Uniti commettessero l’errore di usare armi nucleari tattiche, nel mondo si produrrebbe una grande emozione e il controllo dei fati sfuggirebbe dalle loro mani.

 

Se Obama ha dovuto discutere fortemente con il Pentagono di quello che si deve fare in Afganistan, immaginiamoci la situazione di  Obama con i soldati nordamericani e israeliani combattendo contro milioni de combattenti iraniani. I saudita non vanno a combattere in Iran, ne i pachistani o altri soldati arabi o musulmani. Quello che può  accadere è che gli yankee abbiano seri conflitti con le tribù del Pakistan, che stanno  attaccando e ammazzando con i loro aerei telecomandati, e loro lo sanno.

 

Quando danno un colpo contro queste tribù, prima attaccano e poi avvisano il governo, non lo dicono prima; è una delle cose  che irrita maggiormente i pakistani. Esiste  un anti-nord americanismo forte là. È un errore pensare che gli iraniani si arrenderanno se useranno  contro di loro le armi nucleari tattiche, e il mondo si emozionerà davvero, quando forse sarà troppo tardi”.

 

Michel Chossudovsky - Loro non possono vincere una guerra convenzionale. -

 

C.te Fidel Castro Ruz : “Non la possono vincere”.

 

Michel Chossudovsky – E questo  lo vediamo in Iraq; in Afganistan possono distruggere un paese, ma non possono vincere  dal punto de vista militare...-

 

C.te Fidel Castro Ruz : “Ma per distruggerlo  qual’è il prezzo, qual’è il prezzo di fronte al mondo, a che costo economico di ogni tipo, nella marcia verso la catastrofe. I problemi che lei cita si aggravano, ed anche il popolo  nordamericano reagirebbe; perchè il popolo nordamericano anche se molte volte reagisce tardi, alla fine reagisce.

 

Il popolo nordamericano reagisce alle perdite umane, ai morti.

 

Il governo di Nixon lo appoggiava molta gente quando c’era la guerra in Vietnam, e lui suggerì a Kissinger di utilizzare l’arma nucleare in questo paese e questi lo dissuase dal fare quel criminale  passo. Gli Stati Uniti furono obbligati dallo stesso popolo nordamericano a terminare la guerra, e dovettero negoziare e cedere il sud.

 

L’Iran dovrebbe rinunciare al petrolio della zona. Il Vietnam che consegnava? Una spesa. Adesso stanno di nuovo in Vietnam, comprando petrolio, negoziando. In Iran  perderebbero molte vite e forse le installazioni petrolifere  in gran parte della zona sarebbero distrutte.

 

In una situazione come l’attuale, è molto probabile che non intendano il nostro  messaggio.  Se la guerra scoppia, la mia opinione è che loro e il mondo non guadagnano nulla. Se fosse  unicamente convenzionale, cosa poco probabile, la perderanno irrimediabilmente e se si trasforma in una guerra nucleare globale, la perderà l’umanità”.

 

Michel Chossudovsky – L’Iran ha forze convenzionali che sono significative.-

 

C.te Fidel Castro Ruz : “Milioni”.

 

Michel Chossudovsky - Forze di terra, ma anche missili ed ha anche possibilità di difendersi.-

 

C.te Fidel Castro Ruz : “Sino a che ci sarà un uomo con un fucile, sarà un nemico che dovranno abbattere”.

 

Michel Chossudovsky – E lì ce ne sono vari milioni con i fucili.-

 

C.te Fidel Castro Ruz : “Milioni, e dovranno sacrificare molte vite  di nordamericani, disgraziatamente sarebbe allora che i nordamericani reagirebbero, se non reagiscono adesso reagiranno dopo, quando sarà troppo tardi; si deve scrivere di deve diffondere, nella misura delle nostre possibilità. Ricorda che i cristiani erano perseguitati, nascosti nelle catacombe, li assassinavano,  li facevano divorare dai leoni, ma per secoli non rinnegarono il loro credo e poi loro fecero lo stesso ai musulmani, senza riuscire a farli  piegare.


C’è una guerra reale contro il mondo musulmano. Perchè si dimenticano  queste lezioni della storia? Ho letto molti degli articoli che lei ha scritto sui rischi di questa guerra”.

 

Michel Chossudovsky – Torniamo alla questione dell’Iran. Io credo che sia molto importante che l’opinione  mondiale intenda lo scenario della guerra. Lei sostiene  chiaramente che loro  perdono la guerra, la convenzionale, la stanno perdendo in Iraq ed in Afganistan, e che l’Iran ha più forze convenzionali della NATO. -

 

C.te Fidel Castro Ruz : “Molto più sperimentate e motivate. Loro  adesso  sono in guerra con le forze  dell’Afganistan e dell’Iraq ed una che non si nomina: i pakistani della stessa etnia di quelli della resistenza in Afganistan. E questa guerra  la danno per persa nelle  discussioni che si sostengono nella Casa Bianca, come ci racconta il libro Le guerre di Obama, de Bob Woodward. Immagini che a questo si aggiungesse la guerra per liquidare quello che resta dopo i colpi iniziali  dati all’Iran.

 

Allora si vedrebbero o in una situazione di guerra convenzionale che non possono vincere o obbligati ad una guerra  globale nucleare, lo dico già, in condizioni che provocherebbero  un’emozione mondiale molto forte. Io non so chi potrà giustificare il tipo di guerra che devono fare; hanno la segnalazione di 450 obiettivi da distruggere in Iran, dei quali alcuni, secondo loro, andrebbero attaccati con testate nucleari  tattiche, per la loro ubicazione in zone montagnose e per  la loro profondità. Morirebbe in tutto questo molta gente del personale russo e di altre nazionalità che stanno collaborando con loro.

 

Quale sarà la reazione dell’opinione mondiale si  fronte a questo colpo, che oggi irresponsabilmente i media hanno promosso  con l’appoggio di molti  nordamericani?”

 

Michel Chossudovsky - Una questione, Iran, Iraq, Afganistan, sono tutti paesi vicini, in una certa forma. L’Iran ha  frontiere con l’Afganistan, ha frontiere con l’Iraq, e gli Stati Uniti  e la NATO hanno  installazioni militari nei paesi che occupano. Che succederà? Le truppe dell’Iran passeranno la frontiera immediatamente, suppongo.

 

C.te Fidel Castro Ruz: Bene, no so che tattica seguiranno, però se uno fosse al loro posto, la cosa più consigliabile non sarebbe concentrare le truppe, perchè se concentrate le truppe  sarebbero più esposte all’attacco con le armi nucleari tattiche. Cioè, così come si presenta la minaccia, la cosa migliore  sarebbe usare una tattica simile alla nostra nel sud dell’Angola, quando sospettavamo che il  Sudafrica disponeva di armi nucleari; creammo gruppi tattici di 1.000 uomini con potere di fuoco terrestre e antiaereo. Le armi nucleari non avrebbero mai alla loro portata una massa di soldati. I missili  antiaerei e le altre armi simili appoggiavano le nostre forze. Le armi e il terreno cambiano e le tattiche devono cambiare costantemente”.

 

Michel Chossudovsky - Dispersi.-

 

C.te Fidel Castro Ruz: “Dispersi, ma non uomini isolati. Erano circa 1000 uomini con le armi adeguate, il terreno era arenoso, a dovunque giungevano dovevano scavare a proteggersi sottoterra, mantenendo sempre la maggior distanza tra i componenti. Mai si offerse al nemico l’opportunità d’assestare un colpo decisivo contro i 60000 soldati cubani e angolani nel Sud dell’ Angola.

 

Quello che  noi facemmo in quel fraterno paese fu lo steso che con criteri tradizionali avrebbe eseguito un esercito di centinaia di migliaia. Bene, noi  non eravamo 100000. Nel sud dell’Angola c’erano 60000 uomini, tra cubani e angolani, e per le necessità tecniche i gruppi tattici erano costituiti  principalmente da cubani, perchè  maneggiavano i carri armati, i missili, le antiaeree, le comunicazioni, ma la fanteria era  formata da soldati cubani e angolani, con grande spirito di lotta, che non esitarono mai un istante nell’affrontare l’esercito bianco del Apartheid, appoggiato dagli Stati Uniti e Israele.

 

Chi maneggiava le numerose  armi nucleari che mantenevano in quel momento?

 

Nel caso dell’Iran, da lì giungono notizie che stanno scavando il suolo e se si chiede perchè, rispondono che stanno preparando i cimiteri per seppellire gli invasori...

 

No so se sarà ironia, ma credo che realmente dovranno scavare abbastanza per proteggere le loro forze  dall’attacco con cui li minacciano”.

 

Michel Chossudovsky – L’Iran ha la possibilità di mobilitare vari milioni di truppe.-

 

C.te Fidel Castro Ruz: “Non solo le truppe, ma anche i posti di comando sono  decisivi. A mio giudizio,  non concentrarsi è molto  importante. Gli attaccanti cercheranno d’impedire la trasmissione degli ordini.

 

Ogni unità di combattimento deve conoscere con anticipo quello che deve fare in ogni circostanza. L’attaccante cercherà di colpire e disarticolare la catena di comando con le sue armi radio elettroniche. Tutti questi fattori vanno considerati. L’uomo non ha mai conosciuto una  simile esperienza.

 

In qualsiasi circostanza, quella dell’Afganistan è una sciocchezza e quella dell’Iraq un’altra, paragonate a quello che incontreranno le truppe in Iran: le armi, l’addestramento, la mentalità, il tipo di soldato... Se 31 anni fa, nel 1979, i combattenti  iraniani ripulivano i campi di mine camminandoci sopra, saranno indubbiamente gli avversari più temibili che gli Stati Uniti dovranno affrontare.