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Intervista concessa dal Comandante in Capo

Fidel Castro Ruz a noti giornalisti venezuelani

Frammento dell'intervista concessa dal Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, a noti giornalisti venezuelani: Vanessa Davies, Andrés Izarra, Walter Martínez y Mario Silva, l’8 agosto del 2010, "Año 52 de la Revolución"

Intervista completa non tradotta

 

10.08.10 - www.granma.cu

 

“Se Obama non schiaccia il grilletto  perchè c’è un’opinione mondiale e  tutte le potenze esigono che non ci sia guerra, allora i signori d’Israele non oseranno sparare un missile per conto proprio”.

 

Vanessa Davies: Salutiamo il popolo del Venezuela, il popolo di Cuba ed il popolo dell’America Latina che ci accompagnano da questo momento.

 

Il Comandante Fidel Castro, leader della Rivoluzione Cubana e leader continentale ha scritto alcune riflessioni ed alcune avvertenze  sulla possibilità  di un olocausto nucleare. Oggi abbiamo l’opportunità di condividere i suoi ragionamenti e le sue proposte.

 

Questa sarà una conversazione a varie mani perchè sono presenti e staranno partecipando: Andrés Izarra, presidente di Telesur; Walter Martínez, produttore, moderatore e conduttore del programma Dossier, trasmessio da Telesur e dalla Venezolana de Televisión, e Mario Silva, anche lui  produttore, moderatore e conduttore del programma La Hojilla,  trasmesso dalla Venezolana de Televisión.

 

Comandante, mille grazie per l’invito e per questa opportunità.

Comandante, lei ieri ha sostenuto durante la sessione speciale del Parlamento cubano che lei desidera persuadere il presidente degli Stati Uniti a non dare l’ordine che farebbe iniziare una guerra nucleare. Perchè lei pensa che Barack Obama ascolterebbe la voce di un leader latimo americano per evitare un conflitto mondiale?

 

Fidel Castro: “Io non ho parlato come un leader  latinoamericano. Ho parlato come un rappresentante del nostro paese che ha insistito su questo problema  e soprattutto che ha molto, molto, molto meditato su questo problema, una cosa che forse, per via della mia situazione di persona che lottava per la propria salute, ho avuto l’opportunità di fare,  perchè è difficile che qualcuno come un presidente in funzioni,  un leader di qualsiasi paese in funzioni, che deve seguire tante cose, possa dedicare il tempo che io ho dedicato a pensare a questo problema. Ho pensato in molti problemi, ovviamente, ma questo è il problema che ha la massima priorità.

 

Come ho spiegato nel messaggio all’Assemblea, è sorta un mese ed alcuni giorni, uno o due, fa, la grande preoccupazione, ma inizialmente io ero più pessimista.  Nonostante tutto pensavo che si doveva fare uno sforzo, se esistevano alcune possibilità di sopravvivenza ed io credevo che ci sarebbero state,  specialmente in America Latina e nei  Caraibi,  che non minacciano nessuno, non possiedono armi nucleari nè si suppone abbiano proiettili puntati verso la Russia o la Cina.

 

Hanno alcune basi, d’accordo. Lì c’è una base vicina al Venezuela, quella degli olandesi, vero?  Quella della Colombia ha gli aereri, ma non ha armi nucleari, non ha portaerei parcheggiate lì.  Quando andrà  a Cartagena una portaerei, si potrà correre un rischio, ma credo che dovrebbe essere un caso, prima di tutto, e poi sempre ci saranno altri obiettivi prioritari, nel caso ipotetico, che io vedo molto reale, di guerra nucleare, naturalmente.  

 

Non credo ci sia un’altra zona del mondo con le stesse condizioni di poca pericolosità come potenziale aggressore di questa regione del mondo (...).

 

Forte ripercussione

internazionale dell’intervento di Fidel

 

10.08.10 - www.granma.cu

 

I media internazionali dell’informazione hanno segnalato  l’intervento del Comandante in Capo Fidel Castro nella sessione straordinaria del Parlamento cubano, che si è svolta nel Palazzo delle Convenzioni, a L’Avana.

 

Le agenzie straniere d’informazione  accreditate in Cuba sono state le prime a diffondere l’avvenimento ed hanno commentato l’ovazione che ha ricevuto Fidel da parte dei deputati e dei presenti.

 

È stata data molta importanza all’allarme di Fidel sulle pretese degli Stati Uniti e dei loro alleati, di provocare una guerra nucleare.

 

L’agenzia francese AFP ha riferito le parole di Fidel, avvertendo che il presidente nordamericano  Barack Obama, dovrà prendere da solo questa decisione di dare  o meno l’ordine di scatenare un olocausto nucleare.

 

La statunitense AP ha commentato la sessione straordinaria del Parlamento ed ha aggiunto che il Comandante in Capo si è mostrato convinto che esiste una speranza molto profonda che non scoppi una guerra ed ha considerato che la decisione è nelle mani di Obama.

 

L’agenzia messicana Notimex , la spagnola EFE e la tedesca  DPA hanno segnalato l’intensa attività pubblica svolta da Fidel nell’ultimo mese.

 

I siti digitali di vari paesi hanno pubblicato notizie sull’intervento di Fidel nella sessione straordinaria: in Italia SiporCuba e Archivocubano.

 

El Mundo, della Spagna, ha pubblicato le considerazioni di Fidel attorno alle conseguenze di una guerra.

 

“Se la guerra nucleare scoppia, il disastro avrà le peggiori conseguenze. La specie umana non avrà salvezza possibile, l’ordine attuale stabilito nel pianeta non potrà durare e inevitabilmente si disgregherà d’immediato”, ha allarmato Fidel, citato da questo importante giornale.

 

El País, ugualmente spagnolo, ha allarmato sulla prossimità di un’apocalisse, se l’umanità continuerà a distruggere il medio ambiente e se il mondo si lascerà guidare dalla politica di guerra degli Stati Uniti.

 

Fidel ha concesso un’intervista a

famosi giornalisti venezuelani

 

9 agosto 2010 - www.granma.cu

 

Il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz ha concesso domenica un’intervista ai noti giornalisti venezuelani Vanessa Davis, Andrés Izarra, Walter Martínez e Mario Silva.

 

Le minacce di guerra contro l’Iran, il pericolo nucleare, il ruolo delle grandi potenze, la situazione tra Colombia e Venezuela, le sfide ambientali, il caso dei Cinque Eroi cubani detenuti negli Stati Uniti, la battaglia nel campo di idee, le lezioni della Storia, l mondo nuovo che deve essere costruito ed altri temi di interessi sono stati analizzati dal leader della Rivoluzione cubana.

 

Nel pomeriggio di lunedì, TeleSur, Venezolana de Televisión e la Mesa Redonda trasmetteranno simultaneamente l’intervista