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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

Cuba non pone limiti nell’accesso

alle reti sociali in Internet

 

7 ottobre 2010 - Antonio Rondón García www.granma.cu

Il viceministro cubano dell’Informatica e le Comunicazioni, José Luis Perdomo, ha scartato qualsiasi limitazione nell’accesso dei cubani alle reti sociali in Internet ed  ha denunciato gli ostacoli  alle  comunicazioni imposti dal blocco statunitense.

 

 "Cuba non blocca l’accesso di nessun  cittadino per l’invio di messaggi alle reti sociali in Internet come Twitter o Facebook.

 

Questa è   una calunnia creata contro il nostro paese", ha indicato il viceministro in una dichiarazione  a Prensa Latina.

 

”Qualsiasi persona che desidera inviare questo tipo di messaggio lo può fare, perchè noi non impediamo questa possibilità in nessuna maniera come politica e non abbiamo implementato niente per questo”, ha chiarito  Perdomo.

 

“Quello che è realtà è che le reti sociali come  Twitter o Facebook, mancano di accordi con l’impresa di telecomunicazioni di Cuba, Etecsa, che permettano il servizio gratuito da telefoni cellulari per inviare messaggi a queste reti, perchè lo impediscono le leggi del blocco imposto dagli Stati Uniti contro Cuba.

 

In questo momento, grandi monopoli d’informazione degli USA come Facebook, Twitter, Google ed altre piattaforme informatiche delle dette reti sociali mancano di accordi firmati con la nostra impresa telefonica”,  ha spiegato.

 

“Questa è la motivazione per cui a volte la comunicazione è complessa”, ha aggiunto il viceministro, che sta realizzando una visita in Russia. 

 

“Se si vuole cercare il servizio di mappe di Google in qualsiasi PC cubano, quando si realizza che l’indirizzo IP proviene da Cuba, appare un annuncio sull’impossibilità  d’offrire il servizio al nostro paese”, ha sottolineato Perdomo, parlando da Mosca.

 

Questo perchè Cuba appare, come l’Iran, la Repubblica Popolare Democratica di Corea e la Siria, in una lista di presunte  nazioni terroriste, alle quali si blocca questo servizio.

 

Questa  è la causa reale per la quale la maggioranza dei cubani manca dell’accesso gratuito  alla possibilità di beneficiare delle reti sociali indicate” , ha detto ancora.

 

“L’infrastruttura della comunicazione in Cuba continua il suo sviluppo nella misura in cui  le condizioni economiche lo permettono, includendo l’accesso ad Internet”, ha affermato. 

 

“Possiamo dire che in Cuba abbiamo già più telefonia cellulare che fissa”, ha terminato il viceministro Perdomo.