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Si commemora il 115° anniversario

della morte di José Martí

 

7 maggio 2010 - Idania Rodríguez Echevarría www.granma.cu

 

Barnet elogia la visione poetica

e lucida del mondo di Martí

19.5.10 -  R.Aguilera www.granma.cu (ain)

Miguel Barnet, presidente dell’Unione di Scrittori e Artisti di Cuba (UNEAC) ha ribadito a Las Tunas la sua vicinanza alla figura di José Martí, perché è un esempio di tenacia, potere di convocazione, e per la sua visione poetica e lucida del mondo.

“Quando Lezama Lima disse che Martí è il mistero che ci accompagna ho cercato di capire di quale mistero si trattasse, dove si trova, perché per alcuni lo sarà, ma per me no, per me è la luce”, ha spiegato l’autore di Biografia di un Nero fuggitivo.

“Martí non è un arcano, è una porta gigante, un cammino di Damasco”, ha detto il poeta narratore ed etnologo, che, come l’Eroe Nazionale di Cuba, è nato il 28 gennaio a L’Avana, ma nel 1940.

Durante un’intervista concessa al giornalista Zucel de la Peña, del settimanale 26, della provincia orientale di Las Tunas, Barnet ha affermato: “Non è affatto misterioso, è chiaro, trasparente. Forse lo è per Lezama dal punto di vista poetico, per la grande trascendenza”.

Il Presidente dell’UNEAC ha considerato che “la poesia dovrebbe governare il mondo, ma non tutti i politici la pensano così. Martí era un poeta ed un politico. E se lui fosse stato nel governo nel 1902, non avremmo consegnato l’Isola agli americani, e non si sarebbe approvato l’Emendamento Platt”.

Rispetto all’Apostolo dell’Indipendenza Cubana, il Premio Nazionale alla Letteratura ha affermato “Martí disse chiaramente che un creatore deve tenere ben presenti le sue radici e fondersi con esse”.

“Per questo – ha aggiunto – per un artista, lo sradicamento dalla sua terra lacera la creatività, la converte in un sotto-prodotto, in un artificio freddo e cerebrale”.

 

 

A Dos Ríos i giovani ripercorrono

il cammino martiano

18.05.10 Elena Alvarez Ponce (ain)

A Dos Ríos è arrivato domenica l’ultimo gruppo di giovani che ripercorrono, da metà aprile, il cammino di José Martí da Playitas de Cajobabo fino al luogo della morte in combattimento dell’Apostolo, avvenuta il 19 maggio del 1895.

Di 50 in 50, i giovani lavoratori e combattenti distaccati hanno rivissuto la storia dallo sbarco di Martí e di Máximo Gómez l’11 aprile del 1895 a Playitas, località che oggi appartiene a Guantánamo.

In totale sono 7500 i protagonisti di questo viaggio, un omaggio al Maestro ed un modo di mantenere vivo, oltre le sue sessioni, il IX Congresso dell’UJC, che ha lanciato l’appello per apprendere dalla storia e preservare la memoria, ha dichiarato Misleydis Ramírez, presidente del Movimento Giovanile Martiano.

Ogni gruppo ha ripercorso il tragitto in una rievocazione che ha come impronta molto speciale il nesso dei giovani con gli abitanti, la vita, la routine quotidiana di ogni municipio e anche di ogni consiglio popolare.

Tra le molte attività svolte in più di un mese di percorso è stato citato l’apporto alla produzione di alimenti ed altre priorità in ogni luogo, ed il vincolo con la propria storia ed i propri protagonisti, attraverso conversazioni, escursioni, visite, l’attenzione a targhe e a monumenti assieme ai pionieri e ai giovani che vivono lì.

A tutto questo si aggiungono i festival sportivi e ricreativi e le attività culturali nelle scuole e le comunità, con l’appoggio della Brigata di Istruttori d’Arte José Martí, ha segnalato Misleydis Ramírez sottolineando l’ampio movimento popolare che la rievocazione ha generato in ogni luogo.

Gli ultimi 50 giovani arriveranno domani fino al luogo esatto della caduta in combattimento dell’Eroe Nazionale per completare un così indimenticabile viaggio e per partecipare anche all’atto nazionale di omaggio al più universale dei cubani, ha aggiunto il Presidente del Movimento Giovanile Martiano.

Il Comitato di Istituzioni Martiane commemorerà la caduta in combattimento di José Martí nel 115° anniversario della sua morte, con un programma che include, fino al 28 maggio, conferenze, tavole rotonde, presentazioni di libri ed esposizioni.

 

In conferenza stampa Ana Sánchez, direttrice del Centro di Studi Martiani ha annunciato che la data che si commemora questo 19 maggio ha avuto come preambolo l’inaugurazione della mostra “Martí nell’alto del Turquino”, che permane aperta nella Fragua Martiana.

 

Ha spiegato che l’atto nazionale sarà in Dos Ríos, nella provincia di Granma, al mattino, mentre di sera Buena Fe offrirà un concerto.

 

Inoltre, il movimento giovanile martiano ripercorrerà la rotta martiana di Playita de Cajobabo a Dos Ríos con 7750 giovani.

 

Anche la Mesa Redonda Istruttiva della Televisione Cubana presenterà, lo stesso giorno, un importante gruppo di personalità, mentre il panel La Poesia in Martí e Lezama, si terrà il 28 nella Società Culturale José Martí.

 

Tale contesto si è reso propizio alla presentazione delle riflessioni “Dos Ríos e l’ascesa all’immortalità” del dottor Armando Hart Dávalos, direttore dell’Ufficio del Programma Nazionale Martiano.

 

Durante il suo discorso, Hart si è riferito ad importanti momenti della vita e dell’opera del più universale dei cubani ed ha insistito nella necessità dello studio del suo pensiero da parte delle nuove generazioni.

 

La morte di José Martí 

nel 115 anniversario

 

7 maggio 2010 - Idania Rodríguez Echevarría www.granma.cu

 

JOSE MARTIIl Comitato delle Istituzioni Martiane ricorderà la morte in combattimento di José Martí nel suo 115 anniversario, con un programma che include, sino al 28 maggio, conferenze, tavole rotonde, presentazioni di libri ed esposizioni. 

 

In una conferenza stampa,  Ana Sánchez, direttrice del Centro di Studi Martiani, ha annunciato che l’anniversario che si commemora il 19 maggio, ha avuto come preambolo l’inaugurazione della mostra "Martí sulla cima 

 

Turquino", che si può nella Fragua Martiana ed ha precisato che la cerimonia  nazionale si svolgerà a  Dos Ríos, in provincia di Granma, la mattina, mentre la sera il duo Buena Fe offrirà  un concerto nello stesso territorio. 

 

Il movimento giovanile martiano riediterà la rotta martiana da Playita de Cajobabo a Dos Ríos, con 7750 giovani di questa località dell’oriente cubano. 

 

La dirigente ha ricordato anche la Tavola Rotonda Istruttiva della Televisione cubana che si svolgerà il 19 maggio, alla quale parteciperà un’importante gruppo d’intellettuali, ed il dibattito  "La Poesía in Martí e Lezama", del giorno 28 maggio, nella Società Culturale José Martí. 

 

In questo contesto saranno presentate le riflessioni "Dos Ríos y el ascenso a la inmortalidad", del dottor Armando Hart Dávalos, direttore dell’Ufficio del Programma Nazionale Martiano.

 

Durante la sua dissertazione, Hart ha parlato dei momenti più importanti della vita e dell’opera del più universale dei cubani, ed ha insistito sulla necessità dello studio del suo pensiero per le nuove generazioni.

 

Omaggio a José Martí nel 115º

anniversario delle gesta del 1895

 

25 febbraio 2010 - César López Gil www.granma.cu

 

Il popolo di Santiago di Cuba ha reso maggio mercoledì 24 a José Martí nel mausoleo che custodisce i resti mortali dell’Eroe Nazionale,  commemorando il 115esimo anniversario dell’inizio delle gesta per l’indipendenza del 1895.

 

Corone di fiori a nome del leader cubano Fidel Castro, del Generale d’Esercito Raúl Castro, dei Consigli di Stato e dei Ministri e del popolo di Cuba sono state poste  in quel luogo sacro della Patria, durante una cerimonia politico - militare per l’anniversario.

 

Pionieri, studenti, militari, integranti dell’Associazione dei Combattenti della Rivoluzione Cubana e molti cittadini  si sono riuniti ad un lato del cimitero di Santa Ifigenia, per rendere omaggio al principale organizzatore della detta Guerra Necessaria, che diede continuità agli sforzi liberatori contro il  colonialismo spagnolo.

 

I Cadetti dell’Istituto Tecnico Militare José Martí e della Scuola Militare Camilo Cienfuegos, di Capdevila, hanno realizzato una guardia d’onore speciale nel mausoleo, in un ambiente solenne dove sono stati cantati Inni alla Patria e allo sforzo redentore di migliaia di cubani.

 

Reinaldo García Zapata, vicepresidente del governo nella provincia, ha pronunciato le parole centrali della cerimonia, ed ha segnalato  l’importanza di quella  guerra liberatrice e lo speciale lavoro  organizzativo realizzato da Martí.

 

Inoltre ha fatto riferimento al significato della data nella storia della nazione cubana, ed  ha considerato che attualmente quelle azioni  iniziatrici costituiscono una guida nella battaglia per elevare l’efficienza produttiva e dei servizi e la salvaguardia del socialismo nel paese.

 

 

Scoperte lettere inedite della
 

famiglia di José Martí

 

10 febbraio 2010 - www.granma.cu

 

Tre lettere  originali della famiglia di José Martí, inedite per più di 130 anni, sono state trovate da Carlos Manuel Marchante Castellanos negli archivi del Museo Fragua Martiana, nella capitale, dove ha lavorato come specialista della vita e l’opera del Maestro, ha informato Juventud Rebelde.

 

Due lettere furono scritte dal  Messico da Mariana Salustiana Martí Pérez – conosciuta come Ana - ad una delle sorelle di José, Leonor Patrona, allora  residente a L’Avana, poco dopo il 22 aprile del 1874.

 

Un’altra fu scritta dalla madre dell’Apostolo, Doña Leonor Pérez Cabrera, da L’Avana, a sua figlia Amelia, che  viveva in Messico nel dicembre del 1876.

 

Le tre lettere permettono di conoscere dettagli  familiari ignorati sino ad oggi sia sulle sorelle del Maestro che su sua madre, tra gli anni 1874 e 1887, un periodo del quale si conoscono solo alcuni dati.

 

«Stella della sera, un ulteriore avvicinamento  alla famiglia Martí-Pérez» è il titolo che il Dott. Marchante Castellanos ha dato al lavoro d’investigazione attorno a queste tre lettere, che adesso arricchiscono la storiografia martiana.