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Cuba esempio nel mondo

di turismo sostenibile

 

11.11.10 - F.R.Matienzo www.granma.cu (ain)

 

Impresari cubani per la riduzione di fonti inquinanti

 

12.11 AIN.— Impresari cubani si sono pronunciati a favore della riduzione di oltre 2.100 fonti inquinanti principali di origine organica, che si mantengono a Cuba dal 2009, quando la carica diminuì di un 2,6%.

L’aggiornamento dell’inventario nazionale dimostra che la cifra è la stessa di quella del primo semestre, ha informato Orlando Rey Santos, specialista del Ministero di Scienze, Tecnologia e Ambiente (CITMA).

Rey Santos è intervenuto nell’XI Incontro effettuato nella sede del Ministero del Trasporto di dirigenti per la preservazione del contesto ambientale, nel quale hanno ratificato la decisione di proseguire con la riduzione dei rifiuti mediante la riabilitazione e la manutenzione dei sistemi di riciclaggio.

Si sono anche riferiti alla messa in marcia di processi produttivi più puliti, soprattutto rispetto all’applicazione del fertilizzate diluito in acqua nelle aree di coltivazione della canna da zucchero e alla diminuzione dell’uso dei volumi di acqua nelle imprese dello zucchero del paese.

Nei suoi bacini e nelle sue baie di interesse nazionale, e nelle vette montagnose, nel 2009 ci fu la maggiore discesa di volume delle sostanze danneggianti, pari a 2.418 tonnellate di Domanda Biologica di Ossigeno (DBO).

Quest’ultimo è un parametro che misura la quantità di materia suscettibile di essere consumata dai microrganismi per scomporre l’acqua, sulla quale agiscono in modo negativo i nitrati, i fosfati e la temperatura elevata.

Cuba è esempio per il mondo in via di sviluppo di turismo sostenibile, ha affermato Lana Wood, presidente fondatore, per il Canada, della Conferenza Internazionale sull’EduTurismo, la cui prima edizione si è tenuta all’Avana.

 

La Wood ha sottolineato che la Maggiore delle Antille sa combinare la formazione professionale, l’attenzione per l’ambiente e la responsabilità sociale, per mantenere l’armonia tra il settore e il contesto circostante.

 

Di fronte a circa 60 specialisti dai due paesi, dall’Australia e dal Regno Unito, ha elogiato i progressi dell’Isola rispetto alla preservazione della natura, “grazie all’implicazione e all’impegno dei cubani nel settore della sostenibilità dell’ambiente nel quale si costruiscono le istallazioni alberghiere”, ha aggiunto.

 

Nel Meliá Cohiba, l’esperta ha affermato che Cuba è un modello di interrelazione tra educazione, cultura, ambiente, ospitalità e turismo.

 

Anche Donna M. Rogers, professoressa di spagnolo della Dalhouse University, di Canada, ha valutato positivamente i progressi registrati nell’ultimo decennio dal paese sede, nell’implementazione di programmi sostenibili che proteggono e conservano le risorse naturali.

 

Negli ultimi anni, ha chiarito, le autorità dell’Isola hanno offerto il loro aiuto a centinaia di studenti canadesi, interessati ad apprendere le esperienze pratiche nell’applicazione dell’agricoltura organica e sostenibile sul territorio cubano.

 

L’incontro permetterà di esplorare, motivare e apprezzare i benefici derivati dalla combinazione di tutti gli elementi dell’eduturismo, forma di viaggiare formalmente ed informalmente e di conoscere un ambiente unico.

 

Si tratta di una modalità che può aiutare a rinnovare mondialmente la cosiddetta “industria senza caminetti” attraverso la complementarietà culturale tra turisti e paesi di destinazione.

 

Convocato dall’organizzazione CETA (Canadian EduTourism Associates Cooperative Limited), il foro è stato auspicato dal Ministero del Turismo di Cuba e il Dipartimento di Questioni Estere e Commercio Internazionale del Canada, attraverso l’Ambasciata canadese all’Avana.