HOME CUBA OGGI

 

Raul a Santiago di Cuba
Ha presieduto la riunione del Consiglio di
Difesa Provinciale sulla situazione  sismica

 

22 marzo '09 - Carlos Sanabia Marrero www.granma.cu

 

Il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, presidente della Repubblica di Cuba  è giunto a Santiago poche ore dopo la registrazione di una scossa sismica di 5,5 gradi nella scala di Richter, che si è sentita in tutto il  territorio orientale e alla quale sono seguite varie repliche di minore intensità, tra i 3 e i 4,8 gradi.

 

Il dottor Vladimir Moreno ha spiegato lo stato ed il lavoro della rete sismologica formata dalle stazioni situate a Soroa, Manicaragua, Cascorro, Holguín, Moa, Las Mercedes, Maisí e Río Carpintero.
Il dottor Vladimir Moreno ha spiegato lo stato ed il lavoro della rete sismologica formata dalle stazioni situate a Soroa, Manicaragua, Cascorro, Holguín, Moa, Las Mercedes, Maisí e Río Carpintero.

Nella riunione sostenuta con il Consiglio della Difesa Provinciale, attivato dopo la forte scossa, Raúl ha ascoltato la dettagliata informazione offerta dal dottore in Scienze Vladimir Moreno Toirat, direttore del Centro Nazionale di Investigazioni Sismologiche, sull’incremento delle attività nelle zone sismo-generatrici vicine a Cuba, soprattutto nella striscia sud orientale.

 

Lo specialista ha precisato che questo incremento è attivo dal 12 gennaio scorso, con la terribile scossa avvenuta in Haiti, ed ha segnalato che il movimento tellurico ubicato sabato a 62 chilometri a sudest di Santiago di Cuba, aveva origine nello stesso luogo dove si  produsse nel 1947, di 6,7 gradi.

 

“Si deve prevedere tutto il possibile, considerando che la prima cosa è sempre la protezione della popolazione”, ha detto il Secondo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba  (PCC), agli integranti del Consiglio di Difesa di Santiago de Cuba,  guidati dal presidente, il compagno  Lázaro Expósito Canto.

 

A proposito dei danni avvenuti, il tenente colonnello Gustavo Álvarez Matos, capo dell’Organo della Difesa Civile nella provincia, ha informato che varie installazioni pubbliche, di salute, educazione, cultura, commercio e gastronomia, tra le altre, avevano subito danni, con crepe e fessure nelle strutture così come 316 case e 19 edifici nei municipi di Santiago di Cuba, Palma Soriano, Contramaestre, Mella, Songo La Maya, Segundo Frente e Guamá.

 

Raúl ha visitato il Laboratorio di Geodinamica e la stazione sismologica, ubicata nel fiume Carpintero alle falde delle montagne della Gran Piedra, accompagnato dal Generale di Corpo d’Esercito Ramón Espinosa Martín, membro del Buró Politico del Partito e vice ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie; dal Generale di Divisione Ramón Pardo Guerra, Capo dello Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile; da Lázaro Expósito Canto, membro del Comitato Centrale del Partito e suo primo segretario a Santiago di Cuba, e Rolando Yero García, presidente dell’Assemblea Provinciale del Poder Popular.

 

Nel suo scambio con i dirigenti locali e durante il percorso dei centri di sismologia, il Presidente Raúl ha sottolineato che: “Dobbiamo prevedere tutto il possibile perchè poi sarà troppo tardi per farlo.”

 

Raúl ha potuto constatare che gli specialisti del Centro Nazionale d’Investigazioni Sismologiche, la Difesa Civile e gli organismi dell' Amministrazione dello Stato, seguono da vicino questa importante attività sismica e le sue possibili implicazioni, mantenendo uno stretto lavoro di coordinamento e misure per minimizzare l’impatto di questi eventi.

 

In varie occasioni, il Generale d’Esercito Raúl Castro ha insistito che si trasmettessero  alla popolazione avvisi di mantenere la calma e compiere in ogni territorio  gli orientamenti impartiti dalle autorità.

 

Il terremoto si è sentito anche a Santiago

 

13 gennaio 2010 - www.granma.cu

 

Un terremoto di  7,3 gradi nella scala Richter, prodotto in Haiti, si è sentito sensibilmente anche a Santiago di Cuba,  ma la città abituata ai movimenti del terreno, dato che si trova su una faglia tettonica, ha solo “sentito un terremoto particolarmente energico” verso le cinque del pomeriggio. 

 

Per ora non si riportano danni, anche se la città dista solo 77 chilometri da Haiti, e la vita è continuata normale anche per chi vive nelle Torri del centro urbano Sierra Maestra, che appartengono al sistema antisismico - IMS - e sono costruite su fondamenta fluttuanti che fanno sì che l’edificio si muova con l’onda sismica, senza offrire resistenza.  

 

Il terremoto è avvenuto in terra, ad Haiti, a 30 Km. di profondità, e pochi minuti dopo è stato lanciato l’allarme per tsunami per Bahamas, Haiti,  Repubblica Dominicana e Cuba.

 

Le autorità  di sismologia degli Stati Uniti, dove sono stati captati i segnali del terremoto, hanno detto che non esistono serie minacce di tsunami e che forse ce ne sarà uno solo, locale sulle coste di Haiti. 

 

Nel 2009 a Santiago di Cuba ci sono stati 20 terremoti e per questo la popolazione, preparata dalla Difesa Civile, resta tranquilla, svolgendo le cose della vita quotidiana.

 

 

Rapidità, disciplina e cooperazione
di fronte al pericolo a Baracoa

 

La rapidità, disciplina e cooperazione  hanno caratterizzato il modo di fare di 30000 persone evacuate per l’orientamento del Consiglio di Difesa Municipale - CDM - a Baracoa, di fronte al pericolo di un possibile tsunami.

 

La mobilitazione è  stata decretata dopo il terremoto di 7 gradi Richter avvenuto nella località di Carrefour, a 15 Km da Puerto Príncipe, la capitale della vicina isola di Haiti.

 

L’evacuazione è avvenuta in meno di un’ora  e gli abitanti del lungomare e delle zone di costa di Cabacú, El Turey e Mabujabo, sono state trasferite nelle zone della città alta, ha detto alla AIN Eudis Romero Suárez, primo segretario del Partito a Baracoa e Presidente del CDM, che ha precisato che le persone sono state trasferite nelle zone montagnose di Paraíso, Joa, Jaitecico,  e sono tornate  a casa verso le 19.00, quando lo stato maggiore della Difesa Civile ha dichiarato l’assenza di pericolo nella zona.

 

Con i quadri del Partito, hanno partecipato all’organizzazione rapidissima di questa azione preventiva, la Difesa Civile, le organizzazioni di massa, le Forze Armate Rivoluzionarie ed il Ministero degli Interni.

 

Orlando Tardo Borges, capo della Difesa Civile nel municipio, ha dichiarato che nei suoi 22 anni come responsabile di questo organismo, non aveva mai visto organizzare una mobilitazione così grande in così poco tempo e con tanta coesione ed ha ricordato quando  furono  evacuati 40000 abitanti di Baracoa  in occasione di un sollevamento marino e dell’uragano Ike (nel 2008),  fenomeni naturali che si possono però prevedere con anticipo.