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Atleti cubani condannano l’inclusione

di Cuba nella lista dei paesi terroristi

 

18 gennaio 2010 -  José Luis López www.granma.cu

 

Pieni di effervescenza rivoluzionaria, gli studenti della Scuola Superiore di Formazione di Atleti di Alto Rendimento Cerro Pelado hanno condannato venerdì l’umiliante, ingiusta e criminale decisione del Governo statunitense di includere Cuba nella lista dei paesi a favore del terrorismo.

 

“Da più di due decadi, includono il nostro paese in questa lista, in segno di mancanza di rispetto sulla violazione ai valori del nostro popolo, e per l’interesse di non riconoscere la continuità di un’opera nobile e libera come la Rivoluzione Cubana”, ha espresso Maikel Sánchez, integrante della selezione maschile di pallavolo.

 

“Nelle università continueremo a formarci come rivoluzionari, martiani e socialisti, al lato di più di 30.000 compagni di aula nati in circa 120 paesi, che stanno seguendo a Cuba simili corsi universitari per dopo poter offrire i propri servizi alle nazioni che più ne hanno bisogno. Se è questo ciò che chiamano terrorismo, li invitiamo a condividere con noi le nostre aule per far sentire loro l’allegria, la preparazione, l’impegno che ci caratterizza giorno dopo giorno, disposti a dare, come giovani, fino all’ultima goccia di sangue per la continuità del processo rivoluzionario”, ha sottolineato Sánchez.

 

L’attività si è trasformata in riconoscimento ad un gruppo di studenti distaccati integralmente. Il valore di questo risultato è parte della consacrazione dentro e fuori dell’area di allenamento, le aule delle lezioni o le competizioni.

 

I distaccati sono stati la judoca Yanet Bermoy, gli schermisti Jennifer Morales e José Alfredo García, la pentatlonista Kenia Campos, e Disney Linares, di raquetball.

 

Dichiarazione della Direzione Nazionale

dell’Associazione dei Combattenti della

Rivoluzione Cubana

 

13 gennaio 2010 - www.granma.cu

 

Noi combattenti della Rivoluzione Cubana appoggiamo in tutte le sue parti la Dichiarazione del Ministero degli Esteri nella quale si condanna categoricamente l’ingiusta, arbitraria, politicamente manipolata e diffamatoria inclusione di Cuba nella lista dei “paesi patrocinatori di terrorismo internazionale”, elaborata dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.

 

La vergognosa manovra dell’impero ha obiettivi molto chiari: cercare di giustificare di fronte al popolo nordamericano e all’opinione pubblica internazionale il mantenimento della crudele guerra economica ed il blocco genocida contro il nostro paese; debilitare il crescente prestigio di Cuba per la sua politica di solidarietà con i popoli latinoamericani e del Terzo Mondo.

 

Nella dichiarazione del MINREX sono ben chiare le falsità e le menzogne che esprime il governo nordamericano per sostenere l’assurda accusa, mentre occulta la sua complicità e la protezione data ai veri terroristi, servili ai loro meschini ed egemonici interessi.

 

Condanniamo con energia l’inclusione di Cuba nella lista dei 14 Stati presunti  patrocinatori di terrorismo e chiediamo che gli Stati Unti attuino con fermezza e senza doppia morale contro coloro che  dal oro territorio hanno perpetrato  innumerevoli azioni di terrorismo contro il nostro popolo e che liberino i Cinque Eroi, ingiustamente reclusi per aver combattuto questo flagello.

 

Fedeli alle nostre tradizioni di lotta, ci manterremo in guardia, fermi e vigilanti, di fronte a questa e ad altre manovre dell’impero yankee.

 

DIREZIONE NAZIONALE ACRC

 

 

Continua la condanna

alle calunnie yankee

 

11 gennaio 2010 - www.granma.cu

 

Voci di tutta l’isola hanno continuato a denunciare, in questo fine settimana, la nuova aggressione del governo degli Stati Uniti contro Cuba, includendola nella lista dei paesi terroristi.

 

I costruttori della zona di Pinár del Río hanno condannato l’inclusione di Cuba in una lista di “Paesi patrocinatori del terrorismo”, presentata  dagli Stati Uniti, ed hanno ricordato gli innumerevoli attentati perpetrati contro l’arcipelago  cubano, assecondati dalle amministrazioni yankee, oltre alla permanenza in suolo nordamericano di noti e pericolosi terroristi, ai quali si concede apertamente l’impunità.

 

Studenti, contadini, stranieri ed operai delle più diverse professioni, con i militanti delle organizzazioni politiche, hanno riaffermato la condanna alla vergogna provocazione della nazione più poderosa del mondo contro l’Isola.

 

Il popolo cubano reclama

Esclusione immediata dalla lista degli

“Stati patrocinatori di terrorismo”

 

9 gennaio 2010 - www.granma.cu

 

Il popolo di Cuba esige l’immediata esclusione dalla lista degli “Stati patrocinatori di terrorismo” e si è dato appuntamento in molti luoghi della geografia nazionale per appoggiare la dichiarazione del Ministero degli Esteri dopo la nuova vergognosa malefatta imperialista dell’inclusione di Cuba nella lista dei paesi che auspicano il terrorismo.

 

La voce unanime del reclamo non si è fatta aspettare: ingiusta, arbitraria  e immorale è stata definita la nuova manovra del governo degli Stati Uniti. Non sono mancate le ragioni per smentire le più recenti accuse.

 

Giovani studenti  hanno ricordato che negli ultimi 50 anni Cuba è stata il paese più aggredito con il terrorismo nato precisamente in territorio nordamericano, che è costato la vita di 3478 cubani, oltre a menomare fisicamente 2099 persone. 

 

Cubani di varie località hanno coinciso che Washington  manca di qualsiasi autorità morale per incolpare altri paesi, e tanto meno Cuba che, lontana dal praticare il terrorismo, espande la sua opera solidale attraverso medici, maestri, esperti sportivi ed altri professionisti, la cui cooperazione si svolge in 101 paesi.

 

Negli  incontri i partecipanti si sono pronunciati per la libertà dei nostri Cinque Eroi, veri combattenti contro il terrorismo che, in un triste paradosso, sono reclusi nelle prigioni degli Stati Uniti, mentre noti terroristi sono liberi, e ben noti, per le strade di Miami, come Orlando Bosch Ávila e Luis Posada Carriles.

 

I manifestanti hanno detto d’essere abituati a che il governo degli Stati Uniti pongano Cuba nella lista nera invece d’eliminare il blocco e liberare i Cinque Eroi.

 

Durante le proteste in tutta l’Isola è stato riconosciuto che l’ostilità del governo degli USA è un tentativo contro la sovranità e la capacità di resistenza, un’altra prova di arroganza e disprezzo per le nazioni povere, ed è stato considerato che questa manovra yankee risponde alla necessità dell’impero di costruire un precedente per giustificare un’aggressione.

 

Di fronte a questi propositi il popolo cubano continua fermo contro il terrorismo ed in difesa dei suoi ideali.

 

IL MOVIMENTO SPORTIVO CUBANO IN ACCORDO

CON LA DICHIARAZIONE DEL MINREX

 

Il Movimento Sportivo Cubano ha espresso il suo assoluto e forte appoggio alla dichiarazione del Ministero degli Esteri rispetto la decisione del governo degli Stati Uniti d’America d’includere Cuba nuovamente nella lista dei paesi patrocinatori di terrorismo, oltre alla decisione di cominciare ad applicare nei controlli degli aeroporti misure addizionali su qualsiasi passeggero con passaporto cubano, o cittadino di altri paesi che abbia vistato Cuba.

 

Sono umilianti, ingiuste e violano tutte le norme del diritto internazionale.

 

Queste misure costituiscono un nuovo ostacolo ai molti già creati dalle amministrazioni nordamericane, aggravati ora con questa decisione  dell’amministrazione Obama contro la partecipazione di Cuba a qualsiasi evento che si svolga nel suo territorio.