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Corde per un concerto

 

21 maggio 2010 - Omar Vázquez www.granma.cu

 

“L’incontro del liuto, il tres e il cuatro”, famiglia delle corde popolari della regione caraibica e di ampio uso nella musica contadina, ha coronato una notte di festeggiamenti nell’ambito di Cubadisco 2010, con tutti i partecipanti che ballavano al ritmo di “Capullito de alelí” di Rafael Hernández.

 

L’artista ha raccontato che il suo nonno canario a Güira de Melena, gli ha dato lezioni di patriottismo. I canari, con i loro gruppi ed i loro ritmi dei quali si è nutrito il popolo cubano, hanno contribuito a forgiare la nostra identità.

 

Se il tre impera nelle mani di Pancho, il cuatro esercita il suo dominio in quelle del maestro portorichegno Edwin Colón Zayas, che unisce il virtuosismo a roventi idee musicali. La sua presenza tra di noi lascia una sica sensazionale, come lo ha fatto nella sua versione della danza “La comparsa” di Lacuona.

 

Dall’Isola dell’Incanto sono arrivati altri prestigiosi artisti, come il gruppo Mapeyé, bastione delle tradizioni rinnovate del popolo portotichegno, e Antonio Cabán, il Topo. Questo ha portato all’attualità il tema “Antonia”, che scrisse quarant’anni fa prima di uno sciopero studentesco come quello attuale degli alunni dell’Università di Porto Rico che manifestano contro le misure neoliberali.

 

Hanno riscosso molto successo le performance di Ángel Martínez e dei suoi Ensemble 4X4, e quella del gruppo Pentacorde (integrato da membri dell’Orchestra Sinfonica Giovanile del Venezuela). Quest’ultimo ha accompagnato Javier Perry (cuattro e voce del gruppo), Ismael Querales (liuto), e il tenore Tito Imbert tra gli altri.

 

Ciro Benemelis, presidente dell’evento, ha consegnato a Mapeyé e a Pancho il Premio d’Onore Cubadisco.

 

Musica contadina latinoamericana

protagonista del Cubadisco

 

21 maggio 2010 - www.granma.cu

 

Cuba, Venezuela e il Porto Rico, sorelle storicamente e culturalmente, si sono rese protagoniste di una festa che ha mostrato la diversità culturale e l’unità latinoamericana attraverso la musica contadina.

 

La Sala Covarrubias, del Teatro Nazionale, si è emozionata con gli accordi ed i virtuosismi degli interpreti ed improvvisatori, che hanno convertito le “guajiras” ed i son in ambasciatori dell’evento più importante dell’industria discografica cubana.

 

Il “tres” e il “cuatro”, strumenti di corde esponenti delle espressioni autoctone dei paesi hanno brillato nel gala nel quale il tresero Pancho Amat ed il popolo portorichegno sono stati insigniti del Premio d’Onore Cubadisco 2010.

 

Ciro Benemelis, presidente della festa del disco cubano, ha consegnato il riconoscimento ad Amat, che ha anche ricevuto il Gran Premio Cubadisco per il suo disco Yo traigo el son, e ad José Antonio Rivera, direttore del gruppo Mapayé, a nome del Porto Rico.

 

Ricevere un riconoscimento come questo in un paese di musicisti è un orgoglio, ha affermato Amat, erede di interpeti cubani che segnarono le sonorità di generi come il son e la trova tradizionale, e che ha espresso la sua riconoscenza suonando il tres con virtuosismo.

 

Anche Rivera ha ringraziato per il premio a nome dei portorichegni e ha affermato la sua solidarietà con il popolo cubano.

 

Sappiamo che i paesi del mondo appoggiano in modo incondizionato il popolo cubano, ha aggiunto.

 

La Fiera Internazionale Cubadisco 2010 dedicata alla musica contadina, ha convocato gli improvvisatori del mondo a partecipare all’appuntamento annuale.

 

Concerto di Gala Inaugurale

di Cubadisco 2010

 

17 maggio 2010 - Marianela Dufflar www.granma.cu

 

Il Concerto Gala Inaugurale della XIV Fiera Cubadisco 2010 si è realizzato nella Sala Covarrubia del Teatro Nazionale, con la presenza di Abel Prieto, Ministro della Cultura, il Viceministro e Presidente dell’Istituto Cubano della Musica Abel Acosta, membri del Comitato organizzatore e del Premio Cubadisco, così come artisti e personalità del Venezuela, Porto Rico, Colombia, Spagna e Stati Uniti.

 

L’interessante programma del Gala includeva invitati speciali della taglia della flautista Niurka González e della pianista María del Henar, che hanno interpretato magistralmente “Bercause Campesina”, di Alejandro García Caturla. Ma anche del Coro Nazionale di Cuba che, in occasione del 50 anniversario, ha interpretato brani di Juan Almeida, Miguel Matamoros, Joseíto Fernández e Adalberto Álvarez, mostrando la propria versatilità e con l’Orchestra Sinfonica Nazionale sotto la direzione del maestro Gregorio Gutiérrez delle Isole Canarie che si è diretto ai solisti Efraín Amador, liutista, a Doris Oropesa e Arianna Amador, entrambi pianisti, e a Dorimé Vega García Caturla, flautista.

 

Nel corso del toccante concerto è stato consegnato il Premio d’Onore al Coro Nazionale di Cuba, per il suo impegno nella promozione del patrimonio musicale, nazionale ed internazionale, così come per difendere i valori di identità culturale del nostro paese in quei 50’anni di esistenza.

 

Ciro Benemelis, Presidente di Cubadisco, nelle sue parole inaugurali ha ribadito la necessità di perpetuare la musica contadina in questo tipo di eventi che, dal 15 al 23 maggio compirà le aspettative tanto del pubblico quanto degli specialisti per la varietà della sua programmazione e le proposte di alta qualità artistica, didattica e musicale che possiede quest’anno.