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Cultura

Gli Accademici cubani non
andranno a Valparaíso

 

25 febbraio 2010 - www.granma.cu

 

L’Accademia Cubana della Lingua non parteciperà al V Congresso Internazionale della Lingua Spagnola, che si svolgerà dal 2 al 5 marzo nella città cilena di Valparaíso, considerando che  “sono state invitate persone che non presentano avalli per riflettere e discutere sul destino dello spagnolo e la cui presenza nell’incontro si può solamente interpretare come una provocazione politica.

 

In un comunicato emesso da due giorni, la direzione dell’istituzione cubana  lamenta che si sia ignorato nel programma quello che precedentemente - il 13 giugno scorso - era stato comunicato come avviso, ai direttore della Reale Accademia, lo spagnolo Víctor García de la Concha: un modo di concepire l’incontro "che significava una distorsione dell’indole delle missioni dell’entità stessa delle nostre Accademie  e sottolineava l’importanza della concentrazione nella dimensione culturale della lingua”. 

 

Avevamo osservato che molte delle persone convocate non presentavano titoli per certificare il loro discorso sulla lingua e che la rappresentazione di sfere e settori sociali era dubbiosa;  avevamo avvisato che in quelle condizioni il Congresso si poteva trasformare in un foro politico e mediatico, più che scientifico ed avevamo chiesto di usare cautela sull’idoneità dei partecipanti.

 

Gli accademici cubani hanno riconosciuto lo sforzo di García de la Concha per promuovere la partecipazione delle istituzioni nazionali nel Congresso, ma constatando le persistenza degli organizzatori nel favorire quello che, a viva luce, si presenta come uno show mediatico contro Cuba, hanno deciso di non partecipare.

 

"Con questa decisione è stato dichiarato che la nostra Accademia si mantiene fedele ai suoi principi, ai suoi statuti ed ai temi dell’Associazione dell’Accademia della Lingua spagnola  a cui si onora d’appartenere.  

 

Speriamo con fervore che si prendano misure, perchè situazioni così sgradevoli che minano la nostra unità e ostacolano il lavoro  d’unione che con tanto sforzo e successo realizziamo, non si ripetano.