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La sessualità a Cuba: una politica sociale

 
Primo Congresso ispano-cubano di genere, educazione, salute e sviluppo umano - IV Incontro ispano-americano su educazione sessuale ed orientamento alla vita

 

15 giugno 2010 - www.resistenze.org da www.cubahora.cu/index.php?tpl=principal/ver-noticias/ver-not_ptda.tpl.html&newsid_obj_id=1037228 di Mayte María – CubAhora

Modificare la soggettività e i comportamenti di uomini e donne, non rappresenta una meta facile da raggiungere velocemente, se si parla di sessualità.

 

Servono anni ed impegno non solo delle persone implicate, la comunità, ma anche del sostegno incondizionato dello Stato ad una politica sociale che non discrimini o pregiudichi l’intimità del comportamento umano.

 

Questa è la premessa che ha guidato la politica cubana in riferimento alla sessualità dalla nascita dei primi programmi e progetti, a volte mai terminati, ma che successivamente sono confluiti in una riflessione sull’approccio tradizionale biologico comportamentale, per una nuova strategia di orientamento ed educazione sessuale

 

Così spiega Mariela Castro, direttrice del Centro nazionale di educazione sessuale a Cuba (CENESEX http://www.cenesex.sld.cu/index.htm), durante il I congresso ispano-cubano di genere, educazione, salute e sviluppo umano, durante il IV tavolo di lavoro ispano-americano su educazione sessuale e orientamento alla vita, che si sta svolgendo dal 10 giugno, nella capitale cubana.

 

Spiega che dal 1959, anno del trionfo della Rivoluzione cubana, nel paese sono stati avviati diversi progetti diretti a promuovere una politica sociale senza discriminazioni, che tenda alla parità tra uomini e donne. Così, a poco a poco, è stata spianata la strada allo sviluppo dell’educazione sessuale e delle prime strutture addette per la sua attivazione nelle politiche sociali, superando le resistenze culturali.

 

Momenti fondamentali, che si scontrano tutt’ora con tabù e non pochi pregiudizi di una società naturalmente patriarcale, sono rappresentati dall’istituzione della Federazione delle donne cubane, dall'estensione dell'educazione sessuale a tutta la popolazione, sostenuta con pubblicazioni scientifiche e mezzi di comunicazione; dalla formazione di professionisti in sessuologia ed educazione sessuale; dall'apertura dei servizi specialistici per persone transgender.

 

Nel 1979 è stato istituito il comitato permanente di lavoro dell’Assemblea nazionale del potere popolare, sui pari diritti di donne, bambini e giovani, che ha segnato un traguardo nel riconoscimento dei diritti sessuali e riproduttivi delle donne .

 

 

La Storia necessaria

 

 

Nel percorso storico della sessualità e della sua inclusione nella politica sociale a Cuba, Mariela Castro racconta come a partire dagli anni '90, nella condizione economica che viveva il paese, venne fatta crescere la teoria, la metodologia e la pratica dell’educazione sessuale, che da allora ha assunto una prospettiva di genere come asse principale.

 

L’intenzione era in origine quella di promuovere la salute sessuale come elemento fondamentale della qualità della vita nelle diverse fasce di età e della popolazione, sulla soglia di un nuovo fenomeno come quello dell'invecchiamento della popolazione.

 

Così si unirono i programmi nazionali di grande impatto come quello del Centro di prevenzione di HIV-AIDS, il progetto HSH [progetto in ambito accademico di riflessione sull'omosessualità], quello di formazione per la promozione della salute sessuale nella popolazione transgender e la costituzione di una commissione nazionale per la prevenzione della violenza familiare.

 

In questo contesto, il paese si apriva a realtà umane molto complesse con cambiamenti strutturali e sociali, molti dei quali con ripercussioni internazionali, nei quali diventava imprescindibile la difesa della pienezza dei diritti sessuali, come massimo esponente della felicità.

 

Sebbene sia vero che, nonostante gli sforzi ancora resistono reticenze, nuovi obiettivi sono costantemente raggiunti per modificare gli stereotipi e i pregiudizi, promuovendo atteggiamenti e comportamenti favorevoli allo sviluppo di una sessualità sana, responsabile e piacevole.