HOME DIRITTI UMANI

 

Celebrato a Cuba il Giorno

Mondiale della Salute

 

 

8 aprile 2010 -  www.granma.cu (pl)

Cuba ha celebrato il Giorno Mondiale della Salute con una serie di attività dedicate quest’anno a “Urbanistica e Vita Salutare”.

 

Lea Guido, rappresentante dell’Organizzazione Panamericana e Mondiale della Salute (OPS/OMS) nell’Isola, ha chiamato a situare la sanità al centro della politica urbana, ed in tutte le agende della nazione.

 

In un incontro con la stampa, l’esperta ha sottolineato l’importanza di trasformare le città in luoghi sani e salubri.

 

“Attualmente, circa tremila milioni di persone (quasi la metà della popolazione mondiale) vivono nelle città, e questa cifra aumenterà col tempo”, ha affermato la  Guido.

 

“La vita cittadina ha un costo per la salute: le persone riducono la loro attività fisica, consumano più alimenti molto calorici, aumenta la vulnerabilità degli individui di fronte all’influenza dei fattori ambientali (l’inquinamento dell’aria  e dell’acqua), crescono i rischi epidemiologici (la maggiore incidenza di malattie di trasmissione e non ). Inoltre ci sono la violenza sociale e domestica, i traumi e gli incidenti di transito, i disastri associati a pandemie e alla natura.

 

È quindi necessario instaurare strategie e piani d’azione per diminuire il vizio del fumo, l’ingestione di alcool e di altre droghe, ridurre la violenza, rafforzare le leggi per la sicurezza stradale, l’attenzione all’infrastruttura urbana e la pianificazione, per mantenere spazi pubblici puliti, migliorare le aree verdi, il risanamento dell’acqua e dei residuali, i preparativi nelle situazioni di emergenza, il controllo e la  prevenzione di malattie.

 

La crescita urbana e l’aumento della densità della popolazione creano pressioni per i servizi di base  ed ostacolano il compito dei governi di soddisfare le necessità degli abitanti. Tutti i paesi del mondo sono colpiti da questi problemi,  e per questo tutte le autorità sanitarie, statali e governative, così come gli stessi cittadini devono cooperare alla loro soluzione”.

 

“Cuba ha meccanismi stabiliti che permettono di sviluppare progetti ed iniziative avviate a scoprire situazioni e quindi formulare risposte appropriate. Lo abbiamo già visto con il controllo della pandemia di influenza A(H1N1). Con tutti gli attori mobilitati e mediante dispositivi di prevenzione si è riusciti a minimizzare l’infezione”, ha detto ancora la specialista.