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Annullate le accuse  contro i mercenari

di Blackwater che uccisero 17 iracheni

 

4 gennaio 2010 - www.granma.cu

 

 

 

 

 

 

 

 

Il prezzo della vita?

Blackwater paga 100.000 dollari per ogni iracheno ucciso

9 gennaio 2010 - www.granma.cu

Blackwater pagherà  centomila dollari per ogni  iracheno assassinato dalle sue forze, e circa  20.000 - 30 000 dollari per ogni ferito.

Questa  sistemazione è nota da una settimana, dopo che un giudice federale ha annullato le accuse di omicidio senza premeditazione contro cinque funzionari di Blackwater,  coinvolti nel massacro di Piazza Nisoor, quando diciassette civili iracheni furono assassinati.

La compagnia, che adesso opera con il nome di Xe, deve affrontare diversi reclami d’indennizzo per incidenti violenti accaduti in Iraq tra il 2006 e il 2007,  ai quali parteciparono vari dei suoi dipendenti.

La scorsa settimana un giudice federale degli USA ha assolto le guardie implicate in quella mattanza per “errori di procedimento”, provocando la reazione irata delle autorità irachene. 

Il magistrato ha detto che la Procura aveva usato prove che non erano permesse...

Quella sparatoria avvenuta nel centro di Baghdad ha acuito il risentimento del pubblico contro il comportamento di alcune compagnie private in Iraq.

Il corrispondente della  BBC a Baghdad, Jim Muir, ha informato che se il governo era indignato con l’incidente del 2007, dopo la sentenza si è  manifestata l’ira pubblica generale.

Il fondatore di  Blackwater, Eric Prince, ha detto che l’accordo realizzato adesso, permette alla nuova direzione di Xe  di andare avanti senza le distrazioni dei  litigi in processo e permetterà di compensare le famiglie irachene.

Prince è stato accusato dai familiari dei morti uccisi “di dirigere personalmente e permettere ad un esercito privato fortemente armato di percorrere le strade uccidendo civili innocenti”, come diceva una delle accuse contro la compagnia.

Blackwater  ha firmato numerosi contratti con l’amministrazione statunitense precedente di George W. Bush, presumibilmente per assicurare la sicurezza di diplomatici, imprese e politici in Iraq.

Un giudice federale ha annullato le accuse per omicidio contro i dipendenti dell’impresa  Blackwater, relazionate con la morte di 17 civili nel 2007, ha assicurato il The New York Times.

 

Il magistrato Ricardo Urbina ha dichiarato che  il governo degli

 Stati Uniti aveva violato i diritti dei mercenari usando le dichiarazioni degli accusati a cui era stata concessa l’immunità per rendere più agili le investigazioni.

 

Blackwater è una delle tre imprese di sicurezza che operano negli USA - le altre sono Triple Canopy e DynCorp Internacional - e si beneficia di un accordo per due milioni di dollari concesso da Washington.

 

Il suo nome è relazionato con il fatale incidente del 16 settembre del 2007, quando un gruppo di suoi dipendenti sparò contro i civili in Piazza Al Nasur, con un saldo di 17 morti.

 

Blackwater per anni ha assunto e fornito personale paramilitare per la protezione di convogli edifici installazioni militari e funzionari di governo.

 

Le autorità irachene si mostrarono contrariate quando fu presa la decisione di giudicare gli accusati  negli Stati Uniti invece che a Baghdad, ed ora lamentano la decisione di Urbina e: “Continueremo nel procedimento di rigore per condannare i responsabili e preservare i diritti degli iracheni danneggiati”, ha affermato nella nazione araba il portavoce ufficiale, Ali al Dabagh.

 

“Il Governo iracheno seguirà i procedimenti di rigore per poter processare i responsabili dell’impresa menzionata e preservare i diritti dei cittadini iracheni danneggiati  e delle loro famiglie”, ha affermato il portavoce del Governo iracheno, Ali al Dabagh.

 

Un giudice statunitense ha annullato le accuse presentate contro i cinque vigilanti di  Blackwater che erano sotto processo per la morte di 14 persone, nel 2007, nel centro di Baghdad.

 

Nella  dichiarazione  pubblica, il portavoce iracheno ha detto che investigazioni realizzate in Iraq dimostrano che gli agenti privati di Blackwater “hanno commesso un grave delitto” ed hanno violato le norme che impediscono d’usare armi senza alcuna giustificazione.

 

“Il Governo iracheno lamenta tutto questo ed è molto deluso dalla decisione del tribunale statunitense”, ha aggiunto il portavoce, indicando che tra i vari passi che stanno studiando esiste la possibilità di denunciare la Blackwater, che ha cambiato il suo nome  in Xe Services.

 

Un assessore del Consiglio dei ministri dell’Iraq, Saad al Mutalibi, ha annunciato in una dichiarazione alla catena del Qatar di televisione, Al Jaazira, che il Governo iracheno appellerà la sentenza di fronte ai tribunali degli Stati Uniti.

 

“Si appellerà contro questa decisione nei tribunali statunitensi, e se non si risolverà adeguatamente, questo definitivamente aggiungerà ulteriore tensione nelle relazioni tra i due paesi” ha detto Al Mutalibi.

 

“La legalità e i procedimenti dei tribunali - ha aggiunto - non dovrebbero evitare che si giudichino i criminali e si stabiliscano giuste sentenze”.

 

La sparatoria avvenne quando le guardie della compagnia accompagnavano una delegazione del Dipartimento di Stato nordamericano che visitava Baghdad.

 

Dopo la sparatoria del 2007, il Governo iracheno decise di sospendere la licenza della compagnia.

 

I cinque agenti privati - Paul Slough, Nicholas Slatten, Evan Liberty, Dustin Heard y Donald Bal l- sono stati accusati di omicidio volontario e infrazione nell’uso delle armi per la morte di 14 civili e per le ferite provocate a più di 20 persone.

 

Nella sparatoria morirono 17 persone, ma le investigazioni del FBI stabilirono che solo tre delle 17 uccisioni in Piazza  Al Nasur, di Baghdad, si potevano giustificare come una risposta ad un’imminente minaccia.