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Chi condannerà l’assassinio
 

di queste creature?

L’arringa di Fidel di 50 anni fa, è più vigente che mai 

 

 

25 marzo 2010 -  Manuel Gutiérrez www.granma.cu

 

 

La manipolazione mediatica sferrata contro Cuba soprattutto negli Stati Uniti  e in una quantità importante di paesi europei ricchi, è estremamente vergognosa, manipolatrice e volgare, come tutto quello che fabbricano per screditare la Rivoluzione ed i suoi principali leader.

 

Nel 1953, Fidel Castro, nella sua autodifesa a Santiago di Cuba, segnalò in una parte della sua arringa: "La società si commuove alla notizia del sequestro o dell’assassinio di una creatura, ma rimane criminalmente indifferente di fronte all’assassinio di massa che si commette, di centinaia di migliaia di bambini che muoiono ogni anno per mancanza di risorse, agonizzando  nell’angoscia del dolore, con l’ombra della morte negli occhi innocenti che sembrano guardare verso l’infinito per chiedere perdono per l’egoismo umano e che non ricada sugli uomini la maledizione di Dio”.

 

Mezzo secolo dopo quelle accusatrici e verissime accuse di Fidel, Cuba ha dato una lezione severa  su quello che può fare un piccolo paese a beneficio di tutti i cittadini, nonostante l’assedio di una criminale guerra economica e gli effetti di una crisi globale.

 

Questo non lo può dire di sicuro la superpotenza che dirige l’orchestra mediatica internazionale contro Cuba.

 

Un rapporto elaborato dai centri di controllo e prevenzione delle malattie negli Stati Uniti, ha rivelato che in questo paese il tasso dei parti prematuri - il 12,4% - è il doppio di quello della Svezia, uno dei paesi più avanzati in questa materia, con il 6,3 %.

 

Il governo nordamericano adesso che ha approvato la sua riforma del sistema di salute, dovrebbe cercare di risolvere il fenomeno della mortalità infantile che determinate stime realizzate da esperti di questo stesso paese considerano “un giudice universale dei diritti umani”, e suggeriscono che ridurre i parti prematuri negli USA, sino alla cifra svedese, eviterebbe la morte di 8000 bambini ogni anno. 

 

Dove sono i re della disinformazione e meglio i detti re dell’informazione, che non formano uno scandalo universale su questo assassinio di massa di creature indifese e del loro stesso paese?

 

È un contrasto il paragone di questi dati del paladino della democrazia e dei diritti umani, che blocca e pone sotto embargo Cuba da mezzo secolo, al punto che nemmeno per salvare bambini le permette di comprare medicinali, strumenti medici e altro, nemmeno attraverso terzi paesi, se posseggono alcuna componente nordamericana.

 

Se gli Stati Uniti avessero la mortalità infantile che Cuba ha ottenuto negli ultimi 5 anni, non sarebbero morti negli USA circa 2200 bambini minori di un anno nello stesso periodo di tempo.

 

La morte dei bambini può essere evitata ma continuerà se non ci sarà volontà politica e un poco di solidarietà da parte di coloro che dirigono il paese del “paradiso terrestre”; loro che hanno risolto quasi tutto, con un egoismo senza limiti non approvano che la super  promossa  riforma del sistema di salute offra tutte le garanzie di cure prenatali alle donne incinta che non hanno assicurazione medica. Questo riguarda anche una parte importante dei più di 50 milioni di cittadini che non hanno assicurazione medica  e che resteranno senza assistenza. 

 

Questi sono i paradossi di una doppia morale su chi cura e difende di più i diritti umani e soprattutto i principali: quello di nascere e vivere con qualità.