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Washington fa pressioni sulle imprese

per far licenziare i senza documenti

 

 

12 luglio 2010 - www.granma.cu

 

Il governo degli Stati Uniti ha sostituito le retate contro i senza documenti per controlli di verifica dei documenti, durante i quali si obbligano le imprese a licenziare gli immigranti, ha denunciato The New York Times, citato da Notimex.

 

Nell’ultimo anno le autorità della migrazione hanno esaminato i documenti presentati dai lavoratori alla richiesta di lavoro in 2900 imprese, e hanno imposto multe in 2900 di loro per 3 milioni di dollari, ha aggiunto il giornale.

 

I proprietari adesso chiamano questi controlli “retate silenziose” che obbligano a licenziare il personale, impongono multe, e rendono difficile riassumere immigranti.

 

La misura colpisce soprattutto alcuni settori, come quello dell’agricoltura, dove la Federazione Lavorale riconosce che almeno il 60% dei contadini sono messicani senza documenti.

 

Il giornale ha spiegato che nello stato di Washington nell’agro-industria Gebbers Farms, un controllo ha trovato 500 lavoratori senza documenti, il proprietario ha dovuto licenziarli, e poi non ha incontrato nessun altro lavoratore legale per sostituirli.

 

A sei mesi dal controllo, a Gebbers Farms l’impresa ha un deficit di lavoratori per la raccolta delle mele e gli immigranti continuano a vivere nel paesino senza lavoro.

 

The New York Times ha sottolineato che si tratta di lavori che, nell’80% dei casi, vengono svolti da latini o ispanici.