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La lunga  marcia

dei migranti

 

5 gennaio 2010 - David Brooks www.granma.cu

 

Studenti migranti latinoamericani hanno iniziato il “Cammino dei Sogni”, una camminata di circa 2500 chilometri da Miami a Washington DC., per la dignità della loro comunità e per domandare una riforma migratoria, per dare fine alla separazione delle famiglie, alle deportazioni e alla vita disumana nell’ombra a cui sono costretti 12 milioni di migranti senza documenti.

 

La lunga  marcia dei migranti “Cammineremo per condividere le nostre storie a scala nazionale e con il messaggio di porre fine alla separazione delle famiglie e delle sofferenze”, ha commentato Juan Rodríguez, uno dei partecipanti, che è giunto dalla Colombia a sei anni con la sua famiglia negli USA, parlando in un’intervista telefonica  con La Jornada, da Miami, quando si preparava a partire.  

 

“Credo che la gente desideri libertà: libertà economica, libertà politica, ma qui accade il contrario. Stiamo vivendo nell’ombra. Con questa camminata stiamo annunciando che usciamo dall’ombra. Sappiamo che corriamo dei pericoli (essere arrestati ed anche deportati, dato che c’è chi non ha documenti e si passerà in zone anti- immigrante) ma non vogliamo  più vivere con la paura”, ha affermato Felipe Matos, un altro partecipante di 24 anni, giunto negli USA dal Brasile 10 anni fa.

 

I quattro partecipanti che si sono impegnati a camminare per tutto il percorso sono studenti attivi nei movimenti di difesa degli immigranti e cammineranno per la Florida, Georgia, Carolina del Sud, Carolina del Nord e Virginia, per giungere a Washington il 1º maggio, dove sperano di unirsi a migliaia di immigranti che realizzeranno una manifestazione per marcare una data che è divenuta “il giorno degli immigranti”, per le mobilitazioni realizzate negli anni scorsi.

 

Al loro passaggio, in paesi e città si realizzeranno forum e riunioni per scambiare storie e generare solidarietà, mentre altri (studenti, migranti, religiosi, sindacalisti, organizzatori comunitari e simpatizzanti), si sommeranno per accompagnare  per tratti i quattro studenti.

 

L’iniziativa è nata con l’organizzazione Studenti Lavoratori per Uguali Diritti, (Students Working for Equal Rights, SWER) in Associazione con la Coalizione degli Immigranti della Florida ed altri gruppi nazionali che promuovono una riforma migratoria integrale negli Stati Uniti.