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"Il VI Congresso si concentrerà sulla

soluzione dei problemi dell'economia"
 

Discorso del Presidente di Cuba, Generale d'Esercito Raúl Castro Ruz, in occasione del Decimo Anniversario dell'accordo integrale di cooperazione tra Cuba e il Venezuela.

 

Palazzo delle Convenzione, 8 novembre 2010

 

Caro compagno Hugo Chávez Frías, Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela:

 

Compagni Ministri ed integranti della delegazione venezuelana:

 

Compagne e compagni:

 

Dieci anni sono passati dalla firma a  Caracas, il 30 ottobre 2000,  del Comandante Hugo Chávez Frías e del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, dell’Accordo Integrale di Cooperazione tra Cuba e Venezuela. Appare trascendentale tutto quello che abbiamo realizzato da allora.

 

Questo Accordo è stato sino al presente la base fondamentale per consolidare i nostri vincoli e con la sua esecuzione abbiamo sviluppato azioni di elevato beneficio economico e sociale per i due popoli.

 

Tra i settori più favoriti in questi programmi s’incontrano la salute, l’educazione, gli sport, l’agricoltura,  il risparmio energetico,  le miniere, l’informatica, le telecomunicazioni e la formazione integrale dei quadri, tra altri non meno importanti.

 

Le Missioni Sociali che sviluppiamo insieme in Venezuela, come: Barrio Adentro I e II; le Missioni Educative, Barrio Adentro Sportivo; la Missione Miracolo; la Missione Campo Adentro e il Programma di Formazione dei Medici, con un significativo impatto nel miglioramento delle condizioni di vita della popolazione venezuelana,  fondamentalmente la più vulnerabile, hanno passato i limiti degli scambi binazionali e si estendono come espressione d’internazionalismo nei paesi dell’Alleanza Bolivariana per i popoli di Nuestra America.

 

Ci incamminiamo verso l’Unione Economica tra Cuba e Venezuela, con un nuovo tipo di relazione che renderà possibile un maggiore ordinamento, razionalità ed efficacia  dei progetti congiunti, e che costituisce nello stesso tempo un importante passo verso l’obiettivo di realizzare la vera complementarità economica basata nell’utilizzo  ottimale delle infrastrutture, nella conoscenza e sulle risorse esistenti nei due paesi e soprattutto nella volontà politica dei nostri governi. 

 

Questa relazione si è rafforzata negli ultimi dieci anni e saprà continuare la sua ascesa, considerando la pianificazione strategica dei due paesi nel Piano Quinquennale di Cuba e nel Piano di Triennio del Venezuela, come si legge nei documenti approvati nel Primo Vertice presidenziale Cuba- Venezuela, che si è svolto  lo scorso 26 luglio a Villa Clara e sulla base dei seguenti principi, e cito:

 

• La solidarietà, estesa  come impegno d’appoggiarsi mutuamente e realizzare sforzi comuni, per ottenere uno sviluppo sostenibile e l’attenzione opportuna delle necessità emergenti, nella misura delle  sue possibilità e delle responsabilità condivise.

 

• La cooperazione, come volontà di consolidare le relazioni, orientate per lo sviluppo di progetti congiunti e alleanze strategiche  di mutuo beneficio.

 

• La complementarità, intesa  come l’impegno d’identificare e sviluppare progetti comuni che permettano l’integrazione e le sinergie delle capacità, in accordo con le potenzialità e gli interessi comuni. 

 

• La reciprocità, come obbligo  di stabilire  una relazione basata su contro prestazioni giuste, considerando le differenze  ed i principi d’equità e buona fede.

 

• La sostenibilità intesa come impegno d’identificare e sviluppare progetti di cooperazione, orientati a realizzare uno sviluppo sostenibile da un punto di vista  economico, sociale e ambientale.

 

• La sovranità tecnologica, riconosciuta  come diritto di ogni Stato per decidere il proprio sviluppo  tecnologico mediante l0utilizzo delle sue potenzialità, con il fine di modificare gli attuali patron di dipendenza e consumismo, garantendo la soddisfazione delle necessità dei rispettivi mercati nazionali dell’ALBA e dei paesi della regione.

 

• L’unione economica, intesa come la costruzione di uno spazio, nel contesto politico dei paesi dell’ALBA, che permetta di presentarsi come un blocco di fronte ad entità di altre nazioni o spazi della stessa natura. Fine della citazione

 

Lo sforzo che abbiamo realizzato sino ad oggi, c’impegna a continuate a lavorare insieme per avanzare al massimo nei progetti comuni.

 

Dobbiamo pianificare a medio e lungo termine, con una visione strategica tra i due paesi e con la mira d’estendere questa cooperazione ai fratelli dell’Alleanza Bolivariana per i popoli di Nuestra América e del resto della regione.

 

Con questi  propositi abbiamo deciso di rilanciare il nostro Accordo Integrale di Cooperazione  Cuba-Venezuela per i prossimi dieci anni.

 

Lo sviluppo delle nostre relazioni  non è stato esente da ostacoli.  Abbiamo imposto insieme la nostra volontà di fronte alle avversità, molte generate da fattori esterni che si oppongono all’avanzare dei nostri progetti rivoluzionari ed emancipatori.

 

Nessuna difficoltà è riuscita a paralizzare lo viluppo di questi vincoli, nemmeno quelle finanziarie, perché alla base delle nostre azioni ci sono la collaborazione e la solidarietà a beneficio mutuo. Ora è necessario mantenere una rigorosa avanzata  e valutazione di tutto quello che si è accordato, per così garantire lo sviluppo delle due economie e la soddisfazione delle necessità di sviluppo sociale.

 

Questo è quello che domandano i nostri popoli e costituisce un pilastro per rafforzare i vincoli di fraternità tra le due nazioni.

 

Mentre in America Latina si acuisce lo scontro tra i settori  reazionari e conservatori, che difendono  un modello politico ed economico dipendente e  di sfruttamento, mentre avanzano le forze rivoluzionarie e progressiste impegnate con la giustizia, l’equità e l’indipendenza dei popoli della regione.

 

In questo contesto, la relazione tra Cuba e Venezuela diviene il miglior esempio di come devono essere i vincoli tra i popoli  ed acquisisce maggiori dimensioni se si considera  che si svolgerà in mezzo alle difficili congiunture internazionale che viviamo, nelle quali primeggiano l’instabilità politica  ed economica, mentre alle crisi economica, globale, energetica, alimentare e medio ambientale, si sommano le gravi minacce alla pace mondiale. 

 

Compagno Chávez:

 

Compagne e compagni:

 

Oltre alla  celebrazione del X Anniversario dell’Accordo  Integrale di Cooperazione tra Cuba e Venezuela ed il rilancio dello stesso per i prossimi dieci anni, ci riunisce oggi l’opportunità di convocare il Partito e tutto il nostro popolo a partecipare al processo preparatorio del VI Congresso dei Comunisti cubani.

 

Il Burò Politico ha accordato di convocare il VI Congresso per la seconda quindicina del mese d’aprile del prossimo anno, in occasione del 50º Anniversario della Vittoria di Playa Girón e della Proclamazione del Carattere Socialista della Rivoluzione Cubana.

 

Il 1º agosto, nel Quinto Periodo di Sessioni dell’Assemblea Nazionale del Poder Popular, ho spiegato che stiamo avanzando nello Studio della Commissione di Politica Economica del Congresso e che i diversi gruppi di lavoro creati funzionavano ininterrottamente nell’ elaborazione di proposte che saranno analizzate con i militanti del Partito e la popolazione nel suo insieme.

 

Per tutte queste ragioni, il VI Congresso si concentrerà sulla soluzione dei problemi dell’economia e nelle decisioni fondamentali per attualizzare il modello economico cubano e adotterà le Linee di Politica Economica e Sociale del Partito e la Rivoluzione.

 

Il Congresso non è solo la riunione di coloro che saranno eletti come delegati, ma il processo previo delle discussioni da parte della militanza e di tutta la popolazione dei lineamenti o decisioni che saranno adottate nello stesso.

 

In questo discorso, nell’Assemblea Nazionale, ho anche detto che l’unità tra rivoluzionari e tra la direzione della Rivoluzione e la maggioranza del popolo, è la nostra più importante arma strategica, che ci ha permesso di giungere sino a qui e continuare in futuro a perfezionare il socialismo e che l’unità si fomenta e si raccoglie nella più ampia democrazia socialista e nella discussione aperta con il popolo di tutti i temi, per sensibili che siano. 

 

Per questo motivo il sesto sarà un Congresso di tutta la militanza e di tutto il popolo, che parteciperanno attivamente all’adozione delle decisioni fondamentali della Rivoluzione.

 

Il Progetto delle Linee di Politica Economica e Sociale sarà pubblicato domani e poi comincerà  immediatamente un seminario nazionale con i dirigenti e gli specialisti che guideranno poi il processo di discussione di massa di questo documento.

 

Successivamente, tra il 15 e il 30  novembre, si svilupperanno  seminari in tutti i municipi per preparare i quadri che parteciperanno alle riunioni con i nuclei del Partito ed i lavoratori in tutte le comunità. Questo processo con le masse si realizzerà per tre mesi, dal 1º dicembre e sino al 28 febbraio del 2011. Simultaneamente si raccoglieranno e si analizzeranno le opinioni ed i suggerimenti che saranno presi  in considerazione per l’adozione del documento per il Congresso.

 

A questa riunione generale  partecipano il Consiglio di Stato e dei Ministri, la Presidenza dell’Assemblea Nazionale, il Burò Politico, e centinaia di quadri e di economisti di tutte le province del paese, che si preparano a contribuire ed a spiegare alla militanza ed al popolo il contenuto delle decisioni che si propongono, oltre ad ascoltare e trasferire le loro opinioni.

 

Come ho segnalato lo scorso 4 aprile nel Congresso dell’Unione dei Giovani Comunisti,  la battaglia economica costituisce oggi più che mai il compito principale ed il centro del lavoro ideologico dei quadri, perchè da questo dipendono la sostenibilità e la preservazione del nostro sistema sociale. Per questo motivo, costituisce il solo tema del Congresso e successivamente, nello stesso anno,  si svolgerà la prima Conferenza Nazionale del Partito, per trattare altri temi di carattere interno dell’Organizzazione, che non si analizzeranno nel Congresso, ma che necessitano a loro volta d’essere perfezionati alla luce dell’esperienza di questi 50 anni.

 

È vero che avevamo annunciato che si sarebbe effettuata  prima la Conferenza e poi il Congresso, ma di fronte all’avanzare della preparazione dei documenti, abbiamo deciso di invertire l’ordine ed effettuare prima il Congresso, per discutere il tema principale, che è l’economia.

 

Caro Chávez:

 

Compagni della Delegazione  venezuelana:

 

Compagne e compagni:

 

Precisamente, una delle  Linee di questo Progetto, dice: “Dare la priorità alla partecipazione nell’Alleanza Bolivariana per i Popoli  di Nuestra América (ALBA), e lavorare con celerità e intensamente al coordinamento, la cooperazione e la complementarità economica, a breve, medio e lungo tempo, per ottenere ed approfondire  i lineamenti economici, sociali e politici che promuove”, con una stretta relazione con i temi trattati nella giornata di oggi tra i ministri dei due governi.

 

Al Comandante in capo della Rivoluzione Cubana, compagno  Fidel Castro Ruz, abbiamo consegnato la prima copia del Progetto delle Linee.

 

A te, compagno  Hugo Chávez Frías, Comandante della Rivoluzione Bolivariana e Presidente di questa  fraterna  Repubblica, consegno la seconda copia.

 

Viva Nuestra América!

 

Viva il Socialismo!