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Cuba ha condannato a Ginevra l’

attacco alla Flottiglia Libertà

 

3 giugno 2010 - www.granma.cu

 

Cuba ha condannato a Ginevra l’attacco israeliano contro la denominata Flottiglia della Libertà, che trasportava aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, con 700 civili in missione pacifica e senza armi.

 

Rodolfo Reyes, ambasciatore dell’Isola in questa sede diplomatica svizzera, ha detto che l’inizio della Sessione 14 del Consiglio dei Diritti Umani della ONU, è iniziato con la terribile notizia di un nuovo massacro indiscriminato, commesso dall’esercito di Israele.

 

Reyes ha insistito che si tratta di una totale violazione del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani, ha reso noto PL.

 

“Stavolta il bersaglio della poderosa macchina militare sionista, finanziata ed equipaggiata con l’appoggio diretto degli Stati Uniti e di altre potenze occidentali, è stata la Flottiglia della Libertà.

 

L’attacco della marina di Tel Aviv ha provocato la morte di almeno 9 persone, ferendone 30, dicono le informazioni più recenti.

 

Reyes ha richiamato l’attenzione sulla gravità del fatto avvenuto in acque internazionali.

 

“Il solo peccato della spedizione pacifica era portare 10000 tonnellate di aiuti che includevano attrezzature mediche, alimenti, materiali per la costruzione e prodotti di prima necessità per alleviare la drammatica situazione della popolazione di Gaza”, ha segnalato, ed ha aggiunto che si deve svolgere un’ investigazione internazionale indipendente che identifichi i responsabili e li porti di fronte alla giustizia, perché le vittime ed i loro familiari  devono ricevere la necessaria riparazione.

 

Il diplomatico cubano ha sottolineato che Israele, la potenza occupante, deve porre fine alla sua politica di asfissia economica e di distruzione contro la Striscia di Gaza.

 

“Israele deve togliere il blocco, permettere l’arrivo degli aiuti umanitari e rinunciare alla sua politica genocida contro la popolazione palestinese”, ha aggiunto. 

 

Cuba riafferma il suo  assoluto appoggio alla causa della Palestina nella sua nobile e legittima aspirazione dello stabilimento di uno Stato libero, sovrano e indipendente, sulla base delle frontiere stabilite nel 1967, con Gerusalemme orientale come capitale.