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Portorico

La delegazione cubana in Portorico

ha ricordato i martiri di Barbados

 

07.10.2010 - Luis Enrique González www.granma.cu (pl)

 

La delegazione sportiva cubana al premondiale di baseball ha reso tributo alle vittime del crimine di Barbados, chiesto giustizia e reclamato la liberazione dei cinque antiterroristi detenuti negli Stati Uniti.

 

Nel giorno di riposo e prima di una sessione di allenamento, i giocatori, allenatori, e dirigenti riuniti nello stadio Hiram Bithorn hanno ricordato i 73 morti nell’attentato del 1976 a un aereo di Cubana de Aviación avvenuto di fronte alle coste di Barbados.

 

Frederich Cepeda si è riferito all’orrenda morte di 24 atleti e dei loro allenatori, dopo aver gareggiato in maniera soddisfacente in un torneo Centroamericano e dei Caraibi a Caracas, Venezuela.

 

La colpa, ha affermato Cepeda nel discorso della delegazione, fu quella di rappresentare con orgoglio una piccola nazione stanca delle imposizioni del Governo degli Stati Uniti.

 

Di fronte all’impotenza provocata dagli innumerevoli successi di Cuba – ha aggiunto - questa era la macabra soluzione. Individui al servizio della CIA sono ricorsi al metodo più in auge per l’Agenzia Centrale di Intelligenza per cercare di piegarci.

 

Gli atleti cubani della squadra nazionale di baseball, che hanno partecipato al torneo classificatorio per il mondiale e il panamericano del 2001, condannano energicamente questo orrendo crimine contro la nostra patria nella quale persero la vita giovani figli del popolo, ha affermato.

 

Esigiamo – ha aggiunto – che venga fatta giustizia e che gli assassini non continuino ad andare liberi, e reclamiamo anche la libertà per i nostri cinque fratelli prigionieri negli Stati Uniti per aver lottato contro terroristi come Luis Posada Carriles e Orlando Bosch.

 

Il testo letto nell’atto terminava con frammenti delle parole del leader della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, quando disse che i nostri atleti sacrificati nel fiore dei loro anni e delle loro facoltà saranno campioni eterni nei nostri cuori.

 

Le loro medaglie d’oro non giaceranno sul fondo dell’oceano, si alzano di già come soli senza macchie e come simboli nel firmamento cubano.

 

Non raggiungeranno l’onore delle olimpiadi, ma hanno asceso per sempre il meraviglioso olimpo dei martiri della Patria, disse Fidel Castro 34 anni fa.

 

La selezione cubana di baseball è la prima del gruppo eliminatorio, anche se le resta una partita nella ronda iniziale contro le Antille Olandesi, previsto nello stadio Isidoro García della città di Mayaguez.

 

Gli USA mantengono una situazione

coloniale in Puerto Rico

 

22 giugno 2010 - www.granma.cu

 

Gli Stati Uniti mantengono il loro dominio politico e sociale sul popolo di Puerto Rico, anche se questo paese ha una sua identità nazionale e culturale”, ha detto l’ambasciatore presso le Nazioni Unite, Pedro Núñez Mosquera, riporta Prensa Latina.

 

Intervenendo nel Comitato Speciale per la Decolonizzazione, il rappresentante permanente di  Cuba ha presentato un progetto di risoluzione sula situazione dell’isola, che è patrocinato anche da Ecuador, Nicaragua e dalla Repubblica Bolivariana del Venezuela.

 

Pedro Núñez Mosquera ha segnalato che il territorio non può esercitare il suo legittimo diritto alla genuina auto determinazione, mentre la potenza coloniale mantiene il suo dominio economico, politico e sociale su questo popolo fratello, latinoamericano e caraibico, che ha una sua propria identità nazionale e culturale.

 

È molto illustrativo, l’elevato livello d’attenzione e d’interesse che suscita la considerazione della questione coloniale di Puerto Rico, non solo nella cornice delle Nazioni Unite, ma anche tra le diverse forze politiche e sociali di Puerto Rico.

 

Núñez Mosquera ha sottolineato lo speciale significato che ha il tema nell’ambito del 50º anniversario dell’approvazione, dell’ Assemblea Generale, della Risoluzione 1514, testo, ha precisato, emblematico e basilare per la causa della decolonizzazione.

 

“Il Comitato e l’Assemblea Generale hanno approvato 28 risoluzioni in 30 anni, ma si è avanzato poco per una soluzione definitiva che risolva la situazione coloniale”, ha aggiunto.

 

Il testo presentato  dal diplomatico cubano chiede a Washington di assumere le sue responsabilità e di propiziare un processo che permetta ai portoricani d’esercitare il loro diritto inalienabile all’auto determinazione, come stabilisce la Risoluzione 1514.

 

Puerto Rico è e continuerà ad essere per la sua cultura e la sua storia e le sue tradizioni e soprattutto per l’incrollabile volontà del suo popolo, una nazione latinoamericana e dei Caraibi, con un’identità nazionale propria.

 

Il testo afferma inoltre che ogni iniziativa per la soluzione dello status politico di Puerto Rico va presa all’origine dallo stesso  popolo di Puerto Rico

 

 

La FEU e la OCLAE solidali con la lotta

nelle Università di Portorico

 La Federazione Studentesca Universitaria di Cuba e l’Organizzazione Continentale Latinoamericana e Caraibica degli Studenti, appoggiano i loro colleghi di Puerto Rico nell’eroica posizione di lotta contro governi marionette che cercano di schiacciare la loro libertà e la loro cultura.

 

21 maggio 2010 - www.granma.cu (jr)

 

La Federazione Studentesca Universitaria di Cuba, che dalla sua fondazione ha sempre difeso fedelmente i diritti degli studenti, si pronuncia oggi e sempre a favore di un’educazione gratuita e accessibile a tutti i giovani e, partendo da questo principio dichiara a nome degli studenti universitari cubani: “Tutto il nostro appoggio, la nostra solidarietà con gli studenti universitari ed il popolo di Puerto Rico, per la loro eroica posizione di lotta contro i governi marionette che cercano di schiacciare la loro libertà e la loro cultura. Ancora una volta i portoricani si ribellano di fronte alle ingiustizie.


La stampa capitalista cerca di non far conoscere i loro reclami, ma ci uniscono il pensiero antimperialista e quello dei rivoluzionari che lottano per la verità.


È il momento di unirci in un solo grido di pace e di libertà per gli oppressi, in difesa dei loro diritti. Il loro esempio commuove tutti noi che lottiamo perché un mondo migliore sia possibile e siamo certi che vinceremo!”

Segreteria Nazionale della FEU.
L’Avana, Cuba, 19 maggio del 2010
 


L’Organizzazione Continentale Latinoamericana e Caraibica degli Studenti (OCLAE) manifesta il suo appoggio solidale al movimento studentesco di Puerto Rico, commossa dalla fermezza e dal coraggio degli studenti di quest’ isola sorella, che seguono l’esempio del giovane portoricano José  Rafael Varona Berrios, martire della OCLAE, che reclamano la gratuità dell’educazione, il libero accesso all’università, l’autonomia universitaria ed un’educazione di qualità, come diritto fondamentale di tutta la società.


A nome degli studenti latinoamericani, alziamo le nostre voci per condannare l’atteggiamento di coloro che pretendono di schiacciare i diritti studenteschi e che tacciono la verità su quel che accade in questa nazione.


Uniamoci per far sì che non si perda la speranza e continuiamo diritti nella lotta sino alla vittoria.

Viva il Movimento Studentesco di Puerto Rico!


Segreteria Esecutiva della OCLAE