Un ex fidanzato cubano-statunitense fa

 

perdere il posto d’ambasciatrice

 

 

 

 

16 marzo 2010 -  www.granma.cu

 

 

 

 

Il senatore Jim DeMint  ha obbligato la Commissione delle  Relazioni Estere del Senato a fermare l’udienza programmata per questa settimana, in cui si doveva decidere la nomina di Mari Carmen Aponte, per rimandarla sino ad una prossima data, ha reso noto AP, e Fox News ha ampliato la notizia, dicendo che i legislatori repubblicani nel Senato hanno frenato la nomina di Mari Carmen Aponte come ambasciatrice degli Stati Uniti in El Salvador.

 

Il motivo-pretesto è una relazione sentimentale avuta con un cubano statunitense che visitò Cuba varie volte e partecipò ad incontri nella Sezione d’Interesse cubana a Washington.

 

La Aponte è di Porto Rico, ed è stata nominata per questo posto dal  Presidente Obama, nel dicembre del 2009, ma il Senatore Jim DeMint, repubblicano della Carolina del Sud, è riuscito a frenare l’incontro con il Comitato delle Relazioni Estere sulla nomina.

 

Il Presidente Clinton aveva nominato la Aponte precedentemente per il posto d’ambasciatrice degli USA  in Repubblica Dominicana, ma dovette  ritirare la nomina quando sorsero le critiche per la relazione sentimentale della Aponte con Roberto Tamayo, un cubano-statunitense.

 

Quelli che si opponevano alla nomina della Aponte, durante l’epoca di Clinton, segnalavano che i viaggi di Tamayo in Cuba e nella Sezione d’Interesse di Cuba contaminavano la lealtà della Aponte per gli Stati Uniti.

 

Secondo il Miami Herald, Tamayo lavorava per il FBI e non per Cuba, ma una fonte del FBI ha detto al quotidiano di Miami che Tamayo serviva come informatore per l’agenzia d’intelligenza degli USA.

 

La Casa Bianca ha detto alla Fox New che la relazione tra la Aponte e Tamayo è terminata da più di dieci anni, che il caso Aponte è stato investigato e non ci sono motivazioni per impedire la nomina. 

 

La Aponte è stata presidentessa della Sbarra degli Avvocati-Ispanici e forte partitaria di Hillary Clinton per anni.

 

La mancanza di prove non impedisce però ad alcuni repubblicani del Senato di dubitare della sua lealtà per il paese...