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IL TRADUTTORE SI SCUSA PER GLI ERRORI

 

 

Applausi on line per il

Dipartimento del Tesoro

 

 

 

12 marzo 2010 -  da Radio Progreso Alternativa (cubadebate.cu)

 

 

Maledetta la diffidenza con cui guardo il governo degli Stati Uniti ogni volta che tende la mano ai cubani. Vediamo un pò, perché devo torcere gli occhi quando Washington fa alcuni passi per alleggerire il blocco economico del nostro paese?

 

Lunedì, le agenzie di stampa mi hanno sorpreso con la notizia che il Dipartimento del Tesoro ha annunciato la flessibilizzazione della vendita di tecnologia per tre paesi: Iran, Sudan e Cuba. Le autorità degli Stati Uniti hanno autorizzato l'esportazione di servizi o programmi per accedere a internet.

 

Ma più leggo, meno capisco. La nota Reuters dice che la decisione prevede "deroghe alle sanzioni esistenti," per consentire alle società come Google e Microsoft di "esportare software libero per il mercato di massa". Ma se il software è libero, perché bisogna esportarlo?

 

Citando il Dipartimento del Tesoro, l'agenzia britannica aggiunge che "l'esenzione permetterà il download di programmi per la ricerca on line, l’uso di blog, e-mail, messaggerie istantanee, chat, social network, e condividere foto e filmati". Altre agenzie come la DPA, confermano che l'Ufficio di Controllo degli Attivi Stranieri (OFAC) del Dipartimento del Tesoro ha modificato le leggi che limitano il commercio con questi tre paesi per "aggiungere licenze generali  autorizzando l'esportazione di certi servizi personali di comunicazione via internet" così come "l'esportazione di software" per detti servizi.

 

Non so se il sottosegretario al Tesoro, Neal Wolin, sa che ha riconosciuto le colpe del suo paese, dicendo che la misura permetterà ai cubani di "comunicare tra loro e con il mondo esterno". Trionfalmente ha qualificato la questione come "un diritto base" nel quale ha espresso un "profondo impegno". Lo immagino con lo sguardo socchiuso, in gesto di pietà, al fare una simile dichiarazione. I cittadini di questi paesi potranno, ha detto "esercitare il diritto universale alla libertà di espressione e di informazione nella forma più ampia possibile".

 

Quasi mi rizzo di emozione con i commenti di Wolin, anche se continuo a non capire dove  egli suppone stiano i cattivi del film. Coloro che avevano chiuso alcune porte ai cubani per accedere alla comunicazione via internet? Chi ha deciso di aprirle? Chi stava limitando, allora, questo diritto umano?

 

Gli USA fa il passo, in verità, non per un impeto di buona volontà, ma con l'esplicita intenzione di trovare un modo per perforare, nel caso del mio paese, il nostro sistema socialista. La Rivoluzione lo infastidisce e questo è sufficiente per coloro che non hanno cessato di sentirsi padroni del mondo. "Come hanno dimostrato i recenti avvenimenti in Iran, le comunicazioni personali per Internet, come email, messaggerie istantanee e le reti sociali sono strumenti potenti" afferma la dichiarazione del Dipartimento del Tesoro.

 

Indipendentemente dalle intenzioni più o meno maligne dei vicini, credo che sia un passo positivo ... quasi positivo. Beh ... che potrebbe essere positivo.

 

In tutta questa storia Washington stecca o finge di steccare. Il  grande ostacolo di Cuba per accedere ad Internet non si trova realmente nei servizi e programmi per navigare nella rete delle reti. Benché Google si pone viziato con alcuni dei sui servizi, Cuba ha accesso a molte offerte, per la crescente alternativa di software open source e siti web di libero accesso.

 

La più grande barriera che abbiamo per navigare in Rete ed espandere questi servizi a Cuba è nel mare, nell’impossibilità di collegarsi con uno dei cavi di comunicazione sottomarini  che circondano la nostra isola e che, per essere nord americani, restano vietati per noi. Dobbiamo, quindi,  andare su un satellite, che oltre ad essere molto più costoso, ci garantisce una misera larghezza di banda - una velocità di 209 megabit in uscita e 379 megabit in entrata - molto al di sotto di quella che potremmo avere con un cavo sottomarino, come quello che attualmente s’installata tra Cuba e Venezuela.

 

Veramente Wolin non lo sa?