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Libertà per i Cinque, ORA!

 

Dichiarazione del Parlamento di Cuba per

denunciare la nuova ingiustizia contro René

González e chiamare alla solidarietà con i Cinque

 

12.08.11 - www.granma.cu

 

 

Lo scorso 7 ottobre è stato liberato dalla prigione di Marianna, nel nord della Florida, negli Stati Uniti, il combattente antiterrorista cubano René González Sehwerert, che ha scontato 13 lunghi anni d’ingiusta reclusione.

 

Dal suo arresto avvenuto nel settembre del 1998, René González Sehwerert con i suoi compagni Gerardo Hernández Nordelo, Ramón Labañino Salazar, Antonio Guerrero Rodríguez, e Fernando González Llort ha sofferto crudeli e degradanti condizioni di reclusione ed ha sopportato ogni genere di pressione e abuso, includendo la separazione dalle famiglie.

 

Tutto l’odio di cui sono stati vittime non è riuscito a scalfire le loro convinzioni e con singolare stoicismo e ammirabile rettitudine hanno mantenuto sempre una condotta esemplare come reclusi.

 

Questo degno e coraggioso atteggiamento dei nostri Cinque compagni che non hanno rinunciato ai loro principi in nessuna circostanza, assieme alle motivazioni di vendetta politica che hanno caratterizzato i processi giudiziari con i quali i Cinque sono stati condannati, ha portato la giudice Joan Lenard ad imporre una nuova ed ingiustificata condanna a Renè, respingendo lo scorso 16 settembre, una mozione per far sì che, uscendo di prigione, potesse ritornare a Cuba, nel seno della sua famiglia e tra il suo popolo.

 

La decisione della giudice, che reitera il requisito speciale e addizionale di “proibirgli, dopo l’uscita dal carcere, di associarsi e/o visitare luoghi specifici dove si sa che stanno e sono frequentati da individui o da gruppi tali come terroristi”, incluso nella sentenza e imposto su petizione specifica del Governo, è la prova inappellabile che i terroristi nemici di Cuba continuano a godere di totale impunità e dell’appoggio delle autorità nordamericane.

 

Per circa 50 anni le successive amministrazioni di questo paese hanno protetto il terrorismo contro Cuba ed hanno dato protezione ad individui e organizzazioni di terroristi nel loro stesso territorio. Lì vivono in completa normalità, con accesso prioritario nei media di diffusione e con totale impunità per organizzare e promuovere il terrorismo contro il nostro paese, i responsabili di tanta morte e tanto dolore.

 

Il solo riconoscimento di questa realtà da parte della giudice e del Governo, ratifica lo Stato di Necessità che ha obbligato a penetrare nei gruppi dei terroristi e dimostra che le severe sanzioni dei Cinque avevano l’obiettivo di proteggere i veri terroristi che, come Luis Posada Carriles, vivono tranquillamente in Florida.

 

Non ci sono dubbi che il governo degli Stati Uniti sa perfettamente che il fatto che René debba risiedere nel territorio di questo paese costituisce una seria minaccia per la sua vita e la sua integrità fisica. Le autorità nordamericane saranno responsabili di quello che potrà accadere.

 

La causa dei Cinque è sempre più conosciuta nel mondo.

 

Migliaia di uomini e donne di ogni latitudine e di tutti gli strati sociali si sono sommati alla lotta per la loro liberazione, includendo numerosi parlamentari e organi legislativi.

 

Ringraziamo tutte e tutti a nome dei Cinque e delle loro famiglie, vittime a loro volta dell’ ingiustizia e per l’appoggio dato per ottenere la loro libertà.

 

Non è stato e non è un cammino facile per l’opposizione del revanscismo, l’odio e la cecità che esiste negli Stati Uniti in relazione a Cuba, per non essere riusciti a piegare il nostro popolo. Inoltre si oppone luna ferrea censura di questo caso nei mezzi di comunicazione che solo in pochissime occasioni hanno fatto allusione a questa ingiustizia.

 

Crediamo fermamente che la solidarietà può tutto e che le cause giuste trionfano sempre sulla menzogna e l’ingiustizia.

 

Per questo chiamiamo tutti i Parlamenti e i membri di questi, le forze e i gruppi politici e sociali impegnati con la verità e la giustizia, tutte le donne e gli uomini degni del pianeta, ad esercitare tutta l’influenza per far sì che il presidente Obama faccia quello che deve fare: permettere il ritorno immediato di René in seno alla sua famiglia e porre in libertà i suoi quattro compagni di lotta e di prigionia.

 

Rendiamo possibile che tra tutti si faccia giustizia!

 

Commissione delle Relazioni Internazionali

Assemblea Nazionale del Potere Popolare

L’Avana, 11 ottobre del 2011

 

Nota dell’Assemblea Nazionale

del Potere Popolare

 

11.08.11 - www.granma.cu 

Il 1º agosto l’ Assemblea Nazionale ha denunciato il trattamento arbitrario di cui è vittima Gerardo Hernández Nordelo, al quale si ostacola o si impedisce l’accesso ai documenti legali relazionati con il suo caso.

 

Sono passati dieci giorni e la situazione è sempre la stessa.

 

Come sanno l autorità nordamericane, agli inizi della prossima settimana scade un termine decisivo nel processo del suo appello straordinario (Habeas Corpus).

 

Dobbiamo esigere ancora una volta che pongano fine immediatamente a questa situazione ingiusta ed illegale, e reclamiamo nuovamente la solidarietà di tutte le persone oneste.

 

Assemblea Nazionale del Potere Popolare

L’Avana, Agosto 11, 2011

 

Libertà per i Cinque, ORA!

 

Accordo dell'Assemblea

Nazionale sui Cinque

Si esige che le autorità nordamericane pongano fine immediatamente al trattamento ingiusto ed illegale contro Gerardo Hernández Nordelo

 

2.08.11 - www.granma.cu

 

 

L’estate per molti è tempo di vacanze, ma senza dubbio dobbiamo intensificare anche adesso un lavoro sistematico e conseguente per mettere in pratica gli accordi del VI Congresso del Partito e le decisioni di questa Assemblea e del Governo, per attualizzare e perfezionare. Ugualmente dobbiamo portare ad un livello superiore la lotta per la liberazione di Gerardo Hernández Nordelo, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René González.

 

È l’ora di moltiplicare senza riposo le azioni per demolire il muro di silenzio che permette a Washington di perpetuare l’ingiustizia.Foto: Jorge Luis González

Dobbiamo esigere che consegnino le informazioni che nascondono sulla congiura dei detti "giornalisti" di Miami, che calunniarono i nostri compagni e inoltre provocarono e minacciarono i membri del Tribunale, nonostante le proteste della stessa giudice; dobbiamo esigere che si mostrino le immagini del satellite tenute nascoste da 15 anni, sicuramente perchè celano la menzogna nordamericana sull’ubicazione dell’incidente del 24 febbraio del 1996.

 

Dobbiamo reclamare un’altra volta che i detti mezzi d’informazione eliminino la censura che hanno imposto al documento in cui Washington ammetteva, dieci anni fa, che le era impossibile sostenere la sua principale accusa contro Gerardo.

 

Le prossime settimane saranno decisive per la conclusione del processo di Habeas Corpus di Gerardo e com’è avvenuto in occasioni precedenti, lui affronta nuovi e gravi ostacoli che si aggregano alla sua difficilissima situazione carceraria e che costituiscono una chiara violazione dei suoi diritti e delle stesse norme nordamericane.

 

In questa tappa cruciale gli sono state create difficoltà addizionali per la comunicazione con i suoi avvocati e con i funzionari consolari cubani; hanno ristretto e impediscono l’accesso alla corrispondenza, anche quella di carattere legale relazionata al suo caso.

 

L’Assemblea Nazionale del Potere Popolare esige che le autorità nordamericane pongano fine immediatamente al trattamento ingiusto ed illegale contro Gerardo Hernández Nordelo e richiama alla più ampia solidarietà tutti i parlamentari e le persone oneste per conseguire la libertà dei Cinque patrioti cubani ed il loro ritorno, immediato e senza condizioni, in Patria.

 

Impegniamoci in questa lotta senza perdere un solo giorno!

Hasta la victoria, sempre!

 

 

L’Avana, 1º agosto del 2011

Assemblea Nazionale del Potere Popolare