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Il traduttore si scusa per gli errori 

Dichiarazione finale del VII Colloquio

 

Internazionale per la liberazione dei

 

Cinque Eroi e contro il terrorismo

 

23.11.11 -  www.granma.cu

 

Per la settima volta gli amici solidali di tutto il mondo si sono dati appuntamento al Colloquio di Holguin per discutere sulle esperienze e sul lavoro da svolgere al fine di continuare la battaglia per la verità, la giustizia e la libertà dei Cinque.

 

Dopo 13 anni di ingiusta reclusione dei nostri Cinque fratelli, la situazione rimane critica. René González ha appena scontato la sua pena il 7 ottobre scorso, ma invece di essere restituito a Cuba, ha ricevuto una nuova punizione: lo hanno costretto a restare sul suolo statunitense per altri tre anni in regime di libertà vigilata, senza poter ricevere la visita di sua moglie Olga Salanueva, alla quale sino ad oggi hanno sempre negato il diritto di vederlo, e lo espongono alla rappresaglia dei gruppi terroristici denunciati da René e dai suoi quattro fratelli, situazione che lo espone ancora a grossi rischi per la sua vita. Si aspetta ancora la risposta al ricorso sul Habeas Corpus presentato dalla difesa dei Cinque, ma siamo consapevoli dell'esaurimento delle vie legali.

 

La situazione di Gerardo Hernandez è ancora la più grave dei Cinque, condannato a due ergastoli più 15 anni di carcere, al quale vengono sistematicamente negate le visite dalla moglie Adriana Perez.

 

Le condanne di Ramón, Antonio e Fernando ammontano complessivamente a 70 anni di carcere.

 

Mentre gli antiterroristi continuano a rimanere ingiustamente imprigionati, Luis Posada Carriles responsabile della morte di migliaia di persone innocenti, è stato condotto ad un processo-farsa senza essere accusato di terrorismo; continua a ricevere dal governo degli Stati Uniti riprovevoli benefici e protezione, rilasciando dichiarazioni senza il minimo pentimento.

 

Rimane ancora senza risposta la richiesta di estradizione inoltrata già da sei anni dal governo della fraterna Repubblica Bolivariana del Venezuela.

 

L'impunità concessa dalla diverse amministrazioni nordamericane e l'ingiusta detenzione dei Cinque, mette a nudo la doppia morale del governo degli Stati Uniti in relazione alla sua falsa lotta contro il terrorismo.

 

Data la gravità di questa situazione, è necessario moltiplicare il lavoro e creare i meccanismi per articolare, coordinare e dare continuità, alle azioni che porteremo avanti per un migliore utilizzo dell'enorme energia e del duro lavoro svolto dai comitati di tutto il mondo.

 

Linee generali di lavoro

 

I 413 delegati provenienti da 50 paesi che hanno partecipato al VII Colloquio Internazionale per la Liberazione dei Cinque e contro il terrorismo invitano ad attuare quanto segue:

 

1- Intensificare le azioni in USA e in tutti gli altri paesi, realizzare una grande giornata di denuncia permanente e di mobilitazione in diversi settori, coinvolgendo avvocati, accademici, studenti, mezzi di comunicazione. Condividere ed estendere le esperienze positive, evidenziando il lavoro per la pace e contro il terrorismo.

In questo contesto, realizzare conferenze con gli intellettuali nordamericani e la Rete in Difesa dell'Umanità. Presentare documentari e filmati sul caso dei Cinque e del terrorismo contro Cuba, in spazi aperti, parchi e piazze. Disporre manifesti e cartelloni sui Cinque in luoghi pubblici. Eseguire dimostrazioni davanti alla Casa Bianca, il Dipartimento di Giustizia, la Corte Suprema o in altri luoghi di interesse pubblico con un'alta presenza di persone.

Insistere con i nostri governi affinchè conoscano ed affrontino il problema chiedendo agli Stati Uniti la liberazione dei Cinque. Promuovere l'incontro tra i congressisti e i loro omologhi degli altri paesi. Nel caso non possano recarsi a Washington si richiede l'invio scritto ai loro pari di petizione scritta per la liberazione dei Cinque.

Realizzare una campagna di invio massivo di lettere al Presidente Obama da tutto il mondo. Mobilitare le istituzioni religiose, statunitensi ed internazionali, per partecipare alle attività. Invitare altri gruppi che difendono le giuste cause come: Boricuas, Mumia, Peltier, Lynne Stewart, Jerico, per unire le forze nel chiedere la libertà per i prigionieri politici e denunciare il sistema legale nordamericano nel suo complesso.

Dichiarare l'8 giugno, per le giornate di denuncia e di mobilitazione permanente, "Anniversario dell'ingiusto verdetto sulla colpevolezza dei Cinque".

 

2- Aumentare le attività previste per il giorno "5 per i Cinque". Moltiplicare in quel giorno le azioni in tutto il mondo e la consegna alle ambasciate degli Stati Uniti di lettere che chiedono la liberazione dei Cinque. Mobilitarsi di fronte alle ambasciate degli Stati Uniti con sit-in, telefonate alla Casa Bianca, messaggi alle pagine web, invio di fax o telegrammi ad Obama.

 

3- Potenziare negli Stati Uniti la richiesta di rispetto per il diritto di visita per Olga Salanueva e Adriana Perez. Riprendere il lavoro realizzato dalla Commissione Internazionale per il diritto alle Visite Familiari.

 

4- Intensificare il lavoro con i parlamentari, sindacalisti, religiosi, movimenti sociali condividendolo con le controparti negli Stati Uniti.

 

5- Convocare i giovani di tutto il mondo per organizzare concerti in occasione della Giornata Internazionale della Solidarietà del 12 settembre (anniversario del loro arresto) e del 6 ottobre "Giornata delle vittime del terrorismo".

 

6- Richiedere a celebri artisti ed intellettuali il sostegno per la realizzazione di documentari, video e messaggi che reclamino la libertà dei Cinque.

 

7- Ampliare l'uso dei social network, twitter, facebook, blog e Internet per divulgare e denunciare il caso e sfruttare maggiormente le possibilità offerte dai mezzi alternativi.

 

8- Continuare a fare appello alla creatività e alla cultura per denunciare il caso, così come hanno magistralmente fatto i bambini cubani di La Colmenita con la loro eccellente opera teatrale "Abracadabra". Utilizzare i supporti digitali per riprodurre la grafica dei Cinque, il lavoro di Tony e le caricature di Gerardo per realizzare pubblicità e mostre.

 

9- Esigere lo smantellamento delle organizzazioni terroristiche con sede a Miami, il processo e la condanna degli assassini del nostro popolo.

 

10- Proseguire nel diffondere la serie le "Le Ragioni di Cuba" sul terrorismo e le azioni di destabilizzazione degli Stati Uniti contro Cuba e i nostri popoli.

La solidarietà internazionale e l'unità d'azione degli uomini e delle donne onesti del mondo, sarà la chiave per vincere questa colossale ingiustizia.

 

Per René, Gerardo, Ramón, Antonio e Fernando

Esigiamo: Libertà subito !

 

19.11.2011 - Holguin. Cuba

19 Novembre 2011

"Anno 53 della Rivoluzione"

 

 

“Nemmeno le condizioni più crudeli

potuto piegare la nostra volontà...”

 

23.11.11 -  www.granma.cu

 

“Nè le condizioni più crudeli, nè le decisioni più arbitrarie hanno potuto piegare la nostra volontà”, ha affermato Antonio Guerrero in un messaggio inviato al VII Colloquio Internazionale per la Liberazione dei Cinque Eroi cubani, ingiustamente reclusi negli Stati Uniti.

 

Il messaggio è stato letto da Maria Eugenia Guerriero, sorella di Tony, ai più di 500 delegati e invitati nazionali e stranieri che hanno partecipato all’incontro, appena terminato, che si svolge ogni anno nella città di Holguín.

 

“Ancora una volta vi convoca la lunga e dura lotta per la nostra liberazione”, precisa il documento, e sapervi riuniti generando nuove idee e unendo le forze, raddoppiate e rinforza la nostra volontà e il nostro ottimismo”.

 

“Sono passati già 13 anni di questa ingiusta prigionia, ma i nemici sanno che un principio giusto dal fondo di una grotta, può più di un esercito e che la battaglia è sempre della idee e contro il muro di silenzio. Di fronte alla complicità dei grandi madia di comunicazione, ha puntualizzato Antonio, dobbiamo innalzare la verità e la giustizia come un braccio colossale, sino a dove la menzogna e l’odio non le potranno raggiungere. La nostra unità irremovibile, la nostra amicizia infinita, il nostro amore puro ed eterno, va al di la di un’esigenza di libertà, perchè nel fondo quello che facciamo è lottare ogni giorno uniti per un mondo migliore di solidarietà, l’unica via per la sopravvivenza dell’umanità” ha segnalato ancora questo Eroe cubano nel suo messaggio scritto dalla prigione di Flores, in Colorado.

 

Cindy Sheehan presta la catenina di

suo figlio “sino a che i Cinque

torneranno a Cuba”

 

21.11.11 -  www.granma.cu info Radio Rebelde

 

La nota pacifista nordamericana Cindy Sheehan ha consegnato come prestito alle madri di Antonio Guerrero e Fernando González, due degli antiterroristi prigionieri negli Stati Uniti, la catenina che portava suo figlio morto in Iraq, ‘sino a che i cinque torneranno a Cuba’.

 

Nella manifestazione pubblica che ha chiuso la marcia internazionale di donne per la pace, per la libertà dei Cinque e contro il terrorismo e le guerre, a Holguín, Cindy Sheenan ha consegnato a Mirta Rodríguez, madre di Tony, e a Magali Llort, madre di Fernando, la catenina che portava al collo suo figlio, con un ciondolo d’oro.

 

“È il solo ricordo materiale che mi resta di mio figlio e lo voglio dare a voi, solamente con un limite... è un prestito e me la restituirete il giorno vicino in cui i vostri figli ritorneranno di nuovo alla Patria cubana”.

 

Con la presenza di migliaia di donne di Holguín, in rappresentazione di tutte le donne cubane e le partecipanti al VII Colloquio Internazionale per la scarcerazione immediata dei Cinque Eroi cubani, la marcia ha percorso tutta Avenida de los Libertadores, a est della città, sino a giungere alla Piazza Monumento che ricorda il Comandante Ernesto Che Guevara, dove si erano già riuniti migliaia di cittadini, bambini e bambine, maestri, operai, medici e infermiere, combattenti e le massime autorità della provincia, per partecipare in un importante concentrazione ad un’impattante cerimonia.

 

Basta alle ostilità

contro Cuba!

19.11.11 - Germán Veloz Placencia  www.granma.cu

 

Per inaugurare a Boca de Samá il complesso monumentale che rende omaggio alle vittime del terrorismo di Stato ed esigere la fine di questo flagello, sono giunti i delegati al VII Colloquio Internazionale per la Liberazione dei Cinque Eroi e contro il terrorismo. I delegati, all’unanimità, hanno reclamato che si elimini ogni tipo di ostilità contro Cuba.

 

Foto: Juan Pablo Carrreras“Questo paese fraterno soffre per l’incremento del terrorismo mediatico e dagli Stati Uniti si trasmettono settimanalmente più di 240 ore, attraverso emittenti radio, che cercano di danneggiare l’ideologia rivoluzionaria e chiamano alla disobbedienza civile”, ha denunciato il guatemalteco Percy Alvarado.

 

La nordamericana Mary-Alice Waters ha condannato l’uso crescente degli aerei senza piloti - i droni - da parte del governo del suo paese, nell’eliminazione di rivoluzionari importanti e di leader di nazioni, con il pretesto di promuovere la democrazia.

 

“Terrorismo è reprimere gli studenti che protestano contro la privatizzazione dell’insegnamento”, ha denunciato la cilena Fedora Lagos, sostenuta dal messicano Luis Alonso Barrios, che ha detto che nel suo paese si approfitta della lotta contro il narcotraffico per massacrare giovani e persone che si oppongono alle ingiustizie sociali.

 

In questo incontro pubblico erano presenti familiari dei Cinque Eroi e delle vittime di azioni di terrorismo; tra loro Josefa Portelles, madre de Ramón Sian, combattente ucciso durante la difesa dall’attacco mercenario a Boca de Samá nel 1971, che lasciò il triste saldo di due morti e vari feriti.

 

 

Denunciano interesse statunitense

per isolare gli antiterroristi cubani

 

 

Libertà per i Cinque cubani

Familiari dei Cinque antiterroristi cubani condannati a lunghe pene negli Stati Uniti hanno denunciato oggi l’interesse del Governo di questo paese per isolarli dai loro cari e dalla solidarietà mondiale.

 

La denuncia ha avuto luogo durante lo spazio radiotelevisivo Mesa Redonda sviluppato ad Holguin, città orientale a 750 chilometri de L’Avana, dove si sta svolgendo il VII Colloquio Internazionale per la libertà di Gerardo Hernandez, Ramon Labañino, Renè Gonzalez, Antonio Guerrero e Fernando Gonzalez.

 

Per Adriana Perez - sposa di Gerardo - il rifiuto del visto per visitare suo marito nella prigione costituisce una tortura psicologica avviata a debilitarlo.


“Continueremo a lottare per questo diritto fino a che sarà concesso, perché è un diritto che deve essere rispettato senza nessun condizionamento”.

 

Perez inoltre ha accusato Washington di tentare di nascondere il caso all’opinione pubblica globale, posizione che attribuì all’impegno per frenare la crescente solidarietà con coloro che sono stati arrestati nel 1998 dopo aver infiltrato i gruppi violenti che operano con impunità contro Cuba a Miami.

 

A proposito del bloqueo e della manipolazione mediatica intorno alla causa dei Cinque, la madre di Fernando Gonzalez, Magali Llort, ha ricordato il pagamento ai giornalisti di Miami affinché coi loro messaggi avessero influenza sul giudizio contro gli antiterroristi, processo denunciato per la sua parzialità ed altre irregolarità.

 

Secondo Llort, il Governo statunitense con la sua posizione solo riesce a dimostrare la sua paura davanti all’unità delle persone nel mondo per lottare per la libertà ed il ritorno a Cuba di Gerardo, Ramon, Renè, Antonio e Fernando.

 

I parenti dei Cinque assicurarono che a dispetto del tentativo di isolamento, crescono la solidarietà universale e la forza morale degli antiterroristi.

 

 

La condanna di Posada

al Colloquio di Hoguín

 

 

18.11.11 - Lianet Arias Sosa www.granma.cu

 

La condanna del terrorista Luis Posada Carriles ha centrato i dibattiti del VII Colloquio Internazionale por la liberazione dei Cinque cubani prigionieri degli Stati Uniti dal 1998.

 

Posada Carriles, autore intellettuale dell’esplosione di un aereo civile cubano nel 1976 e promotore di molte altre azioni criminali, è sempre libero nel territorio nordamericano, mentre Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero e Fernando González scontano condanne che comprendono un doppio ergastolo per aver informato sui piani criminali organizzati dai gruppi nemici di Cuba che radicano in Florida.

 

René González, che ha trascorso in carcere 15 anni, ora deve scontare altri tre anni in libertà vigilata a Miami.

 

Durante la seconda giornata del Colloquio, che ugualmente condanna il terrorismo, è stato realizzato un foro con la partecipazione di un ex agente cubano- Nella sessione d’apertura. Maria Eugenia Guerriero, sorella di Antonio, ha affermato che la situazione di René è una falsa e immorale libertà e che è il colmo dell’ingiustizia nel caso dei Cinque.

 

“La giudice ha inflitto questa condizione a René, chè è un cittadino nordamericano, ma un recluso, alla sua liberazione deve adattarsi e reincorporarsi alla società, e il governo nordamericano sa perfettamente che la famiglia di Renè non vive negli USA e quella non è la sua società”, ha detto ancora.

 

Il colloquio vede la partecipazione di 30 rappresentanti di 50 paesi e si svolge a 750 chilometri da L’Avana, nella città di Holguín.

 

Inizia il Colloquio Internazionale

per i Cinque

16.11.11 - Germán Veloz Placenciawww.granma.cu

 

L’esempio di René González che è uscito fermo dalla prigione e risoluto a continuare la battaglia per la liberazione dei suoi compagni, è stato esaltato da Martín Koppel, un nordamericano che partecipa al VII Colloquio Internazionale per la Liberazione dei Cinque ad Holguín, che durerà sino a sabato 19.

 

Koppel, integrante del Partito Socialista dei Lavoratori degli Stati Uniti è uno dei circa 300 delegati di 50 paesi presenti in questo incontro organizzato dall’ICAP, Istituto d’Amicizia con i Popoli, ha affermato che l’incontro continuerà a riunire forze per il ritorno dei Cinque in Patria.

 

La mancanza di volontà del governo nordamericano di porre fine all’ingiustizia, è stata illustrata con la libertà vigilata imposta a René González, al termine della sua condanna, scontata interamente.

 

Mary-Alice Waters, anche lei statunitense e presidentessa della casa editrice PathfinderPress che partecipa a questo appuntamento di carattere annuale dal 2005, condividerà diverse esperienze dal punto di vista della divulgazione del caso.

 

Tra le attività programmate per i prossimi giorni, c’è il dibattito intitolato “I popoli del mondo accusano Posada Carriles”, che si svolgerà il 17, per esigere un giudizio del responsabile del crimine di Barbados.

 

 

Trecento delegati di 41 nazioni al

Colloquio per i Cinque, a Holguín

 

15.11.11 - Alexei Padilla Herrera www.granma.cu

 

Membri di organizzazioni di solidarietà di tutto il mondo parteciperanno al VII Colloquio Internazionale per la Liberazione dei Cinque e contro il Terrorismo, che si svolgerà ad Holguín dal 16 al 19 novembre prossimi.

 

Kenia Serrano, presidentessa dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP), ha detto in una conferenza stampa che si aspettano almeno 300 delegati di 41 nazioni.

 

“Questo colloquio avrà uno speciale significato rispetto la situazione dei nostri Cinque fratelli ed in particolare quella di René, che deve trascorrere tre anni in libertà vigilata a Miami”, ha detto Kenia Serrano ed ha sottolineato che molti uomini e donne di buona volontà si sommano alla battaglia mondiale per ottenere la scarcerazione dei Cinque antiterroristi.

 

Dal Venezuela, la nazione più rappresentata, vengono le sorelle Esquivel, vittime delle azioni criminali del terrorista Posada Carriles, responsabile dell’esplosione in volo di un aereo civile della Cubana de Aviación nel cielo di Barbados, nel 1976.

 

Un’altra personalità che ha confermato la sua presenza è Ramsey Clerk, ex procuratore generale degli Stati Uniti, che era presente durante la farsa giudiziaria del processo a Posada Carriles, a El Paso, in Texas.

 

Graciela Ramírez, coordinatrice del Comitato Internazionale per la Liberazione dei Cinque, ha segnalato che il Colloquio è uno spazio per pianificare tutte le attività della solidarietà mondiale ed ha ricordato che tra i più positivi risultati dell’edizione dell’anno scorso, c’è stata la turné della compagnia di teatro infantile La Colmenita, realizzata in varie città degli USA.

 

José Prieto, direttore di America Latina dell’ ICAP, ha riferito l’incremento delle manifestazioni e dei picchetti di fronte agli uffici diplomatici statunitensi realizzati da vari collettivi solidali con l’Isola, ed ha confermato la presenza a Holguín di un gruppo di deputati che arrivano dal Brasile.

 

Parallelamente al Colloquio, le donne di Artemisa sfileranno in rappresentazione di tutta Cuba per esigere che gli Stati Uniti consegnino i visti a Olga Salanueva e ad Adriana Pérez, mogli di René González e Gerardo Hernández, rispettivamente, perchè li possano visitare.

 

A L’Avana, nell’Istituto Superiore Politecnico José Antonio Echeverría, si svolgerà, il 17 novembre, una Tribuna Aperta alla quale parteciperanno giovani stranieri che studiano nei centri d’Educazione Superiore di Cuba.

 

Nel forum per la liberazione dei Cinque cubani

 

ci sarà un ex procuratore degli USA

 

 

4.11.11 - www.cubadebate.cu

 

 

La città di Holguín riaprirà le porte dal 16 al 19 prossimi, per riunire circa 300 delegati di 41 paesi che scambieranno idee e opinioni attorno al reclamo di libertà per i Cinque antiterroristi cubani, ingiustamente reclusi da 13 anni negli Stati Uniti.

 

“La maggioranza dei partecipanti a questa 7ª edizione del Colloquio Internazionale per la liberazione dei Cinque e contro il terrorismo, riflette le dimensioni mondiali che ha il movimento di solidarietà con la causa di René, Ramón, Gerardo, Antonio e Fernando, ed esprime la forza di questi gruppi e della lotta per la libertà definitiva di questi uomini”, ha affermato Kenia Serrano Puig, presidentessa del Istituto cubano di Amicizia con i Popoli, ICAP.

 

In un incontro con la stampa, Kenia ha parlato delle attività che si svolgeranno durante l’incontro, tra le quali va segnalato un Foro Interattivo in Internet, per il quale già si convoca dalla pagina web dell’incontro e dai media digitali dell’ICAP.

 

Inoltre si svolgeranno una marcia di donne per le strade della città, il dibattito ‘I popoli del mondo accusano Posada Carriles’, nel quale le vittime delle atrocità di questo terrorista, a Cuba e in Venezuela, esporranno le loro testimonianze ed esigeranno la sua reclusione definitiva, ha dettagliato Kenia.

 

L’innoctro annuale a Holguín fa parte della giornata permanente per la liberazione dei Cinque e contro il terrorismo, nella quale sono implicate sempre più forze politiche, parlamenti, capi di Stato, figure religiose e persone oneste nel mondo.

 

Tra i partecipanti a questa edizione ci sono l’ex procuratore generale degli Stati Uniti Ramsey Clark, Alicia Jrapko, coordinatrice del Comitato Internazionale por la Liberazione dei Cinque negli Stati Uniti.