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Libertà per i Cinque, ORA!


Stampa USA censura

il caso dei Cinque

 

24.06.11 - www.granma.cu

 

 

Washington, 23 giugno -   Il Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque, ha esemplificato la censura sul caso degli antiterroristi cubani nei media della stampa negli Stati Uniti.

 

Una reporter della catena televisiva CNN si é interessata per coprire l'esposizione "Humor dall’internamento", di Gerardo Hernandez, e si è concertato "un appuntamento per un’intervista" afferma il gruppo in un comunicato citato da PL.

 

Come concordato, l’incontro si è tenuto il 3 giugno nella galleria SPARC, una antica prigione nella città di Venice, dove è stata realizzata una intervista in spagnolo ed in inglese ai membri del Comitato e a Debra Padilla, direttore esecutivo della SPARC.

 

"Noi non sappiamo se il giornalista era a conoscenza del caso dei Cinque cubani, ma tre ore dopo l'intervista sì che abbiamo saputo che era informata che Gerardo è un caricaturista di grande talento" e che "come i suoi quattro fratelli di causa" è in carcere per difendere il suo paese contro il terrorismo.

 

La giornalista non ha potuto rispondere quando sarebbe stato messo in onda di lavoro ed ha spiegato che sicuramente avrebbe cercato qualcuno con un "punto di vista" diverso per "bilanciare la notizia".

 

Negli Stati Uniti questo concetto è un mito, perchè i media della corporazione mostrano sempre una parte della storia, cioè lo stesso punto di vista, ma come dice sempre uno dei Cinque ‘è meglio una cattiva copertura che nessuna copertura’.

 

La nostra sorpresa è cresciuta quando abbiamo saputo che il segmento della notizia bilanciata sarebbe andato in onda in un programma della CNN in spagnolo, chiamato “Encuentro”, mercoledì 15 giugno alle 14.00.

 

Contenti, abbiamo avvisato gli amici perchè si sintonizzassero e potessero vedere con i propri occhi che finalmente la CNN, dopo 13 anni di silenzio, aveva deciso di coprire il caso dei Cinque.

 

Purtroppo non è successo.

 

La miglior risposta che abbiamo ottenuto è stato che un esecutivo aveva deciso di non mostrare l’intervista.

 

Tante volte sentiamo dire che gli Stati Uniti sono un paese libero, con pieno diritto alla libertà d’espressione per tutti i suoi cittadini.

 

Le persone che occupano posti dirigenti nei grandi media di comunicazione probabilmente sono persone che credono fermamente in questo concetto: perlomeno dovrebbe essere così.

 

Ci piacerebbe chiedere loro: dove finisce la libertà di stampa quando si tratta di coprire il caso dei 5 cubani?