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Nuestra America - Ecuador

 

Il Presidente Correa accusa il Banco

Mondiale della crisi planetaria

 

14.10.11 - Pedro Rioseco www.granma.cu

 

Nel suo rendiconto del sabato, il presidente Rafael Correa ha detto che in funzione dei grandi interessi bancari e finanziari del capitale speculativo, il Banco Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale sono i colpevoli del disastro planetario, per aver imposto il neoliberismo in América Latina, che ha distrutto le economie.

 

Queste istituzioni hanno imposto il neoliberismo in America Latina e i suoi programmi di aggiustamento, solo per farci pagare il debito estero.

 

Informando sul recentemente concluso Vertice Ispanoamericano di Asunción, in Paraguay, Correa ha considerato che queste riunioni vanno dosate per renderle più efficienti.

 

“Se si vogliono cambiare le cose, ha segnalato, si deve cambiare il meccanismo del dialogo e presto i nostri popoli reclameranno con noi, perchè stiamo in tanti Vertici dove si mettono a ‘dar cattedra’ la burocrazia e la tecnocrazia, mentre loro si trovano in tanti abissi”.

 

“Questo è uno dei grandi errori dell’America Latina, ha segnalato ancora, eredità imposta dal neoliberismo quando le decisioni non le adottavano gli uomini politici con una visione integrale legittimata nelle urne, ma burocrati molte volte senza patria e tecnocrati”.

 

Correa ha risaltato il controsenso che la OCDE, l’organizzazione dei paesi più ricchi del mondo, vada a dare lezioni d’economia e di sviluppo, quando non hanno mai ascoltato quello che pensano i paesi latino americani.

 

“Il rappresentante della OCDE, ha sottolineato Correa, ha mescolato economia con ideologia, perchè dicendo che l’America Latina deve smetterla con il protezionismo e passare al libero commercio, già non parla di tecnica, ma di ideologia.

 

Ideologia, ha insistito, che non avevano mai praticato prima i paesi della OCDE, che sono stati i più protezionisti e adesso sono i campioni mondiali in concorrenza, e chiedono a tutto il mondo il libero commercio, perchè sanno che vanno a guadagnare, e noi a perdere.

 

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato dare la parola in questo vertice alla rappresentante del Banco Mondiale, perchè noi presidenti non siamo andati ad Asunción per ascoltare la burocrazia internazionale.