Il presidente boliviano, Evo Morales, ha affermato che la Rivoluzione democratica e culturale iniziata nel 2006 è un processo irreversibile, e lo ha dimostrato l’enorme concentrazione popolare a suo favore, ha indicato PL.

Nella centrale piazza Villarruel, a La Paz, Morales ha dichiarato che le attuali trasformazioni politiche, sociali ed economiche le difenderà il popolo in qualsiasi circostanza ed ha ricordato che prima le politiche, i progetti ed i programmi venivano dall’ estero ed erano imposti da organismi internazionali, ma adesso, con voce propria, i boliviani mostrano al mondo strategie, come gli aiuti economici ai settori emarginati, tra i quali gli anziani e gli scolari.

A proposito della marcia indigena che protesta per la costruzione di una via che unirà le località di Villa Tunari (Cochabamba) e San Ignacio de Moxos (Beni), il Capo dello Stato ha affermato che certi settori non accettano i cambi in Bolivia e stanno utilizzando dirigenti operai e indigeni per aggredire questo processo.

Evo ha chiesto loro di non divenire uno strumento del capitalismo e del neo liberismo.

In questo senso ha annunciato che nel mese di dicembre si dibatterà una nuova agenda di sviluppo nazionale con tutti i settori sociali, ha precisato Telesur.