HOME AMERICA LATINA

 

 

 

 

 

 

 

 

Nuestra America - Honduras

 

Conclusa la Giornata di

solidarietà con l’Honduras

 

 

29.06.11 - Diony Sanabia Abadia www.granma.cu

 

La Giornata di solidarietà con l’Honduras si è conclusa a due anni dal colpo di statto militare contro il legittimo governo del presidente José Manuel Zelaya e l’inizio di una tappa di incertezza in questa nazione.

 

Il dibattito ‘Honduras: La resistenza di un popolo' e un concerto di cantautori cubani e venezuelani, con il gruppo Moncada, hanno messo il punto finale all’iniziativa, con sede nella Casa Culturale dell’ALBA (Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra América), la Giornata è stata convocata dal Centro Memoriale Martin Luther King, Jr, di Cuba.

 

Sognamo con una nazione differente, dove i nostri connazionali crescano e si sviluppino nella loro terra natale ha detto l’honduregno David Carranza, che ha sottolineato il lavoro del Fronte Nazionale di Resistenza Nazionale.

 

“Questo è il momento della vera lotta, la gente crede di più nell’Honduras e pensa in modo differente”, ha dichiarato il giovane in un breve dialogo con Prensa Latina dopo la proiezione del documentario ‘Semillas de Libertad’, della regista brasiliana Claudia Jardim.

 

Vari interventi hanno sottolineato la forza dei popoli uniti attorno agli ideali giusti e l’esempio degli honduregni per l’America Latina e il mondo.

 

“Il colpo contro Zelaya non è stato casuale e dietro a questo c’era il governo degli Stati Uniti, sempre contrario a chi s’oppone alla politica capitalista. Vogliamo che l’Honduras recupera la liberta e i diritti umani e sia felice con il suo processo di costruzione, d’inclusione di tutti”, ha detto a PL, Llaniska Lugo, del riferito centro cubano.

 

“È già tempo che smettano le scomparse dei contadini, non vogliamo più i giovani silenziati e le donne violentate in una nazione che continua a cercare il suo cammino differente, a beneficio della maggioranza.

 

 

Giornata Continentale di

 Solidarietà con l’Honduras

 

23.06.11 - da www.copinh.org traduzione a cura di Adelina Bottero www.resistenze.org

 

La Speranza, Intibucá, 18 giugno 2011


Movimenti sociali
Organizzazioni Popolari
Reti, campagne, comitati di solidarietà


Compagne e compagni di ogni dove: Da questo luogo denominato La Esperanza, territorio storico di lotta indigena, da questa terra dell’Honduras, uno dei cuori di resistenza in quest’ora latinoamericana di emancipazione popolare, vi scriviamo con coraggio, convinzione ed allegria per convocarvi alla lotta collettiva contro la militarizzazione e l'interventismo.

Il 26, 27 e 28 giugno noi movimenti sociali, popolari ed indigeni abbiamo concordato di realizzare la Giornata Continentale di Solidarietà con l’Honduras, popolo che a partire dal colpo di stato dell'anno 2009, è diventato laboratorio di occupazione, militarizzazione, criminalizazzione e repressione contro tutta la popolazione, in particolare quella che lotta e si mantiene in ribellione contro il golpismo internazionale.

La situazione dell’Honduras è aggravata dall’avvenuta legalizzazione del colpo di stato presso istanze internazionali, che ha dato ossigeno ai golpisti ed appoggiato un discorso di riconciliazione, mere bugiarde ed ipocrite parole per occultare la violenza sistematica con cui sono aggrediti uomini e donne honduregne quotidianamente.

Gli assi portanti di questa giornata vertono su:

- Esigere la chiusura delle basi militari straniere e denunciare che le basi militari nordamericane hanno appoggiato il golpe e hanno esteso l’occupazione del paese per perpetuare il saccheggio e la dominazione.


- Fermare la militarizzazione e repressione contro il popolo honduregno da parte delle forze armate nazionali e paramilitari, per cui proponiamo l'eliminazione totale di tutto l'apparato e di tutta l'industria militare.


- Porre fine alla criminalizzazione delle lotte sociali e alle gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani.


- Chiedere il processo e la punizione per i golpisti, che fanno tuttora parte delle strutture di potere del paese, responsabili dell'assassinio e repressione brutale contro il popolo honduregno


- Contribuire allo smantellamento della cultura della militarizzazione, come forma di dominazione patriarcale, razzista e neoliberista in ogni ambito della vita quotidiana per tutti quanti.

V’invitiamo a realizzare azioni di fronte ad ambasciate e consolati honduregni e/o ambasciate straniere, organizzare dibattiti, tournée, attività culturali di strada, fare interventi attraverso i mezzi d’informazione e realizzare ogni tipo d’iniziative autonome e creative per far conoscere la grave situazione di violazione dei diritti umani in Honduras, denunciare l'assassinio e criminalizzazione della resistenza honduregna, l'occupazione imperialista del paese con velleità di controllo emisferico ed a riaffermare il rifiuto dei colpi di stato militari ovunque siano.

Con la fermezza, speranza e convinzione che ci mantiene in quest’Honduras degno e ribelle, vi esortiamo ad organizzarvi, mobilitarvi e ad incontrarci nello spirito comune della lotta per la vita giusta, solidale e felice per tutte e tutti.

COPINH, OFRANEH, Artisti in Resistenza, MUCA, Insurrezione Autonoma, ERIC, COFADEH

Campagna America Latina e Caraibi, una Regione di Pace:

Fuori le Basi Militari Straniere.

Per informazioni aggiornate sulla situazione dei diritti umani in Honduras v’invitiamo a consultare le pagine:


www.cofadeh.org
www.comisiondeverdadhonduras.org/ www.defensoresenlinea.com/cms/
www.cidh.oas.org/countryrep/Honduras09sp/Indice.htm
www.cidh.org/countryrep/Honduras10sp/Honduras10.Cap.I.htm



Consiglio Civico di Organizzazioni Popolari

ed Indigene dell’Honduras COPINH

 


La Esperanza, Intibucá, 15 giugno 2011


Solidarietà con l’avvocato Enrique Flores Lanza Dinnanzi alla violazione dell'Accordo di Cartagena da parte del regime prosecutore del colpo di stato, che mantiene intatte le strutture del potere golpista, ed ha emesso l’ordine degli arresti domiciliari contro l’avvocato Enrique Flores Lanza, ex ministro della presidenza del Governo presieduto per l'ex presidente Manuel Zelaya Rosales, diramiamo il seguente comunicato:

1. Siamo solidali con l'avvocato Enrique Flores Lanza, membro della commissione politica del F.N.R.P. Egli è vittima della persecuzione politica dei golpisti, che ancora una volta violano l'Accordo di Cartagena, decretando gli arresti domiciliari ed imponendogli una cauzione di 27 milioni di lempiras, da pagarsi entro un mese al massimo, in modo da violare totalmente la sua libertà.


2. L'avvocato Enrique Flores Lanza è rientrato nel paese insieme ad altri perseguitati politici, in seguito alla firma dell'Accordo di Cartagena. I golpisti però lo hanno rotto, come c’era da aspettarsi, continuando la persecuzione politica a partire dal potere giudiziario, che è parte dell’immutata istituzionalità golpista che regna e governa in Honduras.


3. Dal momento che i golpisti hanno già raggiunto l'obiettivo di reincorporare l’Honduras nell'O.E.A, non li sfiora nemmeno che continui la persecuzione contro gli esiliati che si sono fidati del menzionato accordo.


4. COPINH mette in allerta il popolo honduregno e la comunità internazionale sul perpetrarsi della repressione contro la popolazione nel paese, e si rammarica profondamente che i golpisti abbiano sorpreso molti organismi e molte persone con le loro mosse da impostori.


5. Allertiamo gli esiliati che sono tornati in patria a prendere misure a fronte della persecuzione politica del regime golpista e a denunciare ogni atto repressivo.


6. Esigiamo che cessi la persecuzione politica del regime contro l'avvocato Enrique Flores Lanza e tutte le persone rientrate credendo che i golpisti al potere avrebbero rispettato l'Accordo di Cartagena.


Con la forza ancestrale di Lempira, Iselaca, Mota ed Etempica si alzano le nostre voci piene di vita, giustizia, dignità, libertà e pace.

 

da www.copinh.org/leer.php/2780945