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Nuestra America - Cile

 

 

“State dando una lezione di dignità” ha detto

Eduardo Galeano agli studenti cileni

 

9.08.2011 -  www.granma.cu (El dinamo)

 

 

29 giorni di sciopero della fame degli studenti cileni
Ora inizia anche lo sciopero della sete.

 

16.08 -Tre studenti cileni in sciopero della fame da 29 giorni, nella cornice delle proteste studentesche per una migliore educazione, hanno detto che smetteranno anche di bere per far sì che il governo li ascolti.

“Da oggi faremo uno sciopero secco progressivo”, ha detto alla stampa Gloria Negrete, presidentessa del Centro degli Alunni del Liceo Tecnico Professionale A 131, della località di Buin, a 35 chilometri a sud di Santiago.

Otto alunni di questa scuola sono stati i primi ad iniziare lo sciopero della fame, per dare forza alle domande di un’educazione pubblica gratuita e di qualità e a loro si sono sommati altri trenta studenti medi di altre scuole di Santiago.

Alcuni dei giovanissimi scioperanti – hanno un’età media tra 14 e 17 anni- hanno presentato gravi problemi di salute e sono stati ricoverati in ospedale: ora dovranno subire trattamenti per mesi Freddy Fuentes, portavoce dell’organizzazione, al termine di un’assemblea svolta a Copiapó (nel nord) ha incitato a sommarsi allo sciopero nazionale indetto per giovedì 18 dalle federazioni universitarie.

Anche se è stato valutato positivamente l’invito del Parlamento, gli universitari lo respingono perchè sostengono che: “Il governo deve prima pronunciarsi ed offrire garanzie nelle materie che sono di sua esclusiva facoltà, e che rispondono in forma diretta ai punti che abbiamo segnalato come fondamenti per il nostro movimento”, è stato segnalato in un comunicato.

Il presidente Sebastián Piñera ha citato per domani mercoledì 17 senatori e deputati della coalizione al governo, per valutare vari progetti di riforma educativa che lui vuole inviare al Parlamento dopo il rifiuto degli universitari al dialogo e la convocazione di un nuovo sciopero nazionale.

“Voglio inviare un abbraccio di molte braccia ai giovani che ci stanno dando, a tutti, una lezione di dignità democratica dalle strade del Cile. Loro, gli indignati, dimostrano che un altro paese è possibile, erede di Balmaceda e di Allende, e che il Cile non termina con le frontiere tracciate dai rassegnati e dagli indegni.

Perchè si tratta di questo alla finee al principio: lottando per l’educazione, i giovani educano tutti gli altri. Questa protesta insegna. Io dico loro mille grazie e auguro tutta la fortuna per una cosi bella avventura”.

Con questo messaggio, lo scrittore uruguaiano Eduardo Galeano, autore di Las venas abiertas de América Latina, ha espresso il suo sostegno al movimento studentesco cileno.

Il saluto è giunto attraverso l’Associazione Generale degli Autori dell’Uruguay (Agadu), dopo che la giornalista e studentessa – post laurea- Valeria Osorio, aveva inviato una lettera dettagliando le motivazioni, lo stato e i distinti problemi della causa.

“So che per gli studenti del mio paese – universo nel quale io m’includo - una sola parola di stimolo di gente che analizza costantemente la realtà latino americana, potrebbe rinnovare le energie, la forza e la speranza che si perdono, un giorno dopo l’altro vedendo che una causa tanto nobile e significativa, non solo per loro, ma per le future generazioni, non riceve risposta”, aveva scritto la studentessa nella sua lettera allo scrittore.