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Nuestra America - Cile

 

Il più grande saccheggio della storia

del Cile: il saccheggio del rame!

 
Condanniamo il saccheggio!
 

Tra il 1995 e il 2003 sono stati estratti circa 30 milioni di tonnellate di rame, un'estorsione equivalente a 260.000.000.000 (260 miliardi di dollari). Senza pagare un solo dollaro di imposte sul reddito al Cile.

 

 

21/10/2011 Julián Alcayaga economista da www.defensadelcobre.cl/?q=node/920 www.resistenze.org
 

 

Con molto clamore il ministro dell'Interno Sig. Hinzpeter, ha annunciato un disegno di legge contro il saccheggio del rame, per condannare a lunghe pene detentive tutti i responsabili. Questo mi rallegra perché finalmente finisce, ho pensato ingenuamente, il più grande dei saccheggi che esiste in Cile, quello del rame. Nel nostro paese sono molti i saccheggi che si perpetuano quotidianamente: le commissioni e gli interessi sulle carte di credito, le tasse universitarie, i piani Isapres [piani privati per la salute, ndt], le bollette dell'energia elettrica, dell'acqua, del telefono, della banda larga, la quotazione addizionale delle AFP (fondi pensione ndt) e decine di altri saccheggi consentiti da questo sistema. Ma in tutta la Storia del nostro paese non è mai esistito un saccheggio più colossale di quello che è successo col rame in questi ultimi 30 anni. Vediamo.

Nel 2003, l'agenzia delle entrate del paese ha dimostrato al Senato che 9 delle 10 più grandi compagnie minerarie straniere non aveva pagato nemmeno un centesimo di imposte sui redditi tra il 1995 e il 2003. Non un solo dollaro. Nada. Nothing. Rien du tout. Nichts. In quegli anni si estrassero circa 30 milioni di tonnellate di rame, che ai prezzi attuali rappresentano un vero e proprio saccheggio, 260 miliardi (260 miliardi di dollari). Senza pagare un solo dollaro di imposta sul reddito al Cile. Chi può immaginare un sacco della cuccagna più grande di questo? Grazie a Hinzpeter e a Dio, questo tipo di saccheggio sta per terminare perché i responsabili andranno in prigione.

Soprattutto perché le multinazionali minerarie non depredano più solo il rame che sfruttano nelle miniere, ma anche quello che produce Codelco, impresa nazionale che dirigono dall'anno scorso, grazie all'arrivo di Piñera a La Moneda e alla nuova legge sulla composizione dell'organico di Codelco, promulgata da Bachelet nel novembre 2009, pochi mesi prima di lasciare il potere.

In virtù di quella legge, Piñera ha potuto nominare gli alti dirigenti delle multinazionali minerarie a capo di Codelco, dall'amministratore delegato e tutti i vice presidenti e persino ai dirigenti e al consiglio d'amministrazione. Con questi delegati in commissione, gli utili dal rame spariscono da Codelco.

Se analizziamo i risultati di Codelco per l'anno 2010, notiamo che le entrate dichiarate nell'esercizio sono inferiori di circa 4 miliardi di dollari di quello che dovrebbero essere in riferimento alla produzione, ai prezzi del rame e dei suoi sottoprodotti. In che tasche sono passati i 4 miliardi di dollari? Cercheremo seguirne le tracce.

Nel Rapporto del 2010 si osservano perdite nei mercati dei futures di 42 miliardi di dollari. Si tratta dei medesimi mercati nei quali Juan Pablo Dávila ha perso 170 milioni nel 1994, ragione per la quale andò a finire in carcere. Ora si perde una somma sei volte superiore e ancora nessuno è perseguito. A meno che grazie ad Hinzpeter i responsabili di questa rapina siano imprigionati.

Ma manca ancora molto per spiegare i 3 miliardi di dollari di minor ricavi del 2010. Una risposta di Cochilco (Commissione cilena del rame, ndt) sulle vendite dei prodotti di Codelco fornisce una pista per comprendere il calo notevole delle vendite della società mineraria nazionale. Nel 2006, le vendite di oro, argento, molibdeno e acido solforico sono state di 3.118 milioni di dollari e nel 2008 sono salite a 3.421 milioni di dollari. Tuttavia, inspiegabilmente, nel 2010 le vendite sono solo di 1.351 milioni di dollari, anche se la produzione è aumentata in media del 40% ed i prezzi di oro e argento sono saliti oltre il 100% in relazione all'anno 2006 e più del 50% rispetto all'anno 2008. Prendendo in considerazione l'aumento dei prezzi e della produzione, la vendita di questi sottoprodotti doveva superare i 4 miliardi di dollari nel 2010, ben al di sopra dei 1.351 milioni riportati da Cochilco.

Qualcuno sta comprando questi sottoprodotti a prezzi molto inferiori al mercato, ricevendo indebiti profitti, ricorrendo al vecchio trucco della sottofatturazione. Resta da scoprire chi sono i beneficiari. Lasciamo a Hinzpeter, il nemico dei saccheggiatori, il compito di scoprirli. E per aiutarlo, ricordiamo che l'intero staff di Codelco ha lavorato per oltre 20 anni al servizio delle compagnie minerarie che hanno saccheggiato il nostro paese. Con questa pista il compito per Hinzpeter sarà facile.

Ma questa settimana è stato portato a termine un altro"magnifico" negoziato fatto da Codelco: l'acquisto del 49% della miniera La Disputada per 6.750 milioni di dollari.

Nel 2003 la Anglo American ha acquistato La Disputada dalla Exxon per 1.300 milioni di dollari e ha ricevuto un ritorno di 700 milioni di dollari da parte dello Stato per perdite fiscali accumulate. Di conseguenza, il costo di acquisto de La Disputada è stato solo di 600 milioni di dollari. All'epoca Codelco avrebbe potuto esercitare un'opzione di acquisto del 49% per la cifra di 650 milioni. Oggi Codelco, guidata da ex dirigenti di Anglo American acquista il 49% di tale società per 6.750 milioni di dollari, denaro che chiederà in prestito alla giapponese Mitsui, impresa per la quale hanno lavorato anche i due principali dirigenti di Codelco.

Questo non è saccheggio, è un'estorsione. Acquistare una quota del 49% del capitale di questa impresa non ha assolutamente nessun senso, perché con quella partecipazione Codelco non potrà decidere niente, come già succede a El Abra, dove Codelco possiede anche il 49% del patrimonio netto e conta meno di "un gregge di capre".

Si tratta di un furto, perché i signori Diego Hernandez e Thomas Keller, gestori di questa operazione, trasferiscono 6.750 milioni di dollari al loro ex datore di lavoro, Anglo American, con denaro prestato da un altro ex datore di lavoro, Mitsui. Il tutto senza alcun beneficio per Codelco.

Confidiamo che con la legge contro il saccheggio del Ministro Hinzpeter, il grande saccheggio di rame finirà.

 

Commissione Nazionale Educazione PC CILE - http://educacion.pcchile.cl  www.resistenze.org

di Julián Alcayaga O. Economista  - www.defensadelcobre.cl 19/10/2011

 

Codelco ha annunciato il più grande

saccheggio della sua storia

 

"La Disputada", ora "Anglo Amaerican Sur" o "Miniera Los Bronces", fu acquistata da Enami nel 1971 ad un minerario francese. Nel 1979 fu venduta a Exxon per 90 milioni di dollari. La Exxon ha sfruttato la miniera per 24 anni dichiarando di aver riportato sempre e solo perdite e quindi non ha mai pagato un centesimo di imposte allo Stato cileno. Tuttavia, questa impresa sempre in perdita, nel 2003 è stata venduta a Anglo American per 1.300 milioni di dollari, ricevendo un sostegno di 700 milioni di dollari da parte del Fisco cileno per le perdite fiscali accumulate, quindi, al costo effettivo di acquisto per Anglo American di soli 600 milioni di dollari.

A quel tempo, Codelco attraverso Enami poteva rendere effettiva l'opzione di acquisto del 49% di La Disputada per 650 milioni di dollari, ma il Presidente Lagos optò per non farlo. Oggi apprendiamo con stupore che Codelco è disposto a pagare circa 7 miliardi di dollari per una quota del 49% del capitale di quell'impresa e per potere effettuare detto acquisto, riceverà un prestito dalla giapponese Mitsui per 6.750 milioni di dollari, prestito assolutamente ingiustificato, quando sabbiamo che il Cile dispone di 3 o 4 volte quella somma investita a perdere negli Stati Uniti. Si tratta di un vero e proprio saccheggio, dato che l'acquisto di una quota del 49% in tale società non ha assolutamente alcun senso economico per Codelco, tanto meno finanziario, perché con il 49% del capitale non può avere alcuna incidenza nella gestione del sito, come è il caso da 15 anni a El Abra, dove Codelco ha anche il 49% del capitale ed ha meno importanza di un branco di capre nella gestione della società. Acquistare il 49% di Anglo American Sur è il più grande saccheggio nella storia della Codelco, ma soprattutto il più grande saccheggio delle casse dello Stato.

E' impossibile trovare una ragione abbastanza coerente per questo acquisto. Forse la spiegazione viene dal seguente fatto. Tanto l'amministratore delegato della Codelco, il signor Diego Hernandez, quanto il Vice Presidente delle Strategie e Finanze, Thomas Keller, principali artefici del negoziato, sono ex dipendenti della Anglo American, forse solo in temporaneo distaccato alla Codelco con il compito di trasferire 7 miliardi di dollari a Anglo American, senza alcun beneficio per Codelco e per il paese. Soprattutto in considerazione che nulla si dice rispetto agli anni rimanenti di sfruttamento della miniera. Tanto è sporco questo negoziato, che la vergogna era dipinta sul viso del Ministro delle Finanze e del settore minerario, mentre cercava di spiegare, l'inspiegabile acquisto.

Questo saccheggio è ancora più vergognoso alla luce del fatto che Pinochet lasciò vigente nella Costituzione del 1980 la Riforma Costituzionale della Nazionalizzazione del Settore minerario, approvata all'unanimità dal Congresso Nazionale dell'11 luglio del 1971, nazionalizzazione che dice: "Di conseguenza, una volta che la riforma sarà entrata in vigore, rimarrà ipso jure nazionalizzata questa ricchezza mineraria basilare del paese e si potrà prendere possesso materiale immediato degli stabilimenti ". Anglo American Sur è una società mineraria di grandi dimensioni, che potrebbe ipso jure essere nazionalizzata se solo ci fosse un presidente con il coraggio e l'intelligenza degne di un presidente del Cile, attraverso un semplice decreto esecutivo.

Perché questo è il saccheggio più vergognoso, dato che in virtù della Costituzione non deve pagarsi nessuna indennità per la nazionalizzazione dei giacimenti minerari, ma solo risarcire l'installazione o l'attivazione dell'impresa, per una cifra che in nessun caso può superare il miliardo di dollari. Il fatto che la Costituzione permetta la nazionalizzazione di questo sito costituisce la prova lampante che pagare, attraverso l'indebitamento, 7 miliardi di dollari per il 49% della Anglo American Sur, è il più colossale saccheggio della Codelco e delle casse del Tesoro che mai si sia immaginato. Questo nauseante negoziato può essere spiegato solo perché l'esecutivo della Codelco, che regala 7 miliardi ad Anglo American, cioè i signori Thomas Keller e Diego Hernandez, sono stati per molti anni, alti dirigenti di Anglo American.

Ma che guadagna il Presidente Piñera con questo negoziato?