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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

Il Ministero degli Esteri del Venezuela respinge le

accuse degli USA contro funzionari venezuelani

 

9 settembre 2011 - Sinay Céspedes Moreno www.granma.cu

 

Il ministro degli Esteri del Venezuela, Nicolás Maduro, ha respinto con sdegno, da Caracas, una comunicazione proveniente dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, che accusa funzionari del Venezuela d’essere presunti narcotrafficanti.

 

Il ministro Maduro ha sostenuto che l’accusa abusiva proviene da un governo che pretende di ergersi a poliziotto del mondo, mentre si beneficia con il traffico illegale delle droghe.

 

Maduro ha specificato che l’azione degli USA danneggia funzionari onesti, tra i quali ci sono deputati, generali e dirigenti politici.

 

“A Washington manca la morale per vincolare e accusare qualsiasi cittadino per il delitto di narcotraffico, perchè gli Stati Uniti sono i principali consumatori di stupefacenti a livello mondiale. Gli USA sono il territorio in cui si produce la maggior quantità di marijuana del mondo e lì sono stati create varietà transgeniche di questa droga, che sono molto nocive e provocano una forte dipendenza”, ha detto ancora.

 

“Si deve vedere chi è il narcotrafficante, chi si beneficia con gli affari del narcotraffico, perchè sono gli USA che hanno l’esercito più poderoso del mondo e assegnano migliaia e migliaia di dollari ogni anno per la difesa e la sicurezza” ha sottolineato Maduro, ed ha avvertito che il Venezuela manterrà i suoi sforzi per consolidare e ampliare i successi ottenuti nella lotta per frenare il traffico illecito di allucinogeni ed il loro consumo, mali propri della società capitalista.

 

La comunicazione appena diffusa è stata emessa dall’Ufficio di Controllo degli Attivi Stranieri del Dipartimento del Tesoro degli USA, e il testo include come collaboratori con inarco traffico il generale d’esercito Cliver Alcalá, il deputato dell’Assemblea Nazionale Freddy Bernal, e i funzionari Amílcar Figueroa e Ramón Madriz.