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Il traduttore si scusa per gli errori

 

 

Proposta del PSUV per la

creazione del Polo Patriottico

 

4.02.11 - www.resistenze.org - www.pcv-venezuela.org


 

All’interno delle Linee strategiche di azione politica, presentate il 21 gennaio scorso nello stato di Vargas dal presidente del Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), Hugo Chávez Frias, per il dibattito interno al partito, al punto 5 si trova la creazione del Polo Patriottico, per cui vengono invitati a portare il proprio contributo tutti i partiti politici ed i movimenti sociali rivoluzionari al fine realizzare l'iniziativa unitaria, in poco tempo. Tribuna Popular pubblica integralmente il punto in oggetto per l’opportuno dibattito e conoscenza.

 

La Costituzione del Gran Polo Patriottico: un'audace politica di Ripolarizzazione

 

In questo senso, ed in base alla proposta di costruzione di un Gran Polo Patriottico che scommetta sui cambiamenti democratici e rivoluzionari della società venezuelana, riscattando lo spirito nazionale e libertario che 200 anni fa animò la lotta del popolo venezuelano per darsi una Patria Sovrana, si propone:

 

1- la realizzazione in tutti i municipi di Consigli Patriottici del Bicentenario, riunendo la base del Partito, i militanti dei partiti alleati, e tutte le forme di organizzazione popolare rivoluzionaria, con il proposito di lavorare sui temi generali e specifici di tutte le aree e domini della vita sociale locale. Gli obiettivi immediati sarebbero:

 

a ) Dibattere ampiamente ed approvare un piano di costruzione del Socialismo in concreto.

 

b) Dare impulso alla creazione delle Basi di pattuglia e Circoli di lotta popolare e del Buon vivere il cui proposito sarebbe il pieno esercizio della verifica sociale sulla gestione di governo e proporre soluzioni, così come essere protagonista della denuncia e della lotta al reale sfruttamento imposto dal capitalismo (saccheggio ambientale, frodi, arbitrarietà e abusi nel mondo del lavoro, speculazione, ecc.) ed il suo superamento, attraverso azioni e politiche socialiste.

 

Una volta realizzati e resi funzionali i Consigli Patriottici del Bicentenario, con gli stessi propositi , realizzare i Consigli Patriottici del Bicentenario su scala nazionale.

 

Simultaneamente allo sviluppo di questi Consigli (o posteriormente a questi), si possono realizzare Consigli Patriottici del Bicentenario Settoriali (dell’economia e delle sue catene produttive), fronti sociali (lavoratori, educazione, salute, contadini, donne, discendenti africani, persone con disabilità, indigeni, venditori ambulanti, motorizzati, giovani, ambiente, comunicazione), ed altre forme di organizzazione sociale così come, tra altri, i Consigli comunali.

 

Un processo di questo tipo creerebbe le condizioni per riunificare e, soprattutto, ampliare la base popolare che sostiene a Rivoluzione (operai, contadini, indigeni, studenti) e per riuscire a formare alleanze con i settori patriottici della classe media composta da professionisti, esponenti della cultura, dello sport e dai piccoli e medi impresari onesti.

 

Questo ampio processo di pianificazione partecipativa anche su scala nazionale, focalizzata sulle lotte e sulle richieste concrete delle comunità e non su discorsi astratti, potrebbe costituire, a breve termine, una virata strategica nell' ampliamento delle relazioni tra le forze favorevoli alla Rivoluzione Bolivariana.

 

Nel Gran Polo Patriottico, il Partito deve essere il più attivo il protagonista del grande sforzo di unire i patrioti venezuelani e venezuelane per assolvere l’arduo compito di difendere l'Indipendenza e la Sovranità nazionale e popolare come unica garanzia per la riuscita della costruzione di una società dove il popolo venezuelano, possa assicurare la piena soddisfazione delle sue necessità umane.

 

Chávez chiama a formare un Polo Patriottico in Venezuela
 

 

6 gennaio 2011 - Doris Calderón Terry   www.granma.cu

 

Il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, ha ripetuto il suo richiamo per la formazione del grande Polo Patriottico, per continuare a costruire una Patria  democratica, degna e sovrana.

 

Parlando alle migliaia di persone concentrate nella piazza  O'Leary per sostenere i deputati del Partito Unito Socialista del Venezuela (PSUV), vicino al Palazzo Federale Legislativo, Chávez ha fatto riferimento alla sua intenzione di presentarsi come candidato alle elezioni del 2012,  ed ha puntualizzato che: “Coloro che vogliono essere una colonia degli yankee dovranno andare con la destra, ma coloro che vogliono una Patria degna e sovrana possono sommarsi al progetto bolivariano”.

 

“Voi scegliate, ha detto, se volete continuare con Chavéz o se volete che torni la destra.

 

Il Governo sa che conta con un Parlamento nel quale s’imporrà l’egemonia bolivariana e che sarà fedele al mandato del suo popolo”, ha sottolineato.

 

Alludendo ai parlamentari dell’opposizione, il Capo dello Stato li ha invitati ad occupare lo spazio che corrisponde loro,  ma li ha avvisati che non avranno mai più la maggioranza, nè nell’Assemblea Nazionale, né nei poteri locali e popolari”. 

 

“Adesso siamo obbligati a fare politiche rivoluzionarie e socialiste, nel mezzo di una lotta per la verità e la costruzione del progetto bolivariano”.

 

Chávez ha ammesso che il Governo è obbligato ad incrementar l’efficienza nella gestione e si è impegnato a rispondere al popolo ed a rettificare  quando andrà fatto.

 

Poi ha lasciato nelle mani del nuovo Parlamento il dibattito sul tipo di università che necessita il Venezuela del XXI secolo, poche ore dopo aver vietato la Legge delle Università,  ed ha indicato che scommette sui Centri d’Insegnamento Superiore, completamente autonomi, ma anche democratici.