Rappresentata da 171 organizzazioni, la società civile cubana ha reclamato l’eliminazione del blocco nordamericano contro l’Isola ed ha approvato una Dichiarazione, durante una sessione che si è svolta mercoledì 19 nell’8º Foro contro la politica ostile di Washington, nel teatro del Ministero del Commercio estero e degli Investimenti stranieri.

 

In un dibattito condotto da Carlos Amat-Forés, direttoreIl pioniere Reinier Guzmán Frómeta ha risaltato l’attenzione constante Della Rivolaizon epe ri bamabini hanicappti nonostnte gliosatcoli ch epone ilblocco nordamercano. Foto: Yaimí Ravelo generale dell’Associazione Cubana delle Nazioni Unite (ACNU), i partecipanti hanno sottolineato l’impatto negativo del blocco nella vita del popolo cubano ed hanno denunciato come questa politica ingiusta, con un marcato carattere extraterritoriale ha provocato perdite di molti miliardi in settori basilari dell’Isola.

 

Abelardo Moreno, viceministro degli Esteri, pronunciando le parole di chiusura, ha condannato il blocco come la peggiore delle violazioni del diritto di tutto un popolo alla vita, ed ha segnalato: “Il particolare significato di un così importante numero di integranti della società civile cubana riuniti un anno dopo l’altro per denunciarlo come un fatto illustrativo della condanna che la politica nordamericana contro Cuba suscita nella nostra popolazione”, ha detto.

 

Il vice ministro ha indicato che la Dichiarazione approvata sarà inviata all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, dove il prossimo martedì 25 si voterà la Risoluzione “Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba”, per farla pubblicare come documento ufficiale di questa organizzazione.