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L’Operazione Carlotta


Un merito che la storia

 

ha innalzato

 

 

 

27 maggio 2011 - Livia Rodríguez Delis  www.granma.cu (ain)

 

A due decenni dal termine vittorioso dell’Operazione Carlotta, il 25 maggio del 1991, durano ancora nel continente africano le impronte di Cuba in quel brillante capitolo d’ internazionalismo proletario, che contribuì a preservare l’indipendenza della Repubblica dell’Angola, rese possibile quella della Namibia e liberò il Sudafrica dall’obbrobrioso regime del apartheid.

 

Foto: Pastor BatistaDurante quasi 16 anni, circa 370000 combattenti internazionalisti lottarono in Angola in difesa della loro sovranità e integrità territoriale, e circa 50000 collaboratori offersero il loro apporto disinteressati nei lavori civili.

 

La storica epopea elevò la dignità del nostro popolo, perchè il prestigio, l’autorità, il rispetto che gode oggi Cuba nel mondo, sono inseparabili dal suo impegno in Angola, come disse il Generale d’Esercito Raúl Castro, il 28 maggio del 1991, in una cerimonia in omaggio ai cubani che accorsero all’appello.

 

Informando il Comandante in Capo, Fidel Castro, della fine di quella missione piena d’onore, cinque settimane prima della data accordata del 1º luglio, l’allora ministro delle FAR, Raúl Castro, affermò che in quella vittoria - che era anche di tutti i paesi del Terzo Mondo - la gloria ed il merito appartenevano al popolo cubano, vero protagonista di quelle gesta, e che corrisponderà alla storia valutare la sua più profonda ed eterna importanza.

 

Come continuatori dei quel bell’esempio, decine di migliaia di professionisti della salute, maestri, allenatori sportivi e specialisti dei più diversi settori, oggi svolgono il dovere solidale d’aiutare i necessitati nelle altre nazioni del mondo.