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Presentato un libro sull’eroina

Celia Sánchez Manduley

 

 

28 aprile 2011 - Martin Corona Jeres www.granma.cu

 

L’ultima edizione del libro ‘Celia nuestra y de las flores’ (Celia Nostra e dei fiori), che offre una singolare visione dell’eroina cubana Celia Sánchez Manduley, è stato presentato a Media Luna, in provincia di Granma, la culla di questa donna esemplare.

 

La presentazione si è svolta nel Museo che occupa la casa natale della combattente, che nacque il 9 maggio del 1920 e che nel 1956 organizzò una rete umana per aiutare l’arrivo della spedizione dello yacht Granma, e l’anno dopo fu la prima donna incorporata all’ Esercito Ribelle.

 

Il testo scritto 25 anni fa da Julio Miguel Llanes, riunisce ingredienti di biografia testimonianze e fantasia, con i racconti di un bambino che viaggia da Manzanillo sino alla capitale per assistere al funerale dell’Eroina morta a L’Avana  nel 1980.

 

Llanes ha detto che questo è stato il primo libro pubblicato nel paese su colei che è definita ‘il fiore più autoctono di Cuba, perchè la modesta di Celia impediva di pubblicare dettagli importati della sua vita. 

 

Presentando il libro nel Museo Casa Natale di Celia, la scrittrice Yulexis Ciudad ha spiegato la necessità d’apprendere ogni giorno da quella fervente martiana, che lavorò per 23 anni a lato del Comandante in Capo, Fidel Castro.

 

Il libro è stato poi presentato anche nella città di Manzanillo e di Bayamo.

 

 

Il ruolo della donna nella

lotta rivoluzionaria

 

 

17 marzo 2011 - Raquel Marrero Yanes www.granma.cu

 

Una rappresentazione di compagne protagoniste delle ultime gesta liberatrici, guidate dalla Generalessa di Brigata Delsa Esther Puebla (Teté), ha partecipato ad un incontro sul ruolo della donna nella lotta contro la tirannia batistiana, realizzato dalla Cattedra Celia Sánchez, dell’Ufficio dei Temi Storici del Consiglio di Stato.

 

Di fronte ai ricordi e alle immagini di Celia, il direttore dell’Ufficio, Eugenio Suárez, ha segnalato il coraggio e le virtù di donne che, seguendo l’esempio di Mariana Grajales, Martha Abreu e Ana Betancourt, lottarono assieme ai loro compagni come sublimi eroine della Patria.

 

Sisi Abay, investigatrice dell’istituzione, ha detto che la storiografia cubana raccoglie la partecipazione della donna nell’ultima tappa insurrezionale e che questo permette di costruire un discorso storico con apprezzabili testimonianze  della storia cubana,  della quale sono protagoniste.

 

Nell’occasione hanno narrato i propri aneddoti  Lilia Rielo, Teté, Lucy Villegas, María Antonia Figueroa e Asela de  los Santos.

 

Non è mancato l’esempio di loro che non ci sono più, come Lidia, Clodomira, Haydée... , Celia e Vilma, che vivono nei ricordi come vere donne della Rivoluzione, perchè sono simbolo d’una generazione che oggi loro rappresentano.

 

L’incorporazione precoce e decisiva di queste donne alla lotta di liberazione, e di molte altre che dall’anonimato hanno scritto pagine gloriose, ha fatto guadagnare loro  un posto nella storia e nella società.

 

La cattedra Celia Sánchez è stata creata il 16 febbraio del 2010, nella commemorazione del 53º anniversario del primo incontro di Fidel con la magnifica e amata rivoluzionaria, come spazio nel quale investigatori, storiografi e  studiosi lavorano per scambiare temi relazionati all’Eroina della sierra e del piano.

 

Celia, impronta di un esempio

 

 

11 gennaio 2011 - www.granma.cu

 

 

In ogni cubano che si caratterizzi per la modestia, l’impegno rivoluzionario, l’efficienza e l’abnegazione, s’incontra Celia Sánchez Manduley, il fiore più autoctono della Rivoluzione, che non appassirà mai nella memoria popolare.

 

Oggi, 11 gennaio, si commemora il 31º anniversario della morte fisica di quella guerrigliera che resta sempre nei nostro ricordi come quella creatura sensibile che si trasformò nell’anima del popolo di Cuba, nei momenti difficili e di lotta.

 

La sua essenza di combattente e lavoratrice instancabile, la sua modestia e il suo coraggio trascendono come esempio d’ispirazione.